Qualche giorno fa, la catena di supermercati discount Aldi e molti gruppi della grande distribuzione tedesca hanno annunciato il ritiro di tutte le uova provenienti da Olanda e Belgio. Perché? Le uova contaminate sarebbero infettate dall’insetticida Fipronil, una sostanza considerata “moderatamente pericolosa” dall’OMS per via dei potenziali danni su reni, fegato e tiroide.
L’insetticida viene usato comunemente nei prodotti veterinari contro pulci, pidocchi e zecche, ma non può essere usato su animali destinati al consumo alimentare umano, come i polli per l’appunto. Ora si fa strada l’ipotesi che la sostanza sia stata utilizzata per combattere il pidocchio rosso, un pericoloso parassita dei polli.
In una conferenza stampa, il ministro dell’agricoltura della Bassa Sassonia, Christina Meyer, ha dichiarato che potrebbero essere 10 milioni le uova contaminate importate da Olanda e Germania.
Secondo uno studio dell’Istituto federale per la valutazione del rischio (BFR) diffuso dal Ministero dell’Agricoltura non sarebbero ravvisabili concreti pericoli per la salute dei consumatori, fatta eccezione per gruppi sensibili come i bambini per i quali non si può escludere totalmente pericoli per la salute.
Martedì 1 Agosto, le autorità olandesi avevano annunciato la chiusura di circa 180 allevamenti di galline in tutto il Paese dopo il ritrovamento di tracce di Fipronil nelle uova, negli escrementi e nella carne di polli.
Cresce la febbre delle uova contaminate in tutta Europa. Il giornale olandese, Trouw, ha suggerito che una delle compagnie sotto accusa potrebbe aver fatto affari con clienti situati in diverse zone di Regno Unito, Francia e Polonia, nonostante non ci siano ancora prove che accertino l’avvenuta esportazione di uova contaminate. Ma lo scandalo potrebbe ingrandirsi!