Le cozze sono molluschi molto versatili perché si prestano ad arricchire sia primi piatti a base di pesce o verdure che a costruire secondi piatti inaspettati. Prima di poterle gustare a tavola però è essenziale pulirle con accuratezza per non compromettere l’esito finale. Come pulire le cozze velocemente e nel modo giusto?
In commercio questi molluschi vengono venduti racchiusi in retine e con un’etichetta impermeabile contenente l’indicazione della specie, la data di imballaggio e il termine di conservazione: mitili eduli o spagnoli dell’Atlantico, cozze comuni del Mediterraneo e così via.
Come pulire le cozze
Le cozze devono presentarsi vive e con le valve nere e ben chiuse, diversamente vanno scartate tutte quelle che mostrano la conchiglia rotta o già aperta o quelle che restano chiuse dopo la cottura.
Non c’è un solo modo di portarle in tavola. Come si cucinano le cozze? È possibile consumarle cotte e condite con limone, immerse in un sughetto, gratinate al forno, ripiene oppure fritte, oltre che come antipasto, condimento per paste o risotti o gustose zuppe.
Come si puliscono le cozze? Non resta che scoprire come pulire questi straordinari molluschi e come cucinare le cozze lasciando spazio alla vena creativa in cucina:
- Lasciare le cozze in una ciotola colma di acqua fredda
- Iniziare con la pulizia delle cozze grattando la superficie delle conchiglie con una spazzolina o una paglietta per togliere impurità, filamenti e incrostazioni
- Afferrare il bisso ovvero il filamento verde scuro che spunta dalle conchiglie e che tiene ogni cozza attaccate alla rete o allo scoglio e strapparlo via con forza
- Risciacquare accuratamente le cozze
- Porre i mitili in un tegame capiente e coprire con un coperchio
- Procedere con la cottura delle cozze per qualche minuto e lasciare aprire le conchiglie
- Togliere le cozze e riporle in un contenitore
- Filtrare il liquido rilasciato con un colino per ottenere un ottimo insaporitore di sughi e brodi
Anche se ormai viene ampiamente sconsigliato il consumo di questi molluschi a crudi per evitare di contrarre epatite e infezioni di vario tipo, c’è ancora chi non riesce a rinunciare al sapore intenso del mitile crudo.
Va detto però che le cozze conservano la caratteristica di essere ricettive rispetto a qualsiasi agente inquinante e per questo risulta pericoloso mangiarle crude.
Come conservare le cozze
Ormai è possibile trovare le cozze durante tutto l’anno, anche se il periodo in cui riescono a dare il meglio di loro è la stagione estiva.
È possibile conservare le cozze per un periodo più o meno lungo e poter usufruire del loro apporto in totale sicurezza. Scopriamo come!
Conservare le cozze crude
Le cozze crude non pulite possono essere conservate solo se si è certi che si tratta di molluschi freschissimi. Non bisogna far altro che mettere i molluschi in una bacinella o una pentola coperte da un panno umido nella parte alta del frigo per 2 giorni al massimo.
Nel caso in cui le cozze crude sono state pulite (bisso eliminato e guscio depurato) allora è preferibile porle in una bacinella o pentola piena di acqua e riporle in frigo per massimo 6 – 8 ore.
Conservare le cozze cotte
È possibile conservare le cozze cotte (sgusciate) in frigo semplicemente riponendole in un contenitore ermetico per 1 giorno al massimo.
Congelare le cozze
Le cozze possono essere congelate solo dopo il processo di cottura ed eliminazione dei gusci neri, a patto che siano cozze freschissime.