La marmellata è una preparazione versatile, ma la componente zuccherina potrebbe rappresentare un problema. Scopriamo come fare la marmellata senza zucchero!
La differenza tra marmellata e confettura sembra diventata più chiara a tutti, ma si tende ancora a parlare di marmellata di mele o marmellata di ribes.
Pur essendoci una differenza in termini di parti del frutto e quantità di frutta utilizzata, però, lo zucchero sembra una costante sia nella marmellata che nella confettura.
A cosa serve lo zucchero nella marmellata?
La necessità di usare lo zucchero nella marmellata nasce dalla capacità dello zucchero bianco o di canna di sottrarre l’acqua e conservare la frutta.
Sostanzialmente la sottrazione di acqua nella marmellata ostacola la formazione e lo sviluppo di muffe e batteri potenzialmente pericolosi.
Tuttavia la componente zuccherina della frutta e l’aggiunta extra di zucchero potrebbe essere un problema per coloro che vogliono mantenere la linea e chi soffre di diabete o iperglicemia (non a caso si parla di marmellate senza zucchero per diabetici).
Cosa usare al posto dello zucchero per fare la marmellata
Le marmellate industriali contengono dosi elevate di zucchero che mettono a rischio la salute dei consumatori, specie se si intende utilizzare il prodotto frequentemente e in grosse quantità.
Non solo crostate, biscotti e dolci. La marmellata può essere spalmata su fette biscottate o pane abbrustolito a colazione oppure può accompagnare un tagliere di formaggi.
Per questo motivo gli amanti della marmellata hanno iniziato a chiedersi “dove posso comprare la marmellata senza zucchero?”.
All’acquisto nei supermercati e online, però, si può preferire una marmellata senza zucchero home made per tenere sotto controllo la quota di zuccheri senza rinunciare alla marmellata.
La prima cosa da tenere a mente è che la frutta matura zuccherina può fare a meno di zuccheri aggiunti durante la preparazione della marmellata.
Se si decide di preparare una marmellata con un frutto meno zuccherino allora sarebbe meglio sostituire lo zucchero con i dolcificanti. Un esempio? La marmellata senza zucchero con fruttosio.
In alternativa allo zucchero e ai dolcificanti è possibile sfruttare un addensante naturale chiamato pectina e presente nella mela semplicemente aggiungendo una mela tagliata a pezzi ogni mezzo chilo di frutta.
Quali sono le marmellate senza zucchero? Non c’è limite alla fantasia: marmellata di cachi senza zucchero, marmellata di fichi senza zucchero, marmellata di arance senza zucchero, marmellata di fragole senza zucchero, marmellata di mele senza zucchero, marmellata senza zucchero con succo di mela, marmellata di prugne senza zucchero, marmellata di ciliegie senza zucchero e così via.
Come fare la marmellata senza zucchero
Non è difficile preparare una marmellata senza zucchero, visto che la tecnica non si discosta molto da quella tradizionale. Ovviamente chi non ha tempo, non vuole sbagliare o è alle prime armi può preparare la marmellata senza zucchero col Bimby.
Dopo aver sterilizzato i vasetti di vetro e i coperchi, quindi, occorre selezionare 1 chilo di frutta matura, lavarla accuratamente, asciugarla, sbucciarla e tagliarla a pezzi.
A questo punto è necessario trasferire la frutta in una ciotola, aggiungere il succo di un limone e fare macerare per 60 minuti.
Trascorso il tempo di macerazione, quindi, bisogna spostare la frutta in una pentola e portare il tutto sul fornello, cuocendo a fiamma bassa.
Dopodiché si deve aggiungere un bicchiere di acqua e proseguire la cottura per 40-50 minuti, mescolando la marmellata con un cucchiaio di legno.
A questo punto occorre valutare la consistenza: aggiungendo un cucchiaino da tè di succo di limone e portandola a ebollizione se troppo liquida oppure frullandola se non si amano i pezzetti di frutta.
Nel passaggio finale occorre versare la marmellata bollente nei vasetti, chiuderli attentamente e capovolgerli su un piano. La marmellata può essere messa in dispensa dopo 48 ore di riposo.
La marmellata senza zucchero è pericolosa?
La marmellata senza zucchero può diventare pericolosa soltanto se non si sottovalutano alcuni passaggi fondamentati, primo tra tutti il processo di sterilizzazione dei vasetti.
Bollire i vasetti per almeno 10 minuti in acqua bollente permette di eliminare eventuali microrganismi, come il batterio botulino.
Pur rovesciando i vasetti nella fase finale, però, sarebbe il caso di bollirli nuovamente per 10 minuti in acqua bollente per creare un effetto sottovuoto interno.
Dopo la preparazione, poi, è opportuno conservare i vasetti di marmellata in un posto buio e fresco con una temperatura inferiore ai 10 gradi.
Quanto si conservano le marmellate senza zucchero?
L’assenza di zuccheri extra comporta un tempo limitato di conservazione: quanto dura la marmellata senza zucchero? Al contrario di quella tradizionale (che dura anche 12 mesi), questa marmellata dura 4 mesi al massimo.
In questo senso, vista la durata minore, sarebbe meglio non eccedere nelle quantità e consumarla entro una settimana una volta aperto il vasetto.