La vasocottura è buona, sana e molto veloce. Per chi si occupa di cucina innovativa si tratta di una tecnica perfetta per risparmiare tempo, e se pensate che le vere pioniere sono le nostre nonne, potete ben immaginare che sul fattore salute non vi sono eccezioni.
Questa tecnica di cottura sta guadagnando sempre più popolarità grazie alla sua capacità di preservare sapori, nutrienti e texture degli alimenti. Ci sono anche libri specifici come quello di Cristian Mometti, intitolato appunto “Vasocottura” edito da Club Magnar Ben Editore. Quindi, correrete subito in un emporio ad acquistare vasetti di vetro di tutte le dimensioni.
Il merito è del vetro, un alleato della nostra dieta mediterranea perché mantiene inalterati gli aromi e preserva le caratteristiche nutrizionali dei prodotti mantenendoli al riparo da batteri e sbalzi termici che potrebbero alterarli.
Le ricette con la vasocottura sono praticamente infinite perché si può cuocere di tutto e di più, dal pesce ai dolci, passando per carne e verdure. L’unica regola però è che tutto deve essere freschissimo.
Cosa è la vasocottura?
Iniziamo dalle basi. Chi ha inventato la vasocottura? Come già accennato, è una tecnica antica di conservazione e cottura (quella delle conserve) che veniva già usata dalle nostre nonne e non può essere attribuita a un singolo inventore. Tuttavia è stata riscoperta e modernizzata negli ultimi anni da chef e appassionati di cucina.
La vasocottura consiste nel cuocere gli alimenti all’interno di vasetti di vetro chiusi ermeticamente. Questi vasetti vengono poi posti in un bagno d’acqua, nel forno a microonde o a vapore. La cottura avviene grazie al calore che si sviluppa all’interno del contenitore, creando un ambiente che permette di cucinare gli alimenti in modo uniforme e mantenendo intatti aromi e nutrienti.
Uno dei punti a favore della vasocottura è che si possono coordinare gli alimenti visto che le tossine che liberano non si disperdono nell’aria e le temperature da 64°C a 155°C consentono la cottura omogenea.
Con questa tecnica di cottura si possono ottenere dei risultati simili a quelli della cottura al cartoccio e al vapore, anche con queste metodologie le proprietà organolettiche non vengono alterate e i prodotti conservano la consistenza originale anche senza l’aggiunta di grassi.
Gli ingredienti da utilizzare devono essere di rapida cottura, altrimenti dovete eseguire la pre-cottura. Per esempio, per un piatto di pesce e verdure potete preparare una bisque facendo rosolare con olio e scalogno gli scarti di gamberi e altri crostacei, aggiustate di sale e di pepe, unite la salsa di pomodoro e poi filtrate tutto. Il liquido ottenuto è ottimo per accompagnare verdure e gamberetti in vasocottura.
Quando il “vaso” è pronto potete servirlo direttamente, con un effetto scenografico che vi consentirà di fare un figurone! Come aprire un vasetto dopo la vasocottura? È sufficiente lasciarlo raffreddare 15-20 minuti prima di servirlo e aprirlo.
Metodi di vasocottura più diffusi
La vasocottura si esegue in diversi modi, quelli più diffusi sono bagnomaria e microonde, ma c’è chi sfrutta il Bimby o il calore che la lavastoviglie produce durante il ciclo di lavaggio. Vediamoli insieme:
- Bagnomaria: La vasocottura a bagnomaria è quella più semplice. I vasetti per la vasocottura devono essere ben sigillati e disposti in una pentola con acqua. Sul fondo adagiate un canovaccio pulito per evitare che durante la cottura i vasetti possano toccarlo e rompersi. Bastano 10 minuti e, siccome il vetro è trasparente, potete controllare facilmente il punto di cottura e decidere quando interromperla. I vasetti devono essere maneggiati con cura perché scottano e, per distribuire il calore, prima di servire le pietanze è consigliabile capovolgerli per qualche secondo.
- Microonde: La vasocottura al microonde è più complicata e ricordate che se optate per questa metodologia, dovete scegliere dei vasi con tappi in vetro o altro materiale non metallico visto che non può essere inserito in questo tipo di forno. I tempi indicati sono dai 4 ai 5 minuti, ma molto dipende dal modello. Anche nel forno tradizionale è possibile cuocere le pietanze in vaso, basta sistemare i vasi per vasocottura in una pirofila con 2 cm di acqua e lasciare a 60°C-80°C per circa 20 minuti.
- Bimby: Sì, è possibile eseguire la vasocottura col Bimby. Dopo aver messo nel boccale mezzo litro di acqua e aver inserito il coperchio, basta mettere i vasetti conchiusura ermetica nel recipiente del Varoma e posizionarlo sopra il coperchio chiuso. Cuocere a Varoma a Velocità 1 per il tempo necessario (20-30 minuti solitamente).
- Lavastoviglie: Si tratta di un metodo insolito, ma sostenibile. La vasocottura in lavastoviglie indicata se fate lavaggi lunghi e ad alte temperature perché il calore e i vapori prodotti da questo elettrodomestico sono sufficienti per cuocere gli alimenti e al tempo stesso risparmiare energia e gas.
Vasocottura: le ricette alla portata dei più pigri
Patate in vasocottura, zucchine in vasocottura, carote in vasocottura, fagioli in vasocottura, pollo in vasocottura, babà in vasocottura, latte in piedi e addirittura panettone in vasocottura: le ricette sono tantissime e tutte da scoprire.
La ricetta che abbiamo scelto di proporvi per farvi sperimentare la tecnica della vasocottura ha il profumo del mare, infatti vi occorrono 3 alici fresche, 1 gambero, 1 calamaro, 1 zucchina, 1 carota, ½ finocchio, succo di limone e olio extravergine di oliva (circa 2 cucchiai).
Pulite il pesce e le verdure e tagliate tutto a striscioline sottili, condite con olio extravergine di oliva, succo di limone e un pizzico di sale per dare un sapore più deciso. Sistemate le alici sul fondo del vaso, poi aggiungete i pezzetti di calamaro e di gambero e al centro mettete le verdure. Versate il liquido e chiudete il vaso. Immergete in una pentola piena d’acqua in ebollizione e fate cuocere per 8 minuti, poi tirate fuori, fate riposare e gustate ancora caldo. Al posto dei gamberi e del calamaro di questa ricetta di vasocottura pesce potete usare del pesce spada tagliato a cubetti, la sua carne non richiede cotture lunghe e si mantiene benissimo anche in vaso.
Sapete che con la vasocottura si può cuocere anche il riso? La ricetta del riso in vasocottura è per chi non vuole mantecare e girare con il cucchiaio di legno il riso. Vi bastano 20 g circa di riso saltato in padella con olio extravergine di oliva e vino bianco, 30 g di acqua e 50 g di passata di pomodoro, poi 25 g di pomodoro a cubetti e aromi vari come basilico e origano a vostro piacere. Mescolate tutti gli ingredienti e aggiustate di sale prima di versare nel barattolo, mentre per un gusto più deciso potete abbinare il pesto al basilico preparato sul momento. La vasocottura in questo caso è molto più lunga, infatti si va dai 35 ai 40 minuti in pentola.
Dulcis in fundo, ci occupiamo della vasocottura dei dolci. In questo periodo ci sono delle arance buonissime e la ricetta che vi proponiamo è perfetta per gustarle. Con questo metodo di cottura i dolci rimangono fragranti per 3-4 giorni. Innanzitutto vi diciamo subito che i vasetti utilizzati sono quelli da 290 ml e che con le dosi indicate potete riempirne almeno 4. Aprite subito la dispensa e prendete 150 g di zucchero, 150 g di farina, 5 gr di lievito per dolci e ½ baccello di vaniglia, poi 100 g di yogurt, 80 g di burro, 2 uova e la scorza d’arancia. Amalgamate tutto insieme come al solito e distribuite il composto nei vasetti imburranti riempendoli per 2/3, mettete sulla superficie le scorzette d’arancia e lo zucchero e cuocete con vasetto aperto a 150°C per 40 minuti. Chiudete i vasetti appena li tirate fuori dal forno per trattenere la fragranza all’interno.