La vitamina D, spesso definita la “vitamina del sole”, è un nutriente importante per il suo ruolo nella salute delle ossa e delle difese immunitarie. Ma è vero che la mancanza di vitamina D fa ingrassare?
Forse è uno degli argomenti forti dell’estate, specie perché il sole ne favorisce l’assorbimento, ma la vitamina D è una vitamina liposolubile essenziale per la salute e il benessere generale.
È fondamentale assicurarsi sempre la giusta quantità vitaminica attraverso gli alimenti di vitamina D, l’esposizione solare in grado di attivare la sua sintesi nella pelle ed eventuali integrazioni per evitare un deficit e i sintomi correlati.
Negli ultimi anni sono emerse sempre più evidenze che suggeriscono una possibile connessione tra la mancanza di vitamina D e l’aumento di peso.
Quali disturbi porta la mancanza di vitamina D?
Una mancanza di vitamina D porta con sé sintomi specifici, danneggiando il sistema scheletrico e il sistema immunitario, favorendo l’ipertensione, minando la sensibilità all’insulina e ostacolando la riparazione di eventuali danni muscolari.
Inoltre, considerando l’influenza sui recettori del sistema nervoso, la carenza di vitamina D sviluppa sintomi neurologici (es. contrazioni muscolari involontarie, stanchezza, disturbi del sonno e stati confusionali) e una lieve depressione.
Mancanza di vitamina D fa ingrassare: quanto c’è di vero?
Alcune ricerche hanno iniziato a esplorare la possibile correlazione tra la mancanza di vitamina D e peso in considerazione della capacità della “vitamina del sole” di influenzare il metabolismo energetico e la distribuzione del tessuto adiposo nel corpo.
Se questa correlazione si rivelasse vera allora la carenza di vitamina D potrebbe costituire una causa dell’aumento della massa grassa e della riduzione della massa magra.
Il condizionale è d’obbligo, visto che la relazione tra la mancanza di vitamina D e il peso corporeo non è ancora completamente chiara, ma è possibile individuare alcuni meccanismi che potrebbero spiegare questa possibile connessione. Perché la carenza di vitamina D fa ingrassare?
- Regolazione appetito – La “vitamina del sole” favorisce la produzione di pectina, una fibra solubile in grado di ridurre la fame e quindi favorire il senso di sazietà. In questo modo riesce a contribuire al controllo del peso.
- Effetto sulla sensibilità insulinica – Questa vitamina può influenzare la sensibilità all’insulina, che è un fattore chiave nella regolazione del metabolismo dei carboidrati e dei grassi. Una ridotta sensibilità all’insulina può portare a un accumulo di grasso corporeo e alla difficoltà nel mantenimento di un peso sano.
- Influenza sulla composizione corporea – Vitamina D e grasso addominale. Alcuni studi suggeriscono che la carenza di vitamina D potrebbe contribuire a una maggiore deposizione di grasso viscerale, che è associato a un aumento del rischio di malattie cardiovascolari. Inoltre, livelli bassi di “vitamina del sole” potrebbero essere correlati a una riduzione della massa muscolare magra.
- Predisposizione alla ritenzione idrica – Secondo gli studi, le persone con bassi livelli di vitamina D è più predisposto alla ritenzione idrica e quindi al gonfiore e alla cellulite.
È tutta colpa della “vitamina del sole”?
No, guardando alle valutazioni su “la mancanza di vitamina D fa ingrassare”, l’aumento di peso non può essere causato esclusivamente dalla carenza di vitamina D.
È importante considerare che l’aumento di peso è legato a diversi fattori, dall’alimentazione sbilanciata alla vita sedentaria fino ad arrivare allo stile di vita sregolato.
Sostanzialmente la mancanza di vitamina D potrebbe essere solo uno dei molti fattori coinvolti nella complessa interazione tra peso corporeo e salute.
Come aumentare i livelli di vitamina D
Non ci sono ancora certezze e forse la mancanza di vitamina D fa ingrassare, ma sappiamo che la “vitamina del sole” è fondamentale per molte funzioni vitali. Tuttaiva moltissime persone presentano livelli insufficienti. Fortunatamente, ci sono diverse strategie che possono aiutare ad aumentare i livelli di vitamina D in modo sano ed efficace.
- Esposizione solare controllata – L’esposizione solare è la principale fonte di vitamina D per il corpo. Tuttavia è fondamentale stare all’aperto in modo sicuro e controllato per evitare danni alla pelle: esporsi al sole nelle prime ore del mattino o nelle ultime ore del pomeriggio aiuta a ridurre l’intensità dei raggi UVB e il rischio di scottature; non è necessario esporsi al sole per lungo tempo. (anche solo 10-15 minuti al giorno possono essere sufficienti).
- Scelte alimentari – Come già accennato, l’alimentazione gioca un ruolo importante nell’aumento dei livelli di vitamina D. Sì a pesci grassi (salmone, sgombro, tonno e aringhe), uova e alimenti fortificati con vitamina D (latte, cereali e succhi di frutta).
- Integratori – Se l’esposizione solare e la dieta sono insufficienti, gli integratori possono essere un’opzione, purché vengano assunti nella forma (vitamina D2 e D3) e nel dosaggio opportuni.
Resta fondamentale monitorare regolarmente i livelli di vitamina D attraverso analisi del sangue in modo da valutare l’efficacia delle strategie adottate e a regolare le abitudini, se necessario.