Tutti prima o poi dobbiamo fare i conti con il forno e capire come si usa: forno statico o ventilato? Grazie alla nostra guida non avrete più dubbi su quando si usa il forno ventilato e quando quello statico e diventerete degli abilissimi “mastro fornaio”.
Quando non c’è nessuno a spiegarci come si usa il forno, ci ritroviamo a fissarlo (a volte anche per ore). “La pizza va in forno statico o ventilato?”, “Le patate al forno statico o ventilato?”, “Qual è il tempo di cottura delle lasagne nel forno ventilato o statico?”, “La crostata va in forno statico o ventilato?”. Le domande sono tantissime.
Come si fa a capire se il forno è statico o ventilato? I simboli sono la risposta. Se il vostro forno è classico allora troverete un quadrato con due lineette orizzontali per la modalità statica e un quadrato con una ventola all’interno per la cottura ventilata. Al contrario, se possedete un forno moderno allora avrete un display che lo indica e basta una semplice passata con il dito indice.
La cottura in forno statico
La modalità di cottura con forno statico è attivata per irraggiamento dalle resistenze che si trovano nella parte inferiore e in quella superiore nei modelli elettrici, in quelli a gas il calore invece parte solo dalla parte inferiore.
Il forno statico (sia elettrico che a gas) consente una cottura uniforme dei cibi e avviene in maniera più lenta. Quindi, per cosa si usa il forno ventilato? È indicato per i lievitati e per quelle ricette che devono rimanere molto asciutte all’interno tipo il pane, la focaccia, il pan di spagna e i dolci in generale.
Il consiglio che vi diamo è di togliere la placca del forno se non dovete utilizzarla, e di usare la griglia, per consentire al calore di diffondersi correttamente e di cuocere i cibi.
La cottura in forno ventilato
Il forno ventilato ha una ventola che muove il calore all’interno e consente di cuocere i cibi in maniera molto più veloce. Con la cottura nel forno ventilato, si crea una piccola crosticina croccante, e l’interno dei cibi è molto più morbido.
Quindi, come avrete già capito, il forno ventilato si presta alla cottura di pasta al forno, arrosti di carne, pesce al cartoccio, verdure, biscotti, crostate e torte con il cuore morbido. Inoltre consente un risparmio energetico notevole in quanto si possono cuocere diversi cibi contemporaneamente senza che i profumi si mescolino.
Forno ventilato o statico, le differenze
Dopo aver visto le caratteristiche distintive, riassumiamo di seguito le principali differenze tra modalità statica e cottura ventilata.
- Distribuzione del calore: Il forno statico genera calore principalmente dalla parte superiore o inferiore del forno, mentreil forno ventilato distribuisce uniformemente l’aria calda su tutti i livelli del forno.
- Tempi di cottura: I forni ventilati tendono ad avere tempi di cottura più brevi rispetto ai forni statici, grazie alla distribuzione uniforme del calore e alla maggiore efficienza nella circolazione dell’aria.
- Versatilità: In linea di massima i forni ventilati offrono maggiore flessibilità nella cottura di una vasta gamma di cibi, consentendo di cuocere più piatti contemporaneamente e riducendo il rischio di trasferimento di sapori tra gli alimenti.
- Costi energetici: La cottura statica consuma più energia rispetto a quella ventilata, poiché richiede più tempo per raggiungere e mantenere la temperatura desiderata.
Forno statico o ventilato?
La prima differenza tra forno statico e forno ventilato è il tipo di cottura, come abbiamo visto. Inoltre tra forno statico o ventilato c’è una differenza di temperatura di circa 20-25°C.
Se si ha un forno sprovvisto di ventola (a gas o statico) ma la pietanza che dobbiamo cuocere prevede l’utilizzo di quello a ventola basta semplicemente aumentare la temperatura di 20°C. Gran parte delle ricette, richiedono una cottura a 180°C, voi spostate a 200°C e cuocete per lo stesso tempo. Se avete il forno ventilato basta fare l’operazione al contrario, quindi abbassare la temperatura.
Per il lievitati invece basta ricordarsi di spennellare la superficie, per consentire la formazione della crosticina che blocca la lievitazione; inoltre aggiungendo una ciotola di terracotta con un po’ di acqua, ci sarà il giusto grado di umidità che mantiene fragrante e morbida la vostra creazione lievitata.