Cibo liofilizzato: fa male? Liofilizzazione e cosa sapere sui liofilizzati

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Si sente parlare spesso di cibo liofilizzato, ma il nome altisonante può destare dubbi e perplessità ancora oggi. Ecco cosa sapere su liofilizzazione e cibi liofilizzati! Lievito di birra, miso, bacche di Acai e molti …

Si sente parlare spesso di cibo liofilizzato, ma il nome altisonante può destare dubbi e perplessità ancora oggi. Ecco cosa sapere su liofilizzazione e cibi liofilizzati!

liofilizzato

Lievito di birra, miso, bacche di Acai e molti altri cibi: i cibi liofilizzati sono protagonisti di moltissime ricette, come per esempio i salatini mediterranei, il cake al formaggio e il galletto al tamarindo.

L’arrivo di liofilizzato di carne, riso liofilizzato, caffè liofilizzato, uova liofilizzate, frutta liofilizzata e altri prodotti, però, ha fatto nascere molte domande riguardo le proprietà e l’impatto di questi cibi sull’organismo.

Cos’è la liofilizzazione?

liofilizzazione

La liofilizzazione non è altro che un processo di conservazione degli alimenti diventato popolare in tutto il mondo. Perché?

Questa tecnologia permette di eliminare l’acqua presente negli alimenti attraverso un processo di congelamento tra i -30 e i -50 gradi (diretta ad arrestare i meccanismi degenerativi degli alimenti) e una successiva sublimazione, ovvero la trasformazione diretta dell’acqua da solido a vapore, senza passare per lo stato liquido.

È stata utilizzata per la prima volta durante la Seconda Guerra Mondiale per la conservazione di farmaci e sangue. Successivamente, è stata applicata alla conservazione degli alimenti, soprattutto in campo astronautico e militare, ma è diventata più comune anche nell’industria alimentare e nel settore del fitness.

Cibi liofilizzati: cosa sono e come vengono prodotti

liofilizzati

I cibi liofilizzati sono alimenti sottoposti al processo di liofilizzazione. Questo processo permette di conservare gli alimenti in modo molto più efficace rispetto ai metodi tradizionali di conservazione, come il congelamento o la disidratazione, perché elimina quasi completamente l’acqua, prevenendo la crescita di batteri e muffe.

Per produrre liofilizzati, gli alimenti vengono prima congelati e poi posti in una camera a vuoto, dove viene applicata una pressione molto bassa. In questo modo, l’acqua presente negli alimenti passa direttamente dallo stato solido a quello di vapore, senza passare per lo stato liquido e viene eliminata completamente.

Dopo questo processo, gli alimenti vengono sigillati in sacchetti o contenitori ermetici in modo da mantenere il livello di secchezza raggiunto e renderli pronti per essere conservati per lunghi periodi di tempo senza bisogno di refrigerazione.

Quali sono i vantaggi dei cibi liofilizzati?

Il prodotto liofilizzato offre numerosi vantaggi rispetto a un alimento consevato in modo tradizionale tramite congelamento o disidratazione.

In primo luogo, eliminando l’acqua, questi cibi mantengono le proprietà nutritive, in particolare le vitamine e i minerali, perché il processo di liofilizzazione non altera la struttura molecolare degli alimenti. In questo modo, i cibi liofilizzati possono fornire una fonte di nutrienti essenziali anche in situazioni di emergenza o in cui non è possibile accedere a cibi freschi.

In secondo luogo un prodotto liofilizzato ha una durata di conservazione molto più lunga, che può arrivare anche a diversi anni.

Inoltre sono molto più leggeri e compatti in termini di peso e volume rispetto agli alimenti freschi o congelati e questo li rende perfetti per migliorare le operazioni di trasporto e stoccaggio e per portarsi dietro alimenti durante le attività all’aperto, come escursioni, campeggio o viaggi.

Omogeneizzati VS liofilizzati

Omogeneizzati e cibi liofilizzati non sono la stessa cosa perché presentano procedure di produzione, consistenza e conservazione differenti.

Gli omogeneizzati sono alimenti preparati con una tecnologia di lavorazione che consiste nella triturazione e nella miscelazione degli ingredienti in modo tale da ottenere una consistenza uniforme e morbida. Questo processo consente di creare un prodotto privo di grumi e di facilitare la digestione. Gli omogeneizzati sono solitamente venduti in vasetti di vetro o di plastica, sterilizzati e pronti all’uso.

I liofilizzati sono alimenti che sono stati sottoposti a un processo di essiccazione a bassa temperatura in modo da eliminare l’acqua presente negli alimenti tramite sublimazione, cioè la trasformazione diretta da solido a vapore. Ciò consente di preservare le proprietà nutrizionali degli alimenti, poiché la bassa temperatura di essiccazione evita la distruzione dei nutrienti e delle vitamine. I liofilizzati sono spesso venduti in forma di polvere o di blocchi solidi e richiedono l’aggiunta di acqua per essere consumati.

Le differenze tra omogeneizzati e liofilizzati risiedono principalmente nella loro consistenza, nella loro conservazione e nella loro preparazione. Gli omogeneizzati sono pronti all’uso, non richiedono la preparazione e sono conservati in modo sicuro e igienico. Tuttavia, possono contenere additivi e conservanti per prolungare la loro durata di conservazione. I liofilizzati, d’altra parte, hanno una durata di conservazione più lunga rispetto agli omogeneizzati e sono più leggeri e facili da trasportare. Tuttavia, richiedono la preparazione aggiungendo acqua e possono contenere meno ingredienti freschi rispetto agli omogeneizzati.

La scelta tra omogeneizzati e liofilizzati dipende dalle preferenze personali, dalle esigenze nutrizionali del bambino e dalle situazioni di utilizzo. Gli omogeneizzati sono comodi e facili da usare mentre i liofilizzati sono più adatti per le situazioni in cui la conservazione a lungo termine è importante. In entrambi i casi, è importante scegliere prodotti di qualità e valutare attentamente gli ingredienti e le etichette nutrizionali per garantire una dieta sana ed equilibrata.

Il cibo liofilizzato fa male?

cibo liofilizzato

L’attributo “liofilizzato” desta preoccupazioni dei consumatori inconsapevoli del tipo di procedimento attuato e dei protocolli di sicurezza.

In generale, i liofilizzati non fanno male se consumati correttamente, poiché gli alimenti essiccati in questo modo conservano la maggior parte dei nutrienti, delle vitamine e dei minerali presenti nella loro forma fresca. Tuttavia è importante valutare attentamente la qualità e la provenienza dei liofilizzati per evitare problemi di sicurezza alimentare.

A questo si aggiunge che, bloccando la fermentazione, questi alimenti non gravano sulla digestione, specie se si tratta di persone con problemi digestivi, convalescenti o bambini.

Tuttavia bisogna considerare che, salvo non si tratti di prodotti di qualità, i cibi liofilizzati tendono ad avere un contenuto calorico molto elevato rispetto agli alimenti freschi, perché spesso sono arricchiti con grassi e zuccheri per migliorarne il sapore.

È importante sottolineare che il liofilizzato non è un sostituto completo dei cibi freschi, in quanto può contenere meno fibre e altre sostanze presenti naturalmente negli alimenti freschi. Inoltre, l’eventuale presenza di additivi e conservanti potrebbe scatenare allergie o intolleranze nelle persone sensibili a questi ingredienti.

Purtroppo possono perdere la loro freschezza e i loro nutrienti se conservati in modo inadeguato, ad esempio se esposti all’umidità o alla luce solare diretta. Per questo motivo, è importante seguire le istruzioni di conservazione del produttore e utilizzarli entro la data di scadenza indicata sulla confezione.

Infine, è importante ricordare che non sono una soluzione a lungo termine per una dieta sana ed equilibrata. Sebbene possano essere utili per situazioni di emergenza o per viaggi in cui la conservazione a lungo termine degli alimenti è importante, è importante includere nella propria dieta alimenti freschi e nutrienti provenienti da fonti affidabili.

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