Chinotto, tutto quello che non sapevi

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Il chinotto appartiene alla famiglia degli agrumi e fa parte della famiglia Citrus. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere! Iniziamo col dire che, secondo gli esperti, si tratta di una mutazione dell’arancio amaro che …

Il chinotto appartiene alla famiglia degli agrumi e fa parte della famiglia Citrus. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere!

chinotto pianta
Chinotti- foto pinterest.ru

Iniziamo col dire che, secondo gli esperti, si tratta di una mutazione dell’arancio amaro che è avvenuta in maniera naturale.

Le piante del chinotto presentano fiori bianchi tutti raggruppati, posizionati alle estremità dei rami, che spesso si coltivano in vaso perché non raggiungono grandi dimensioni e sono interessanti dal punto di vista ornamentale.

Il chinotto frutto è maturo la buccia si presenta di colore arancio, non è molto grande e schiacciato ai poli.

Il succo di questo frutto è amaro e acido anche se la maturazione è molto lunga e dura anche anni.

Concludiamo dicendo che normalmente la raccolta dei frutti avviene nel mese di giugno.

Storia del chinotto

Il chinotto ha una storia molto affascinante, qualcuno sostiene che il suo nome sia legato al paese di origine (ipotetico), ovvero la Cina.

Non si conoscono le origini esatte del frutto chinotto, probabilmente è stato importato tra il Cinquecento e il Seicento dalla Cina.

Alcuni ricercatori sostengono invece che abbia origini mediterranee, dove si è sviluppata una modificazione dell’arancio amaro che ha consentito lo sviluppo del frutto.

Inoltre pare che in Cina e nei Paesi asiatici non ci siano notizie sulla coltivazione dei chinotti, dunque la sua storia rimane avvolta nel mistero.

L’unica cosa certa è che c’è una netta differenza tra China e Chinotto, visto che il primo è senza dubbio un albero peruviano.

Le aree di maggiore produzione sono limitate e in Italia è nota la produzione di chinotto di Sicilia, Calabria, Toscana e Liguria, e poi solo sulla Costa Azzurra in Francia.

Chinotto: Proprietà e benefici

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Questo frutto è ricco di proprietà, soprattutto digestive, perché legate al sapore amaro.

Non c’è da stupirsi quindi che, insieme al verdello e al bergamotto, il chinotto venga utilizzato per preparare bevande che favoriscono la digestione.

Le proprietà non si esauriscono al succo e alla polpa, dalla scorza e dai fiori vengono estratti principi fitoterapici utili per prevenire l’insonnia.

Come tutti gli agrumi anche il chinotto frutto è un concentrato di vitamina C.

Purtroppo, però, le bibite chinotto delle marche in commercio (es. chinotto Neri e altri) hanno pochissimo succo, circa il 12%.

Alla riscoperta del frutto: il presidio Slow Food

Il frutto è stato riscoperto da poco, grazie all’interesse verso i prodotti a chilometro zero, ed esiste anche un consorzio “Il Chinotto nella Rete” a cui aderiscono aziende che amano l’agrume.

Il presidente del consorzio, Marco Abaton, adora questo piccolo agrume che ha una storia antica e un passato importante, inoltre è un prodotto in continua evoluzione che è diventato un cult.

Sino a qualche anno fa si parlava di chinotti solo nelle zone di produzione e del consorzio, ormai è diventato “famoso” proprio come i “cugini” di arancia e mandarino.

Il più apprezzato è sicuramente il chinotto di Savona che è un presidio Slow Food. Molto apprezzato per l’aroma e la qualità si coltiva nella fascia costiera, poco distante dal mare.

Importato da un navigatore savonese alla fine del Seicento circa, la produzione si concentra tra Varazze e Finale Ligure.

Oltre alla coltivazione, raccolta e commercializzazione, sono nate delle industrie pasticcere di canditura, realizzazione di sciroppi, bevande e digestivi.

Purtroppo intorno al 1920 ci fu una grave crisi commerciale, come se non bastasse, una serie di gelate ebbero degli effetti terribili sulle piante.

È per questo che il prodotto viene tutelato. Rispetto agli altri ha una buccia sottile giallo-arancione, polpa poco succosa, gusto amarognolo e 10 spicchi.

Il chinotto agrume viene usato per preparare la bevanda gassata dal sapore gradevole oppure per i canditi, le conserve e le mostarde.

Con i fiori e le foglie del chinotto pianta si preparano tisane detox che favoriscono la digestione e le tisane rilassanti per dormire meglio.

Il presidio Slow Food del chinotto di Savona è nato nel 2004 per valorizzare la coltivazione e rilanciare il commercio del prodotto tipico.

Il comune di Quilano invece ha promosso la coltivazione del chinotto di Savona nel parco di San Pietro in Carpignano, per evitare che le piante spariscano per sempre.

Usi e ricette

Le proprietà di questo agrume sono ben note, così come quelle delle piante, ci sono ancora altri utilizzi poco conosciuti che vogliamo farvi scoprire.

Per esempio il chinotto nella ricetta tradizionale ligure ha come protagonisti i frutti sia interi che a spicchio messi sotto spirito, sono ideali per guarnire i dolci oppure come digestivo, potete usare anche la vodka oppure il maraschino.

Pochi sanno che con il chinotto di Savona si possono preparare anche deliziose creme di liquore alcoliche, oppure fare birre artigianali, liquori e amari.

Inoltre con la polpa è possibile realizzare confetture per i formaggi, abbinata al miele di acacia e alla gelatina per renderla più golosa. La confettura di chinotto si può abbinare anche ai salumi, anche se viene esaltato il sapore nei dolci a base di frolla come le crostate e i biscotti.

Con le foglie secche del chinotto pianta (essiccate in maniera naturale) si preparano tisane e infusi, come abbiamo anticipato nei paragrafi precedenti, inoltre con la scorza si realizzano saponi e creme detergenti per prodotti con proprietà cicatrizzanti e decongestionanti.

Una piccola curiosità sul sapone al chinotto, pare che sia stata scoperta a Savona, e il famoso Re Sole si mise in contatto con gli artigiani liguri per produrre i saponi francesi.

I fiori del chinotto solitamente vengono messi in infusione e sono alla base di candele artigianali realizzate a mano e miscele di profumi anche molto famosi.

Uno dei leader della profumeria a base di chinotto è Marco Abaton presidente del consorzio e profumiere a capo di Abaton Profumi, azienda che produce profumi e cosmesi di lusso servendosi dell’esperienza dei migliori artigiani italiani.

Chinotto: Controindicazioni

Il chinotto fa male? No. Non interferisce con altre sostanze e non causa effetti collaterali.

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