Il caffè è una delle bevande più consumate al mondo e spesso oggetto di dibattiti riguardanti i suoi effetti sulla salute. Quanto ne sappiamo di caffè amaro? Fa bene? Ecco cosa c’è da sapere!
Dalla colazione alla pausa pomeridiana: il caffè ha conquistato le abitudini degli italiani, sia nella versione in purezza che nell’utilizzo in varie preparazioni.
I consumatori di caffè non riescono proprio a fare a meno di quell’aroma inebriante e di quel sapore deciso, facendo leva sugli effetti positivi del caffè.
Tuttavia c’è chi taglia la quota calorica e tiene sotto controllo i livelli di zucchero eliminando zucchero ed eventuali dolcificanti. Ma bere caffè amaro fa bene realmente?
Composizione nutrizionale del caffè amaro
Iniziamo col dire che il caffè amaro è una bevanda in purezza ottenuta dai semi tostati di alcune specie di alberi appartenenti al genere Coffea (che fanno parte della famiglia delle Rubiaceae).
Il caffè non contiene calorie significative, ma è ricco di composti bioattivi, tra cui la caffeina, l’acido clorogenico, il trigonelline, e antiossidanti come i polifenoli.
Il caffè amaro fa bene? 7 benefici da conoscere
Il caffè amaro, considerando le proprietà nutrizionali, sviluppa degli effetti importanti sull’organismo. Quali?
- Stimolazione del sistema nervoso centrale – La caffeina contenuta agisce come stimolante del sistema nervoso centrale; il che può migliorare l’attenzione e ridurre temporaneamente la sensazione di stanchezza.
- Aumento del metabolismo – Il contenuto di caffeina riesce a stimolare il metabolismo, contribuendo a una lieve accelerazione del tasso metabolico.
- Miglioramento della digestione – Il caffè amaro ha la capacità di favorire la produzione di enzimi e acidi gastrici, contribuendo al miglioramento dell’attività digestiva e dell’assorbimento dei micro e macro nutrienti.
- Gestione livelli di glicemia – Il rallentamento dell’assorbimento di nutrienti come i carboidrati consente di tenere sotto controllo i livelli di zucchero nel sangue. Inoltre le calorie del caffè amaro sono pari a circa 3 calorie a tazza.
- Benefici per l’umore – Alcuni studi suggeriscono che il consumo moderato di caffè può essere associato a un minor rischio di sviluppare depressione e un miglioramento dell’umore.
- Gestione dello stress ossidativo – I polifenoli aiutano a contrastare l’azione dei radicali liberi e a rallentare la degradazione cellulare alla base dell’invecchiamento e dell’arrivo di malattie croniche.
- Effetti sul sistema cardiovascolare – Le posizioni a riguardo sono discostanti, ma alcuni studi suggeriscono la correlazione tra consumo moderato di caffè amaro e ridotto rischio di malattie cardiache. Al contrario, però, dosi elevate possono aumentare la pressione sanguigna e avere effetti negativi.
Caffè amaro, le controindicazioni
Il rovescio della medaglia è fatto di effetti collaterali e rischi per la salute, più che altro legati al consumo eccessivo di caffè amaro.
- Esiti sulla salute ossea – Il consumo eccessivo può influenzare negativamente la salute ossea a causa del potenziale effetto negativo sulla biodisponibilità del calcio. Tuttavia, gli effetti sembrano essere più significativi in persone con un’assunzione di calcio già carente.
- Effetti sulla qualità del sonno – La caffeina è uno stimolante noto per interferire con il sonno, specialmente se consumata poco prima di coricarsi. Un consumo eccessivo di caffè amaro può causare disturbi del sonno e insonnia.
- Altri problemi di salute – In presenza di un caffè troppo amaro ci si ritroverebbe a ingerire una quantità di acrilammide (unione tra acido aspartico e acroleina) dai potenziali rischi cancerogeni e non solo. Per questo sarebbe meglio orientarsi su caffè biologici e tostati in maniera non eccessiva.
Caffè amaro: sì o no?
Il caffè amaro può influenzare positivamente l’equilibrio generale del corpo, ma andrebbe assunto sempre con moderazione e consapevolezza.
Oltre a integrarlo con acqua e studiare un menu giornaliero a base di cibi ricchi di sostanze nutritive, sarebbe meglio scegliere un caffè di qualità.