Il baccalà lesso e condito è uno di quei secondi piatti saporiti e versatili perché si trasforma in qualcosa di diverso a seconda del condimento.
Se la cottura resta invariata, infatti, non si può dire la stessa cosa del condimento che consente di portare in tavola lo stesso piatto di una veste diversa.
La ricetta può essere preparata sia con baccalà congelato lesso che con baccalà fresco lesso: il condimento o la salsa per baccalà lesso promette di portare in tavola un secondo di mare davvero sfizioso.
Tra l’altro il baccalà lesso ha calorie ridotte e questo permette di inserirlo in ricette light nell’ambito di una dieta dimagrante.
Non ci resta che scoprire come preparare il tempo di cottura del baccalà e la preparazione della nostra versione del baccalà lesso e condito con aglio e prezzemolo.
Baccalà lesso e condito, le varianti
La ricetta si presta a numerose variazioni pronte a soddisfare qualunque esigenza e gusto.
Tra le varianti più apprezzate ci sono il baccalà lesso con patate e cipolle, il baccalà lesso con verdure, il baccalà bollito alla ligure. Sì anche al baccalà lesso in un’insalata con foglie verdi, ceci, pomodorini, fagiolini e patate.
Quanto tempo deve stare il baccalà in acqua?
Come si può leggere nel primo passaggio della nostra ricetta del baccalà lesso e condito, il pesce deve restare in acqua per almeno 24 ore (facendo attenzione a cambiare l’acqua un paio di volte).
Il tempo di ammollo è sufficiente a reidratare il pesce secco e a ridurre il contenuto di sale.
Tuttavia, la durata esatta dell’ammollo può variare in base al gusto personale e alla ricetta che si intende preparare. Alcune persone preferiscono un baccalà più morbido e meno salato, quindi potrebbero lasciarlo in ammollo per un periodo più lungo, come 48 o addirittura 72 ore. Al contrario, se si desidera mantenere un sapore più intenso di sale e una consistenza più soda, si può ridurre il tempo di ammollo a 12-18 ore.
In ogni caso, è importante assicurarsi che il baccalà sia completamente coperto d’acqua durante l’intero processo di ammollo. Inoltre, una volta terminato l’ammollo, è consigliabile sciacquare il pesce abbondantemente per rimuovere eventuali residui di sale prima di utilizzarlo nella ricetta scelta.
Quanto dura il baccaclà ammollato in frigo?
Il baccalà ammollato può essere conservato in frigorifero per un periodo compreso tra 1 e 3 giorni al massimo. Durante questo tempo, il pesce mantiene la sua freschezza e la sua qualità, pronto per essere utilizzato nelle preparazioni culinarie.
È importante tenere conto delle condizioni iniziali del pesce e delle raccomandazioni di conservazione per garantire la sua qualità ottimale e preparare un baccalà lesso e condito a regola d’arte.
Come si tolgono le spine al baccalà?
Quando si tratta di togliere le spine dal baccalà, è necessario un approccio meticoloso e paziente. Le spine possono nascondersi lungo la linea centrale del pesce, sia sul lato della pelle che su quello della carne.
Per iniziare, assicurati di avere a portata di mano una pinza da cucina a punta sottile, forbici da cucina affilate e un coltello da cucina. Questi strumenti saranno i fedeli compagni durante l’operazione di rimozione delle spine.
Dopo aver messo a mollo il baccalà e averlo sciacquato sotto acqua corrente per eliminare eventuali residui di sale o impurità, occorre asciugarlo delicatamente con un canovaccio pulito.
A questo punto è necessario osservare attentamente il pesce per individuare le spine, esaminando accuratamente la linea centrale, facendo attenzione a entrambi i lati: quello della pelle e quello della carne. Potrebbero esserci spine di varie dimensioni e forme.
Una volta individuate le spine, arriva il momento della rimozione. Prendere la pinza a punta sottile e afferrare saldamente la spina alla base. Tirare delicatamente verso il lato della pelle o della carne, facendo attenzione a non spezzarla o lasciare frammenti. Assicurarsi di rimuovere completamente la spina, in modo che il baccalà sia privo di ostacoli.
In alcuni casi, si potrebbero incontrare spine più piccole o sottili che richiedono un’attenzione ancora maggiore. In questi casi, le forbici da cucina affilate possono essere di grande aiuto. Usare le forbici per tagliare strategicamente le spine vicino alla base, rimuovendole con precisione e cautela.
Baccalà lesso e condito
Ingredienti
- 800 g stoccafisso
- 2 spicchi d'aglio
- prezzemolo q.b.
- olio extravergine di oliva q.b.
- pepe q.b.
- sale q.b.
Istruzioni
- Mettere in ammollo lo stoccafisso per almeno 24 ore, facendo attenzione a cambiare l'acqua due o tre volte
- Sgocciolare il baccalà, pulirlo da pelle e lische e tagliarlo a pezzi
- Portare a bollore abbondante acqua salata e lessare il pesce per 20-30 minuti
- Tagliare l'aglio a pezzetti e tritare mezzo mazzetto di prezzemolo in una ciotola
- Scolare il baccalà e trasferirlo nella ciotola, insaporendolo con sale, pepe e olio extravergine di oliva
- Coprire la ciotola con pellicola trasparente e lasciare insaporire il pesce per qualche ora
- Impiattare e servire il baccalà lesso e condito
Angelo Gualeni
dice:Quello che fate vedere nelle foto non è “baccalà” bensi “stocafisso”. Stesso pesce, ma due “concie” diverse…Uno, baccalà, conciato con la sola salatura e dissalato messo per giorni mm.10/12 a bagno in vasche con acqua corrente e venduto umido in filetti, l’altro, essicato-originariamente e forse qualcosa ancora si fa, al sole ed ai venti del nord ,famoso quello delle Lofoten ma oggi essicato meccanicamente e viene venduto: seccoo bagnato. Ciascuno tipo ha la propria “fine” culinaria differente e ben definita. Il baccalà bollito è un possibilità ma rara. per questo chiedevo a voi come si può per ottenerne il meglio. Grazie