Esistono alcuni piatti che acquistano gusto e carattere soltanto se vengono accompagnati da una salsa. Scopriamo come si fa la salsa tartara!
Maionese, ketchup, salsa tonnata, salsa agrodolce, salsa olandese e tutti gli altri tipi di sale: cos’hanno in comune? Arricchiscono il piatto.
Una salsa di accompagnamento che vale la pena conoscere è sicuramente la tartara perché promette di aggiungere sapore ai piatti a base di carne e pesce e alle uova.
Perché la salsa tartara si chiama così?
Inziamo il viaggio nel mondo di questa salsa ricca e golosa, scoprendo chi ha inventato la salsa tartara.
Il nome “tartara” potrebbe essere una derivazione di “Tartare”, riferendosi ai Tartari, un popolo dell’Asia centrale.
La salsa tartara ha origine incerta e oggetto di dibattito, visto che non è possibile attribuirla a una singola persona. Tuttavia, la salsa tartara è stata storicamente associata alla cucina francese e ha guadagnato popolarità nel XVIII secolo. Alcuni credono che il nome sia stato ispirato dai Tartari, mentre altri credono che il termine “tartare” in questo contesto possa riferirsi a una salsa “selvaggia” o “non raffinata”.
Salsa tartara: ricetta e ingredienti
Perché cercare la migliore salsa tartara in commercio quando è possibile preparare la salsa in casa? La ricetta della salsa tartara è facile e veloce, ma richiede qualche piccola attenzione in fase di preparazione.
La prima cosa da fare è avere a disposizione gli ingredienti della salsa tartara: 4 tuorli d’uovo; 1 cucchiaio di capperi; 150 ml di olio di semi; 1 cucchiaio di aceto di vino bianco; 2 cetrioli sott’aceto; 1 ciuffo di prezzemolo; 1 ciuffo di dragoncello; pepe; sale.
Prima di tutto è necessario preparare 2 uova sode, sgusciarle e recuperare i tuorli (rossi d’uovo). Dopodiché si passa alla lavorazione della salsa.
Preparare gli altri ingredienti dissalando e tritando i capperi, tritando i cetriolini e preparando un trito di prezzemolo e dragoncello.
Mettere i tuorli in una ciotola, schiacciarli con i rebbi di una forchetta e aggiungere l’aceto e un pizzico di sale e pepe.
A questo punto è necessario aggiungere le altre uova (fresche) e lavorare con le fruste elettriche aggiungendo l’olio a filo.
Non appena si ottiene una simil maionese cremosa allora si possono aggiungere gli ingredienti tritati (capperi, cetriolini, prezzemolo e dragoncello). Amalgamare il tutto.
Recuperare la salsa tartara impazzita
La tartara è molto simile alla maionese e proprio come la maionese può impazzire se si aggiunge l’olio tutto in una volta o troppo all’inizio.
Per recuperare la salsa impazzita è sufficiente rompere un uovo in un recipiente, lavorarlo con le fruste elettriche aggiungendo olio a filo e aggiungere l’emulsione un cucchiaio alla volta alla salsa impazzita.
Salsa tartara col Bimby
Chi non vuole sporcare troppo in cucina e/o non vuole sbagliare può preparare la salsa tartara col Bimby. Come fare?
Dopo aver preparato le uova sode a parte, occorre creare il trito aromatico, tritando prima prezzemolo e dragoncello e dopo capperi e cetriolini col Bimby (10 secondi con funzione Turbo).
Versare le altre uova (fresche) nel boccale e lavorarlo a Velocità 3 mentre si aggiunge l’olio a filo dal foro centrale del boccale.
Aggiungere i tuorli delle uova sode preparati in precedenza e lavorare la salsa cremosa per qualche altro secondo. Dopodiché si aggiunge il trito aromatico e si mescola il tutto.
Salsa tartara veloce
Se non si ha tempo di preparare la salsa tartara della ricetta originale si possono accorciare i tempi usando la maionese già pronta.
Certo il risultato della salsa tartara veloce non sarà cremoso e vellutato come quello della ricetta home made, ma è un ottimo compromesso.
Tutto quello che bisogna fare è versare le uova sode, il trito di cetriolini, capperi, prezzemolo e dragoncello, il sale, il pepe e la maionese in un recipiente e mescolare gli ingredienti.
Salsa tartara base di senape
La salsa tartara può dar vita a ricette diverse semplicemente aggiungendo o togliendo uno o più ingredienti. Tra quelle più apprezzate c’è la salsa tartara a base di senape.
La preparazione di questa versione non si discosta di molto rispetto a quella tradizionale o quella veloce, fatta eccezione per l’aggiunta di senape in polvere.
La senape in polvere va aggiunta alla maionese e quindi prima che si aggiunga il trito aromatico a base di capperi, cetriolini, prezzemolo e dragoncello.
Salsa tartara vegana
La salsa tartata, per cosa contiene, non è un condimento adatto a chi segue la filosofia vegana a tavola. Pensiamo all’uovo.
Per preparare la salsa tartara senza uova e quindi adatta ai vegani non bisogna far altro che usare una maionese vegana.
Chi non riesce a trovare la versione vegana della maionese può prepararla semplicemente frullando il latte vegetale (es. soia o avena), l’aceto di vino bianco e il sale con un minipimer e aggiungendo l’olio a filo un po’ alla volta.
Salsa tartara VS salsa remolata
La ricetta della salsa tartara ricorda la preparazione della salsa remolata per molti versi, ma restituisce un risultato diverso.
Da un lato la tartara è una salsa maionese più bianca arricchita con capperi, capperi, cetriolini, prezzemolo e dragoncello e vanta un gusto più delicato.
Dall’altro lato la remolata richiede l’uso di acciughe, capperi, cetriolini, prezzemolo, dragoncello e cerfoglio e ha un gusto più marcato.
Salsa tartara, le calorie
La salsa tartara ha una quantità di calorie variabile in base agli ingredienti utilizzata e alla quantità consumata.
In linea generale, la tartara tradizionale ha circa 210 calorie ogni 100 grammi di prodotto. Queste calorie provengono principalmente dalla maionese e dagli altri ingredienti che contribuiscono in minor misura.
A cosa si abbina la salsa tartara?
Dove si può mettere la salsa tartara? Sì ad abbinamenti a base di fritti di mare (es. frittura di calamari e gamberi), carni (es. tagliata di manzo, petto di pollo arrostito o arrosto), uova sode e antipasti (es. bruschette e vol-au-vent).
Come conservare la salsa tartara
Se la salsa tartara fatta in casa dovesse avanzare allora è possibile versarla in un contenitore con chiusura ermetica e conservarla in frigo per qualche giorno.