Abbiamo imparato a riconosce le proprietà nascoste dietro il sapore di nocciola del riso rosso integrale, un cereale non mondato o parzialmente mondato che mantiene il suo rivestimento: facilita la digestione, conserva notevoli proprietà antiossidanti, fortifica le ossa, riduce il colesterolo cattivo, aumenta il senso di sazietà e molto altro. Ma sappiamo davvero come cucinare il riso rosso integrale?
In cucina, il riso rosso integrale è legato al colore del pericarpo ovvero la pellicola esterna che riveste il chicco e rende i tempi di cottura abbastanza lunghi. È ora di scoprire tre metodi di cottura del riso rosso integrale!
Riso rosso bollito
Ovviamente il metodo di cottura più semplice è la bollitura, anche se bisogna considerare che gran parte delle proprietà organolettiche e nutrizionali del riso rosso finiscono per disperdersi nell’acqua. Se si sceglie questo metodo per cucinare il riso rosso allora è bene sapere che occorrono circa 500 ml di acqua per 100 g di riso, in un rapporto sempre di 1 a 5.
Come cucinare il riso rosso bollito? È necessario versare il riso in pentola insieme all’acqua fredda, accendere il fuoco e portare a ebollizione. Una volta che si manifesta il primo bollore, bisognerà abbassare il fuoco e girare il riso con un cucchiaio per poi lasciare cuocere il tutto con un coperchio appoggiato, ma leggermente scostato. Trascorsi circa 35 minuti sarà possibile scolarlo, magari conservando l’acqua di cottura come liquido per amalgamare il riso rosso in padella con altri ingredienti.
Riso rosso in pentola a pressione
La pentola a pressione rappresenta il metodo di cottura più veloce per cucinare il riso rosso, perché consente di dimezzare i tempi: 100 g di riso per 200 ml di acqua (rapporto 1 a2).
Bisogna semplicemente versare il riso e l’acqua fredda nella pentola, chiudere con il coperchio e portare a pressione. Da quel momento in poi si potrà abbassare il fuoco e cuocere per 15 minuti, spegnere e aspettare che la pentola mandi fuori l’aria prima di aprirla.
Riso pilaf
Si tratta di un metodo di cottura che preserva la croccantezza del chicco del riso rosso. In questo caso si useranno 100 g di riso per 200 ml di acqua, in un rapporto 1 a 2 che permette il completo assorbimento dell’acqua e la presenza di tutti i valori nutrizionale del cereale.
Per il riso pilaf è necessario far scaldare in una padella un filo d’olio extravergine di oliva e tostare il riso per 2 minuti al massimo per evitare che i chicchi scoppino. A questo punto non rimane altro da fare che aggiungere l’acqua, inserire il coperchio e far cuocere a fuoco basso per circa 30 minuti.