Oggi vogliamo parlarvi del riso Basmati, una qualità di riso ancora poco usata per dar vita alle nostre ricette.
Bianchissimo, sottile e fragrante, questo riso dalla texture leggera è una delle varietà più amate e consumate al mondo.
Le origini del riso Basmati
Innanzitutto dovete sapere che ha origini indiane e che il significato del suo nome è “regina di fragranza”. Viene coltivato anche in Pakistan e in America.
La forma del chicco è a grana lunga e ha un aroma che lo rende molto diverso dal riso italiano a cui siamo abituati.
Inoltre deve essere cucinato seguendo delle regole ben precise che ne esaltano il sapore e lo rendono perfetto per tutte le vostre ricette. Il classico risotto allo zafferano non ha lo stesso sapore se si utilizza il riso Basmati (anzi, il risultato è abbastanza deludente), per questo motivo potete sperimentare alcuni piatti della cucina indiana, cinese, araba e thailandese.
Riso Basmati, le proprietà che lo rendono unico
Il Basmati si distingue per diverse caratteristiche che lo rendono unico e ideale per alcune ricette. Ecco perché è meglio il riso Basmati:
- Aroma distintivo: Il profumo è inconfondibile. Durante la cottura, rilascia un aroma delicato che avvolge l’ambiente, invitando a gustare ogni boccone con piacere.
- Texture leggera: Ha chicchi lunghi e sottili, con una texture leggera e morbida che si sfalda facilmente. Questa consistenza lo rende ideale per accompagnare una vasta gamma di piatti, dalla cucina indiana a quella internazionale.
- Assorbimento perfetto: Il Basmati ha la capacità di assorbire i sapori degli ingredienti con cui viene cucinato, garantendo piatti ricchi di gusto e aroma.
- Valore nutrizionale: Il riso Basmati ha valori nutrizionali eccellenti perchè è una fonte di carboidrati complessi e contiene importanti nutrienti come vitamine del gruppo B, ferro e fibre.
Il riso Basmati fa ingrassare? È un alleato della linea, in 100 grammi di prodotto ci sono solo 340 kcal, 80 grammi di carboidrati e 7 di proteine. Oltre a considerare le calorie del riso Basmati, visto che gli amidi vengono assorbiti più lentamente, mangiarlo genera un grande senso di sazietà.
Chi non può mangiare il riso Basmati? In generale, salvo condizioni particolari, è considerato sicuro per la maggior parte delle persone e può essere consumato come parte di una dieta equilibrata. È anche naturalmente privo di glutine, rendendolo adatto a una dieta senza glutine.
La cottura del riso Basmati
Prima di cuocere il riso Basmati dovete sciacquarlo a lungo con acqua fredda corrente. Alcuni, per evitare sprechi, preferiscono metterlo a mollo per almeno mezz’ora. Questa operazione è necessaria per evitare che i chicchi si possano rompere durante la cottura.
Parliamo del metodo più comune di cuocere questo riso, cioè lessare il riso Basmati. In una pentola di medie dimensioni, versare l’acqua per la cottura (il livello non deve superare di molto la metà), un pizzico generoso di sale fino e infine il riso (sono sufficienti 100 grammi a persona).
Chiudete la pentola con un coperchio e portate ad ebollizione. In seguito abbassare la fiamma e portare a cottura. Qual è il tempo di cottura del riso Basmati? Bastano 10 minuti. Il riso Basmati assorbe tutta l’acqua, quindi non c’è bisogno di scolarlo.
I consigli per la cottura
Come abbiamo già visto, imparare come cuocere il riso Basmati non è difficile, ma alcuni trucchi possono aiutare a ottenere il massimo.
- Risciacquo: Come si lava il riso Basmati è fondamentale. Infarri, prima di cuocere il riso, devi sciacquarlo sotto acqua fredda per rimuovere l’eccesso di amido e ottenere chicchi separati e leggeri.
- Proporzione acqua-riso: Utilizza una proporzione di 1:1,5 o 1:2 di riso e acqua per una cottura uniforme e una texture perfetta.
- Riposo: Dopo la cottura, lascia riposare il riso per alcuni minuti prima di servirlo. Questo permette ai chicchi di assestarsi e garantisce una consistenza perfetta
Cottura a vapore del riso Basmati
La migliore tecnica per cuocere il riso Basmati è la cottura a vapore. In tal caso devi versare il riso in una pentola con il doppio della quantità d’acqua, coprire con un coperchio e lasciare cuocere a fuoco medio-basso fino a quando il riso è tenero e tutta l’acqua è stata assorbita.
Cottura a pilaf del riso Basmati
In Italia non è molto conosciuta la cottura del riso a pilaf. È una tecnica importata dall’oriente e in particolare dalla Turchia. La ricetta base non si discosta molto da quella che abbiamo illustrato in precedenza: al posto dell’acqua si utilizza il brodo vegetale.
Si inizia preparando un trito di cipolla e poi si fa tostare il riso. Infine si aggiunge il liquido e si fa cuocere. Il riso Basmati pilaf deve essere arricchito con spezie come chiodi di garofano e cannella che lo rendono ancora più saporito.
Riso Basmati in cucina: ricette e idee
Non solo cottura pilaf. Il riso Basmati è un ingrediente versatile che può essere utilizzato in una varietà di piatti, tra cui:
- Biryani: Un piatto tradizionale dell’India, il biryani è un miscuglio fragrante di riso Basmati, spezie aromatiche e carne o verdure.
- Curry di pollo o verdure: Questo riso è l’accompagnamento perfetto per i curry cremosi di pollo, verdure o legumi. Per avere un’idea, si può provare il pollo al curry con il riso Basmati.
- Insalate di riso Basmati: Le caratteristiche del chicco rendono il Basmati ideale come base per insalate fredde, arricchite con verdure croccanti, erbe fresche e una vinaigrette leggera.
- Dolci: In alcune cucine, il riso Basmati viene anche utilizzato per preparare dolci come il kheer, una versione indiana del riso dolce al latte.
Differenze tra riso Basmati e riso jasmine
In questo viaggio sul riso Basmati non può mancare una piccola precisazione. Purtroppo molto spesso viene confuso con il riso jasmine. È semplice distinguerli: basta sentire l’aroma che si sprigiona durante la cottura. Il riso jasmine vi avvolgerà con la sua profumatissima fragranza.