Souvenir gastronomici italiani, quali sono regione per regione

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Introduzione Ti piace viaggiare e ami scoprire le bellezze del nostro paese, appena possibile parti per un weekend e ogni volta, l’amico o il parente di turno, prima di salutarti, ti chiede di portargli un …

Introduzione

Ti piace viaggiare e ami scoprire le bellezze del nostro paese, appena possibile parti per un weekend e ogni volta, l’amico o il parente di turno, prima di salutarti, ti chiede di portargli un souvenir. Devi sapere che oltre a calamite, cartoline e globi con acqua e una sostanza simile alla neve, ci sono i souvenir gastronomici che sono molto apprezzati e soprattutto offrono un’ampia scelta.

Cosa sono i souvenir gastronomici

Il souvenir delle vacanze, estive e invernali, è alimentare. Il cibo è la seconda attrazione turistica dopo l’arte e l’apprezzamento per i souvenir gastronomici continua ad aumentare, così come dimostrano i numeri. Sino a qualche anno fa erano solo gli stranieri che mettevano il caciocavallo in valigia o il vasetto con la conserva, oggi anche gli italiani apprezzano.

L’acquisto di prodotti tipici come ricordo delle vacanze è anche un modo per valorizzare i prodotti locali Made in Italy e in rete spuntano diverse guide per ricette con i souvenir gastronomici.

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Quali sono i souvenir gastronomici

Vogliamo aiutarti a fare un viaggio tra i souvenir gastronomici italiani, scoprendo quali sono regione per regione. L’elenco è in ordine alfabetico.

  • Abruzzo, Pecorino di Farindola: l’unico formaggio che si produce con latte di pecora e caglio suino. Il procedimento segue l’antica ricetta che si tramanda dall’antica Roma e il nome deriva dal Paese che ne produce la maggiore quantità in assoluto;
  • Basilicata, Pomodoro secco ciettaicale di Tolve (Potenza): souvenir gastronomico ideale per essere messo in valigia, la polpa è soda e priva di acqua. Il pomodoro secco ha un sapore molto dolce. Per la coltivazione del pomodoro si usa poca acqua e riesce a superare anche i periodi di siccità. Ideale per le conserve sott’olio.
  • Calabria, Finocchietto selvatico: cresce ai margini delle strade e nei luoghi incolti in maniera spontanea, è alla base di molte preparazioni e si usano i frutti e il fusto. Anche questo souvenir gastronomico si trasporta facilmente;
  • Campania, Colatura di Alici: come molte regioni del Sud ha diversi prodotti tipici. La colatura di alici di Cetara è un condimento conosciuto in tutto il mondo e discende dal garum, che veniva utilizzato dagli antichi romani;
  • Emilia Romagna, Mistocchine: frittelle a base di farina di castagne e zucchero, con semi di anice, scorzette di limone e di arancia. Il dolce che si trasporta in contenitori di plastica, è reso ancora più saporito dalla “sapa” una specie di mosto cotto e aromatizzato;
  • Friuli Venezia Giulia, Gnocchi di Susine: la specialità triestina viene servita come dessert e primo piatto, si tratta di gnocchi di patate ripiene di susine, pane tostato, cannella e zucchero. Lo consigliamo come souvenir gastronomico del Friuli Venezia Giulia solo se viaggiate in treno e non avete molte valigie;
  • Lazio, Fagiolo del Purgatorio di Gradoli (Viterbo): si sviluppa nei terreni di origine vulcanica laziali ed ha una caratteristica che lo rende unico e diverso dagli altri legumi. Il fagiolo infatti non necessita di ammollo, o al massimo si può lasciare per un’ora;
  • Liguria, Olive Taggiasche: sono le più famose delle regione, tipiche della provincia di Imperia e protagoniste delle ricette a base di carne e di pesce. Oltre alle olive, anche un piccolo barattolo di pesto può essere un ottimo souvenir gastronomico;

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  • Lombardia, Slinzega: un salume dal sapore deciso e intenso che richiede un bagaglio a parte. È prodotto dal 1400 e si vende come salume pregiato, in passato invece era considerato un cibo di scorta perché è nato proprio per conservare a lungo la carne di manzo;
  • Marche, Lonzino di Fico: chiamato anche salame di fico, lonzetta di fico oppure lonza di fico, è un dolce famosissimo da queste parti. Si presenta avvolto nelle foglie di fico come fosse una lonza e si produce soprattutto nella zona di Ancona;
  • Molise, Ostie Ripiene: il Molise esiste e la prova sono queste dolci ostie, dette anche “ostie prene”. Vengono preparate nel periodo natalizio, la ricetta è custodita gelosamente dai molisani e l’unica cosa che possiamo sapere è che all’interno ci sono le noci, il miele, il cacao amaro, lo zucchero caramellato e il cioccolato fondente;
  • Piemonte, Nocciola tonda gentile trilobata: è la base del goloso gianduiotto, ma viene usata per molte ricette. È riconosciuta come la migliore al mondo ed è coltivata nelle Alte Langhe. Dopo la mandorla, la nocciola è la frutta secca più ricca di vitamina E;
  • Puglia, Biscotto di Ceglie: il dolcetto pugliese per eccellenza (anche se il Pasticciotto leccese e altri dolci della regione, cercando di spodestarlo), ha una forma cubica ed è fatto con pasta di mandorle, confettura di uva o ciliegie e ha un retrogusto al limone. Nel territorio di Ceglie Messapica vengono coltivate più di 40 varietà di mandorle;
  • Sicilia, la Manna: si tratta della linfa estratta dai frassini, un prodotto unico che rientra nell’elenco dei PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT). Possiede diverse virtù terapeutiche ma è apprezzato come dolcificante naturale a basso contenuto di glucosio e fruttosio, perfetto per i diabetici;
  • Sardegna, la Pompìa: un souvenir gastronomico sardo diverso dal più famoso pecorino. La Pompìa è un agrume simile al limone e al cedro, cresce solo a Baronia, nella zona di Nuoro e si usa per preparare liquori, creme liquorose e dolci;
  • Toscana, Brigidino di Lamporecchio (Pistoia): questi biscotti sono di colore giallo, tendente all’arancio, hanno la sfoglia sottile, sono friabili e caratterizzati dai bordi svolazzanti. Pare che le suore del Convento di Santa Brigida, un giorno hanno sbagliato a preparare le ostie, dando vita ad uno dei dolcetti più amati della regione;
  • Trentino Alto Adige, Schüttelbrot (pane scosso): è il pane nero duro tipico di questa regione, un souvenir gastronomico della montagna. Il pane viene preparato con farina di segale, finocchietto, cumino e trigonella, ha la forma irregolare ed è sottoposto a doppia cottura. La versione dolce ha il miele e la marmellata;
  • Umbria, Crescionda di Spoleto: è un impasto a base di uova, zucchero, amaretti, buccia di limone, latte e cioccolato fondente. Il dolce ha tre strati, il fondo è più duro, il centro simile ad un budino, e la parte superiore leggermente brunita;
  • Valle D’Aosta, Pere Martin Sec: anche in questo caso ci troviamo davanti ad un souvenir gastronomico PAT. Il sapore della pera è dolce e aromatico e si porta in tavola come dessert, accompagnata da cioccolato, oppure da chiodi di garofano e cannella;
  • Veneto, Miele di Barena: un prodotto particolare questo souvenir gastronomico del Veneto. Le barene sono le terre riemersa a ridosso della laguna e che sono ricoperte di vegetazione. Immaginate il sapore unico del miele.

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