Il riso è un cereale molto utilizzato in cucina perché permette di dar vita a manicaretti sfiziosi, piatti tradizionali e dolci squisiti. Ma quanto lo conosciamo? A cosa fa bene il riso?
Riso, tipologie comuni viste da vicino
La parola “riso” ha un significato che ci riporta a tutto o a niente. Come già accennato, esistono moltissime varietà, ognuna con caratteristiche proprie. Ecco alcuni tipi visti un po’ più da vicino:
- Riso integrale: All’interno di questo alimento sono presenti rame, ferro, fosforo, selenio e zinco. Inoltre anche le vitamine B1,B2,B9 e la PP. Tra le sue funzioni è possibile riscontrare un effetto disintossicante sull’organismo. Tutela anche il sistema cardiocircolatorio ed è ottimo per essere introdotto in una dieta, grazie alle fibre presenti in maniera significativa dentro questo alimento.
- Riso Basmati: Sostituisce benissimo il pane grazie alle sue ottime proprietà, migliora anche la digestione dopo i pasti. Inoltre, il riso Basmati è ottimo per le diete visto che presenta pochissimi grassi al suo interno.
- Riso nero: Se si cercano le proteine questo tipo di riso è l’ideale. Proprio queste sostanze sono presenti circa il doppio, all’interno del riso nero o riso Venere, rapportato a quello bianco. Ottimo anche per contrastare le gastriti e le coliti.
- Riso rosso: Contrasta il colesterolo, annientando quello cattivo e aumentando così quello buono, tutela da diverse malattie cardiovascolari e ripulisce anche le arterie. Consultare comunque un medico prima di assumere il riso rosso, dato che può dare effetti collaterali dovuti a farmaci assunti perché si è sotto una cura.
Riso, le proprietà
Il riso è una fonte significativa di carboidrati complessi, che forniscono una fonte di energia a lento rilascio, mantenendo stabili i livelli di zucchero nel sangue.
Oltre ai carboidrati, il riso contiene anche proteine, vitamine del gruppo B (come tiamina, niacina e riboflavina) e minerali come ferro, manganese, zinco e magnesio.
Il riso integrale, in particolare, è una ricca fonte di fibre, che aiutano a migliorare la digestione e a mantenere la salute dell’intestino.
Essendo presente un quantitativo molto basso di sodio, questo cereale è valido anche per persone che hanno problemi di pressione alta.
Un altro aspetto molto importante del riso, è che non vi è nessuna traccia di glutine, quindi le persone ciliache potranno godere di questo prodotto senza problemi.
Quindi per ricapitolare ecco le proprietà presenti nel riso: sodio, vitamine B, carboidrati, proteine, grassi, amido e potassio.
P.S. Riso e calorie. Se ti stai chiedendo chi ha più carboidrati la pasta o il riso, tieni a mente che il riso contiene più carboidrati, ma con una differenza minima in termini di calorie.
Quali sono i benefici del riso?
Il riso è un alimento ricco di carboidrati complessi, che forniscono energia sostenuta al corpo. Contiene anche una buona quantità di proteine, vitamine del gruppo B e minerali come il magnesio e il fosforo.
In particolare, il riso integrale è una fonte eccellente di fibre che favorisce la digestione e mantiene stabili i livelli di zucchero nel sangue. Inoltre vanta anche un profilo nutrizionale più completo rispetto al riso bianco, poiché mantiene il guscio esterno che contiene molte vitamine e minerali.
Perché il riso fa bene? Perchè includerlo nella dieta? Ecco i motivi per consumare riso:
- Fornisce energia – Grazie ai carboidrati complessi, il riso fornisce una fonte di energia sostenuta per il corpo. È particolarmente benefico per gli atleti e le persone che svolgono attività fisica intensa.
- Favorisce la digestione – Le fibre presenti nel riso, specialmente nel riso integrale, promuovono un sistema digestivo sano, prevenendo la stitichezza e migliorando la regolarità intestinale.
- Regola i livelli di zucchero nel sangue – Il riso integrale ha un basso indice glicemico, il che significa che viene digerito più lentamente, evitando picchi di zucchero nel sangue. Ciò lo rende una scelta ideale per le persone con diabete o che desiderano mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.
- Contribuisce alla salute cardiovascolare –La versione integrale è associata a un minor rischio di malattie cardiovascolari. Le fibre presenti nel riso possono aiutare a ridurre il colesterolo cattivo (LDL) nel sangue, proteggendo il cuore.
- Salute renale – Si rivela un ottimo alleato anche per persone che hanno insuficienza renale, dato per le percentuali basse di sodio.
- Pelle – C’è una relazione tra riso e pelle: Anche in cosmetica viene utilizzato il riso, l’amido con esattezza. Proprio questa sostanza dona un effetto antinfiammatorio alla pelle, inoltre la rinfresca e la mantiene più giovane.
Quanto riso a persona? Quanti grammi e come pesare senza bilancia
Il riso, così come tutti gli altri alimenti, non può essere consumato in quantità perché altrimenti rischia di sbilanciare la dieta. Per questo occorre sapere come regolarsi con il riso.
I chicchi di riso, essendo molto piccoli ed espandendosi durante la cottura, possono ingannare nel momento in cui ci si ritrova a preparare una ricetta. Da qui nasce il dubbio su quanti grammi di riso a persona calcolare per una dieta sana.
La quantità di riso a persona consigliata dipende dalle esigenze caloriche individuali e dal livello di attività fisica, ma anche e soprattutto dal tipo di ricetta. Quanto riso a persona per risotto calcolare? Quanto riso a persona per insalata di riso?
In linea generale, la porzione di riso a persona ideale è di 50 grammi se ci si chiede quanto riso a persona per una minestra con verdure, 60 grammi se si tratta di un brodo, 30 grammi se sostituisce il contorno e 80 grammi se si parla di risotto.
Chi si chiede quanto riso calcolare per 2 persone deve moltiplicare la quantità per 2 e quindi chi vuolesapere quanto riso pesare per 3 persone, 4 persone, 5 persone, 6 persone e così via non deve far altro che moltiplicare la quantità per il numero di persone. Per esempio, se si prepara un risotto per 4 persone si deve calcolare 320 grammi di riso.
Quanto riso Carnaroli a persona? Quanto riso basmati a persona? Quanto riso integrale a persona? In linea di massima le stesse indicazioni possono essere applicati ai vari tipi di riso.
È importante tenere conto delle dimensioni delle porzioni e bilanciarle con altre fonti di nutrienti come verdure, proteine e grassi sani.
Inoltre, è consigliabile preferire il riso integrale rispetto al riso bianco, in quanto offre un profilo nutrizionale più completo, un carico calorico inferiore e un sapore più robusto.
Per quanto riguarda quante volte alla settimana si può mangiare riso, è necessario alternarlo alla pasta o altri tipi di cereali integrali e inserirlo in menu a base di proteine, verdura, latticini e frutta. Quindi, si può consumare 3 volte a settimana.
Come pesare il riso
Quando si cucina il riso, è importante avere un’idea precisa delle giuste porzioni per assicurarsi che tutti abbiano la giusta quantità di riso. Ma come misurare 80 g di riso o più in generale come dosare il riso per una persona se non si ha a disposizione una bilancia per pesare con precisione?
Dalle dimensioni del pugno alla capacità di bicchieri e tazzine, esistono vari trucchi pratici che permettono di stimare le giuste quantità di riso a persona senza l’ausilio di una bilancia. Ecco come misurare una porzione di riso senza bilancia:
- Pesare con il pugno – Uno dei modi più pratici per stimare la quantità di riso a persona è utilizzare il pugno. In linea generale, una porzione di riso corrisponde al volume di un pugno chiuso. Quanti pugni di riso a persona calcolare? Se si sta cucinando per più persone, basterà aggiungere un pugno di riso per ogni persona in più.
- Stimare con il bicchiere – Un altro metodo utile per calcolare le porzioni di riso è utilizzare un bicchiere. Quanto è un bicchiere di riso? In genere, un bicchiere standard può contenere circa 180 grammi di riso. È bene tener presente che questa misura è indicativa e può variare leggermente a seconda della forma e delle dimensioni del bicchiere utilizzato.
- Utilizzare una tazzina come riferimento – Se non si ha un bicchiere a portata di mano o non si vuole rischiare di sbagliare allora si può usare come riferimento una tazzina per calcolare le giuste porzioni di riso. In media, una tazzina può contenere circa 60 grammi di riso. Quante tazze di riso per 2 persone? Basta moltiplicare la quantità.
- Usare il cucchiaio – Il cucchiaio si trasforma in uno strumento di peso per il riso. Quanti cucchiai di riso a persona? Un cucchiaio corrisponde a circa 20 grammi di riso; quindi per una porzione di risotto servono 4 cucchiai di riso.
Conversione da riso crudo a riso cotto
Abbiamo parlato sempre di riso crudo, ma può capitare di aver cotto più riso del dovuto e di volerlo usare in altre preparazione. Qual è la dose di riso bollito a persona? La chiave è tenere a mente la conversione da riso crudo a riso cotto.
Considerando che il riso crudo aumenta il proprio volume di circa 2-2,5 volte quando viene cotto, quindi, 60 grammi di riso crudo corrispondono a circa 150 grammi di riso cotto.
Come cuocere il riso: trucchi e segreti
Insalata di riso o riso freddo, riso alla cantonese, arancini di riso, riso al forno, riso patate e cozze, sartu di riso, frittelle di riso e chi più ne ha più ne metta.
Le regole per come cuocere il riso sono semplici e per ottenere una porzione di riso in bianco asciutto servono davvero pochi minuti e una preparazione facile da attuare. Vogliamo però scoprire alcuni segreti per come cuocere il riso al meglio, considerando le varianti e scoprendo qualche piccolo trucco che può rendere più buone e saporite le nostre ricette.
Come cuocere il riso bollito
Iniziamo con la bollitura, forse il metodo più semplice per cuocere il riso in assoluto. Il procedimento è in questo caso molto simile a quello della pasta, perché basta riempire una pentola capiente di acqua, portarla a bollore, salarla e quindi aggiungere il riso, mescolandolo con cura fino ad avvenuta cottura. Come avviene in questi casi, è importante assaggiare il riso con la forchetta per verificare il grado di cottura e regolarsi di conseguenza, perché la bollitura può variare da condizioni ambientali. Di base, ci impiega da 15 minuti fino a 40 per cuocere, dove il tempo di cottura più lungo è sinonimo di un chicco integrale, quindi più integro di sostanze nutritive e positivo per la salute.
Ricordiamoci che ogni pietanza cotta con la bollitura continua a cuocere anche dopo scolata, quindi calcoliamo un minuto o qualche secondo in meno e togliamo il riso dall’acqua con anticipo per evitare che si ‘allunghi’ e scuocia. Il riso troppo lungo non è infatti piacevole da mangiare, perché perde molta della sua consistenza, ma anche del suo profumo e del suo sapore. Il punto di cottura perfetto si raggiunge quando il riso è croccante ma non duro, amabile al palato e abile nel legarsi al meglio con gli eventuali altri ingredienti previsti nella ricetta.
Un piccolo trucco per favorire la cottura del riso bollito consiste nel far scivolare il riso nell’acqua senza versarlo tutto insieme, così non si ammasserà sul fondo. Esistono quindi due diverse scuole di pensiero. La prima chiede di mescolare continuamente il riso in fase di bollitura, mentre la seconda prevede di non toccarlo affatto, quindi di mescolare il meno possibile perché il riso non si sfaldi a causa della perdita di amido.
Come cuocere il riso al vapore
La cottura al vapore è salubre e consigliata per chi ama la cucina salutare, in quanto rispetta gli elementi nutritivi che sono contenuti nei cibi. La cottura al vapore viene praticata soprattutto in oriente, dove vengono impiegate le vaporiere in bambù. Si tratta di cestelli che creano una torre e che vengono impiegati per cuocere il riso al vapore in modo ottimale, ottenendo la base perfetta per la preparazione di sushi e di piatti orientali.
In alternativa al bambù possiamo impiegare il cestello del vapore o la comoda vaporiera, quindi riempire la pentola con tre quarti di acqua, portarla a bollore e disporre il riso nel cestello, coprire con il suo coperchio e aspettare che il riso si cuocia in tutta naturalità.
Per aromatizzare il riso in previsione di ricette speciali o per gustarlo con un sapore alternativo possiamo aggiungere all’acqua di cottura spezie, erbe aromatiche oppure aromi come la cipolla, il sedano o la carota. Consideriamo infine che la regola per come cuocere il riso al vapore ci chiede un po’ più di pazienza rispetto ad una bollitura, ma il risultato che possiamo ottenere può regalarci grandi soddisfazioni in cucina. Il tempo medio stimato per come cuocere il riso al vapore chiede da un minimo d 20 minuti a circa un’ora nel caso di risi tenaci e integrali.
Come cuocere il riso e preparare il risotto
Il risotto è uno dei piatti più buoni e golosi della cucina italiana. Si tratta di una ricetta che chiede solo un po’ di fantasia e dell’accortezza nel seguire certe regole, ma che si propone davvero semplice e appetitosa. Per preparare il risotto serve un riso tenace come può essere la varietà Roma o il più pregiato Carnaroli, risi che non scuciono e offrono un’ottima resa. Il procedimento chiede di preparare un soffritto a base di cipolla, magari aggiungendo carota e sedano e aromi, quindi di scaldare l’olio fino a portarlo alle alte temperature.
Bisogna quindi gettare il riso e procedere alla tostatura iniziale, che permette di lavorare sui pori del riso e di mantenerlo croccante al punto giusto. Il riso va quindi ‘tirato’ con il buon brodo o semplicemente con l’acqua e al risotto possono essere aggiunti gli ingredienti che più preferiamo, dalle verdure alla carne, fino al pesce, secondo estro e fantasia. Il risotto si completa quindi con la mantecatura che avviene a fiamma spenta. Si tratta di aggiungere degli ingredienti cremosi come il burro e i formaggi che vengono sciolti mescolando energeticamente. Il risultato è un risotto cremoso e amabile al palato, che sa proporsi come un ottimo primo piatto in ogni occasione.
Come cuocere il riso pilaf
Il riso pilaf è una ricetta preparazione tipica del medio oriente che permette di cuocere il riso in modo ottimale per renderlo l’ideale accompagnamento alla verdura, al pesce o alla carne. Si tratta di una cottura che avviene al tegame o anche in forno e che viene spesso eseguita con l’aggiunta di spezie e aromi.
Per cuocere il riso pilaf bisogna preparare un soffritto con olio e cipolla, quindi tostare il riso per permettere che vengano preparati i pori. Bisogna quindi cuocere il riso a recipiente coperto aggiungendo una quantità di liquido pari al volume del riso. Il riso assorbe quindi l’acqua o l’eventuale brodo e si gonfia naturalmente, rivelando un sapore molto intenso e una consistenza speciale. Di base, per ogni bicchiere di riso servono due di acqua o di brodo e per quanto riguarda i tempi di cottura dobbiamo rispettare quelli indicati nella confezione, facendo attenzione ad assaggiare la preparazione quando mancano pochi minuti all’avventura cottura.
Cuocere il riso: qualche consiglio utile
Abbiamo visto quali sono i metodi e le pratiche per come cuocere il riso, quindi scopriamo qualche trucco che può agevolarci nella preparazione:
- Non laviamo il riso prima della cottura: in Italia il riso viene venduto pulito e lavato e in alcuni paesi viene addirittura addizionato con vitamine e sali minerali. Un ulteriore lavaggio eliminerebbe i nutrienti e si proporrebbe inutile dal punto di vista dell’igiene. Il lavaggio può essere utile se si desidera eliminare un po’ di amido dalla composizione. Se si acquista del riso in oriente o in luoghi scarsi di igiene è invece ideale lavarlo, soprattutto per eliminare polvere ed eventuali batteri che si sono annidati in superficie. Il riso può essere lasciato in ammollo per pulirsi per bene e quindi risciacquato fino a che l’acqua non appare limpida.
- Mescoliamo o no? Ci sono due scuole di pensiero, ma la più efficace sembra essere quella chi chiede di non mescolare il riso durante la cottura in acqua. Se evitiamo di mescolare l’amido non si disperde e il riso risulta più corposo e croccante;
- Usiamo una pentola capiente: come avviene con la pasta, anche per il riso vale la pena di impiegare una pentola molto capiente. Tanta acqua facilita la cottura, evita che il riso si appicchi o addirittura bruci. Per preparare il riso bollito servono di base mezzo litro di acqua ogni 100 grammi di riso, mentre per il risotto serve circa un litro e mezzo di liquido ogni 400 grammi di riso;
- Scegliamo i giusti aromi: alcune erbe aromatiche o aromi possono rendere la preparazione aromatica e più buona, mentre altre non si sposano con il sapore delicato del riso. Una ricetta classica chiede di impiegare lo zafferano, ma anche il prezzemolo o l’acqua di rose nelle preparazioni orientali. Cipolla e aglio rafforzano il gusto della ricetta, mentre altre ne cambiano totalmente il sapore. È questo il caso del cumino, dei chiodi di garofano o della noce moscata per citare qualche esempio.
- Conserviamo il riso per bene: il riso è molto delicato e può assorbire odori dai recipienti dove viene alloggiato o anche dagli alimenti con cui entra in contatto. La giusta modalità per conservarlo risiede nel conservarlo in barattoli di vetro ermetico o sottovuoto e di mantenerlo in un luogo fresco e asciutto per evitare che deperisca.
- Scegliamo il tipo giusto: tanti sono i tipi di riso che possiamo impiegare e le varietà principali sono la indica che vanta chicchi lunghi allungati come il riso Basmati e la japonica che ha il chicco corto e tondeggiante, la più diffusa in Italia. La varietà japonica comprende i risi che tutti noi conosciamo, i comuni come il Balilla o il Selenio e i semifini come il Vialone Nano o il riso Piemonte. I risi fin come l’Arborio, il Carnaroli o il Venere. Questi ultimi sono perfetti per i risotti, mentre i semi fini danno il meglio nei supplì e nei timballi e i comuni sono ideali nella preparazione di minestre o ricette in brodo. Ad ogni piatto il suo riso quindi, ma ciò che conta è sperimentare quale è il riso affine alle nostre ricette. Una volta individuato, è ideale scegliere una marca che ci piace come consistenza, gusto e profumo. Nella scelta del riso ricordiamoci che l’Arborio, una delle varietà più utilizzate tende un po’ a scuocere, mentre il Carnaroli, impiegato da molti chef nella preparazione dei risotti è una varietà che tiene molto bene la cottura.
- Scegliamo i giusti attrezzi: gli esperti sono concordi che il riso cuoce bene nella casseruola bassa, magari con manico lungo realizzata in rame pesante o acciaio. Il fondo pesante e spesso permette di facilitare la cottura e di renderla omogenea.
- Cerchiamo la giusta consistenza: l’ultima regola per come cuocere il riso ci chiede di verificare se quando si muove la casseruola il riso fa la classica onda. Questa è la consistenza giusta, ovvero il riso non è troppo liquido ma nemmeno troppo compatto e può essere servito con brio nelle nostre tavole.
Il consiglio in più …
Per esaltarne il sapore senza aumentare le calorie, cuocilo in brodo precedentemente sgrassato; se ami i risotti, allegeriscilo sostituendo il burro o il formaggio con prodotti di soia o con un cucchiaio di panna fresca per ogni persona.
Curiosità sul riso
Le persone tendono a pensare molto e rimuginare, specialmente la notte. Invece di dormire siamo li a provare e riprovare a venir a capo di quel problema che ci assilla e così, perdiamo delle volte anche diverse ore di sonno.
Secondo alcuni studi, grazie proprio agli zuccheri presenti all’interno del riso, dormire sarà molto più facile. Non più pensieri che fanno rimanere svegli, ma sonni tranquilli. La serotonina è la sostanza che facilita il sonno e migliora anche in contempo l’umore di una persona. Grazie proprio al riso, l’ormone che produce questa sostanza ne aumenterà la produzione.
Il riso ha controindicazioni? No, restando sempre nell’ottica di una dieta varia ed equilibrata, il riso non presenta controindicazioni particolari.