L’origano è senza dubbio una delle erbe aromatiche tra le più amate e utilizzate in cucina gazie al profumo intenso e al sapore distintivo.
Iniziamo col dire che è un’erba aromatica molto utilizzata nelle ricette mediterranee, ma non tutti sanno che può influire sullo stato di salute.
Origano: pianta e caratteristiche
L’Origanum vulgare cresce spontaneo a modeste altitudini, fino a 2.000 metri per l’esattezza. L’origano è una pianta che raggiunge 80 cm circa d’altezza, presenta delle foglie dentellate e dalla forma ovale. Mentre i fiori, si possono trovare raggruppati fra loro.
Qual è la parte che impieghiamo in cucina? L’erba aromatica utilizzata per arricchire sughi, carni, verdure e insalate non è altro che la foglia dell’origano.
I vari tipi di origano
Se ci avete fatto caso, abbiamo parlato di Origanum vulgare, cioè dell’origano comune caratterizzato da sapore pungente e nota leggermente amara. Tuttavia, non è l’unica varietà di origano esistente. Ecco alcune delle più conosciute:
- Origano greco (Origanum heracleoticum): È considerato per alcuni versi il migliore per qualità aromatica ed è molto utilizzato nella cucina greca per insaporire insalate, formaggi e piatti a base di carne.
- Origano siciliano (Origanum onites): Si tratta di una pianta molto simile all’origano comune (foglie ovali e pelose e fiori bianchi o rosa), ma con un sapore più delicato e meno amaro.
- Origano cubano (Plectranthus amboinicus): La pianta delle Lamiaceae è perfetto per condire verdure, legumi e insalate (oltre che carne, pesce e stufati). Aspettatevi un sapore a metà strada tra l’origano e il timo.
Origano: proprietà nutrizionali
All’interno dell’origano sono presenti diverse sostanze nutrienti ottime. È una spezia che, se inserita correttamente nelle nostre ricette, ci può aiutare a ottenere numerosi benefici, ovviamente non si può consumare in modo eccessivo altrimenti si rivela poco salutare per il nostro corpo.
- Acqua
- Carboidrati
- Fibre
- Zuccheri
- Ceneri
- Proteine
- Sali minerali
- Vitamine
- Aminoacidi
Tra i componenti fondamentali dell’origano vi sono: calcio, sodio, ferro, zinco, rame, selenio, potassio, magnesio, fosforo e manganese per quanto riguarda i sali minerali. Mentre le vitamine sono molte e tutte utili per il corretto funzionamento del corpo umano, per esempio troviamo: vitamina A, C, E, K, J e alcune del gruppo B (B1, B2, B3, B5 e B6).
All’interno dell’origano sono stati trovati acidi grassi omega 3 e zuccheri (galattosio, saccarosio, destrosio e fruttosio).
Insomma questa particolare spezia è una fonte di sostanze utili per il corpo e fra poco lo vedremo, grazie ai benefici che ci può offrire l’origano se assunto in giuste quantità e frequentemente.
Gli studi condotti in merito poi, indicano che un etto di origano corrisponde a 66 Kcal, ovvero questo è l’apporto calorico che gli esperti hanno riscontrato.
Origano: benefici per la salute
Le spezie sono utilizzate per accentuare il sapore di moltissime pietanze, in molti forse non sono al corrente che le piante aromatiche influiscano positivamente anche sulla nostra salute. Vi sono spezie che depurano, altre che fungono da afrodisiaci e molto altro ancora. Sveliamo quali sono i benefici dell’origano:
- Aumenta le difese immunitarie. Le altissime concentrazioni di vitamina C fanno si che l’origano mantenga alte le nostre difese immunitarie Ma anche la vitamina A è utile per stimolare le nostre protezioni naturali, rendendoci così più forti nell’affrontare malattie e virus. Quindi raffreddori, tosse, mal di gola e quant’altro.
- Proprietà antisettiche. Questa erba aromatica contiene composti con proprietà antisettiche che possono aiutare a rallentare o evitare lo sviluppo dei microbi.
- Salute del nostro cuore. Regola la pressione del sangue insieme a una corretta alimentazione che mira proprio a mantenerla a dei livelli normali. Inoltre tiene sotto controllo anche la frequenza del battito cardiaco. La presenza di omega 3, rende l’origano utile per combattere e prevenire malattie cardiache.
- Antidolorifico. Una spezia che trova spazio anche come rimedio naturale contro mal di testa, stanchezza, punture d’insetti, mal di denti, dolori muscolari e mal d’orecchi. Anche se quanto appena detto non è certo per la medicina ufficiale, servono ancora molti studi.
- Digestivo naturale. L’origano è utile per migliorare la digestione, basta consumarlo per ottenere questo beneficio. Non è miracoloso, ma le sue sostanze sono utili per combattere mal di stomaco e rendere il processo digestivo più facile.
- Contro i radicali liberi. Le sostanze antiossidanti dell’origano sono moltissime e si rivelano adatte per combattere l’ossidazione cellulare e l’invecchiamento di quest’ultime. Questo lo dobbiamo alla presenza della vitamina A, C e altri componenti di questa particolare spezia.
- Asma. Ottimo per le vie respiratorie, l’origano è un buon rimedio contro l’asma. Basta assumere un tè d’origano al quale è stato aggiunto del miele. Il tutto in presenza di un attacco d’asma, non più di 4 volte al dì.
Curiosità sull’origano
Passiamo subito ad alcune curiosità che interessano quanta antica erba aromatica che ormai tutti noi conosciamo È impossibile immaginare che nelle propria cucina non sia presente l’origano, proprio lì, insieme al sale e il pepe all’interno delle nostre dispense. Nella cucina mediterranea è un vero must!
L’origano però non si usa solo per insaporire i piatti, è adatto anche alla realizzazione di tè benefici per l’organismo, perfetti per trattare diversi problemi.
Si possono usare le foglie essiccate di origano per realizzare questa bevanda. Stiamo parlando di un tonico naturale, il quale depura l’organismo e lo mineralizza. È ricco di vitamine e altre sostanze indispensabili per stare bene. Si possono usare 2 cucchiai piccoli in un bicchiere d’acqua per la realizzazione di questo prodotto.
L’infuso di origano è apprezzato anche perché rende i capelli più in salute, basta unirlo nella vasca prima di immergersi per un bel bagno e il gioco è fatto. E’ un rimedio naturale davvero prezioso in molte situazioni insomma. Ricordiamo che, oltre al preparato per infuso e tisana di origano, nelle erboristerie è reperibile anche in compresse o capsule. Anche nei negozi online comunque si possono ordinare prodotti con estratto di origano.
Le proprietà antidolorifiche di questa pianta sono formidabili, basta pensare che molte persone utilizzano l’origano per curare il torcicollo. Come? Semplicemente applicando sulla zona dolente un piccolo mazzo di fiori d’origano freschi, ossia appena raccolti. Devono comunque essere riscaldati mentre sono sulla zona interessata.
Gli antichi greci usavano l’origano per curare infezioni batteriche, inoltre questa pianta era famosa per creare corone per coloro che si erano giurati eterno amore e quindi si univano al sacro vincolo del matrimonio.
In natura è possibile trovare 50 specie circa di origano, il tipo “Origanum Vulgare” è quella più famosa che noi tutti conosciamo. Ovvero la solita che acquistiamo nei supermercati.
Per quanto riguarda dove si pianta l’origano, consideriamo che si tratta di una pianta che necessita di molto sole e dove il clima è caldo. Quando viene coltivato in zone ombrose dove è anche molto fresco la pianta renderà meno. Specialmente le proprietà di questo vegetale.
Come si coltiva l’origano in vaso? Per coltivare l’origano in vaso, scegliete un vaso di almeno 20-25 cm di diametro con fori di drenaggio e riempitelo con terriccio universale ben drenante. Piantate i semi o le piantine in primavera, posizionandole in un luogo soleggiato. Annaffiate moderatamente, evitando ristagni d’acqua.
Per godere al massimo del suo aroma, l’origano va raccolto poco prima della fioritura, quando le foglie sono ricche di oli essenziali. L’origano fresco può essere conservato in frigorifero, avvolto in un panno umido, per circa una settimana. L’origano essiccato, invece, va conservato in un contenitore ermetico, al riparo dalla luce e dall’umidità, per mantenere intatto il suo aroma per diversi mesi.
NB. Ricordiamo che l’olio essenziale di origano non deve essere utilizzato nei soggetti che hanno disturbi di allergia verso piante quali basilico, menta e timo. Sono le solite della famiglia dove possiamo anche trovare l’origano.
Come usare l’origano: ricette e abbinamenti
L’origano si rivela un amico estremamente versatile che può essere utilizzato sia fresco che essiccato a seconda del tipo di intensità del sapore che si vuole percepire.
Tra le combinazioni classiche con protagonista l’origano ci sono la pizza e il sugo alla marinara per condire pasta o pizza. Sì anche all’uso dell’origano pr aromatizzare pane e focacce.
Una spolverata di origano può arricchire anche insalate miste, capresi tradizionali e grigliate di verdure.
L’origano si abbina perfettamente anche a ricette a base di carni arrosto, pollo alla griglia e agnello. È perfetto anche con il pesce. Qualche esempio? Acciughe e origano e orata al forno.
Come conservare l’origano al meglio
La conservazione permette di sfruttare appieno questa erba eromatica: l’origano va raccolto poco prima della fioritura per godere del suo aroma, quando le foglie sono ricche di oli essenziali.
Da un lato l’origano fresco può essere conservato in frigorifero, avvolto in un panno umido, per circa una settimana mentre dall’altro lato l’origano essiccato va conservato in un contenitore ermetico, al riparo dalla luce e dall’umidità, per mantenere intatto il suo aroma per diversi mesi.
Mangiare origano in gravidanza: sì può o fa male?
Le spezie sono delle amiche preziose in cucina perché rendono uniche le preparazioni, ma in alcuni casi andrebbero usate con scrupolo. Si può mangiare origano in gravidanza?
Non è un segreto che la gravidanza porti con sé una serie di stravolgimenti e che le future mamme dovrebbero fare attenzione a ciò che mangiano e a quello che fanno. Ogni alimento e ciascuna abitudine suscita una serie di perplessità sugli effetti che potrebbero avere sullo sviluppo del bebè e sulla salute della futura mamma.
L’uso delle spezie essiccate in gravidanza porta a chiedersi: “Si può usare il rosmarino in gravidanza?”, “Quali sono gli effetti del basilico in gravidanza?” o “Che effetti avrà il timo in gravidanza?”.
L’origano in gravidanza fa male? No, visto che comporta anche una limitazione del sale in cucina, ma occorre considerare i benefici dell’origano in generale e rapportarli alla fase delicata della gravidanza.
Tra i benefici dell’origano più apprezzati in gravidanza ci sono le sue capacità di scongiurare la fermentazione degli alimenti nello stomaco e facilitare la digestione.
Inoltre l’uso dell’origano in gravidanza può trasformarsi in un ottimo antidolorifico naturale contro mal di testa, stanchezza e dolori muscolari.
I dubbi riguardanti l’uso dell’origano in gravidanza riportano alla mente il tema “spezie essiccate e toxoplasmosi”. Questo significa che è meglio evitare l’origano secco in gravidanza.
In questo caso bisogna preferire l’origano fresco, lavato bene e cotto al posto dell’origano secco in quanto quest’ultimo potrebbe portare con sé il toxoplasma, un batterio pericoloso per lo sviluppo del bambino.
Inoltre sarebbe meglio evitare l’origano se si soffre di reflusso gastrico in quanto potrebbe portare a un peggioramento dei sintomi.
Origano in allattamento
È possibile usare l’origano in allattamento? Sarebbe preferibile evitare per scongiurare cambi di sapore del latte materno e disturbi che potrebbero far staccare il piccolo dal seno.
Tra l’altro la presenza di fenoli (composti tipici delle spezie antisettiche e disinfettanti) potrebbe causare reazioni irritanti nel piccolo.
Le spezie concesse in gravidanza
Quanto ne sappiamo di spezie in gravidanza? Oltre a sapere quali sono le controindicazioni dell’origano fresco e cotto è possibile insaporire i piatti anche con altre spezie.
- Prezzemolo – Si può mangiare prezzemolo in gravidanza, ma rigorosamente cotto per evitare la toxoplasmosi e in quantità ridotte per evitare che l’apiolo provochi contrazioni uterine e aborto.
- Basilico – Anche il basilico è concesso in gravidanza, purché le foglie siano lavate attentamente e cotte.
- Rosmarino – Il rosmarino in gravidanza risulta ben tollerata dall’organismo e non comporta effetti collaterali. Attenzione a non abusarne perché potrebbe causare bruciori di stomaco.
- Ortica – No all’uso di ortica in gravidanza, in quanto potrebbe causare contrazioni uterine e interrompere la gravidanza.
- Menta – Non bisognerebbe usare la menta in gravidanza perché il suo olio essenziale causa alterazioni nella funzionalità cardiaca e bruciori di stomaco e stimola le contrazioni.
- Sedano – Semaforo rosso anche per l’uso del sedano in gravidanza per la sua capacità di stimolare contrazioni.
- Alloro – No all’uso dell’alloro in gravidanza in quanto, nonostante le proprietà antiossidanti, apre la porta a diverse complicazioni durante il momento del parto.
- Tarassaco – L’utilizzo del tarassaco in gravidanza vede promotori e detrattori: da un lato c’è chi evidenzia le sue proprietà mentre dall’altro lato c’è chi fa valere le sue controindicazioni (acidità gastrica e ipoglicemia).
- Maggiorana – Solitamente viene sconsigliato l’uso di maggiorana in gravidanza in quanto il suo effetto sedativo potrebbe calmare troppo il feto.
- Equiseto – L’assenza di indicazioni precise sull’equiseto in gravidanza spinge verso una linea precauzionale, nonostante la ricchezza di vitamina B1.
- Timo – Il timo in gravidanza può essere usato sotto forma di spezia, ma va assolutamente evitato in forma di olio essenziale puro.
- Salvia – La salvia è particolarmente apprezzata in cucina, ma potrebbe causare contrazioni uterine. Quindi è concessa in modo parsimonioso dopo il primo trimestre.
- Zenzero – Lo zenzero rappresenta un ottimo rimedio contro le nausee, ma potrebbe essere pericoloso per il bebè.
- Zafferano – Il potere coagulante e la capacità di creare problemi digestivi non rende l’uso dello zafferano ideale durante la gravidanza.
- Pepe – Il principio attivo del pepe, la piperina, infiamma le pareti dello stomaco e provocare bruciori di stomaco.
- Anice – La presenza di componenti simili agli estrogeni comporta l’esclusione dell’anice tra le spezie consigliate in gravidanza.
- Noce moscata – La noce moscata può essere utilizzata in gravidanza, ma in dosi ridotte in quanto potrebbe favorire la comparsa di mal di testa e nausee.