Tipici della cucina italiana, i salumi sono un alimento che trova grande spazio nella preparazione di numerosi piatti: una vera golosità a cui è difficile rinunciare. Ecco le principali caratteristiche dei salumi più noti e consumati dagli italiani.
La gastronomia italiana è celebre in tutto il mondo per la sua ricchezza di sapori e la varietà dei suoi prodotti culinari. Tra le prelibatezze che incarnano la tradizione gastronomica del BelPaese, i salumi occupano un posto di primo piano.
Questi deliziosi prodotti, spesso associati alle regioni specifiche del paese, rappresentano un patrimonio culinario ricco di storia e tradizione.
Cosa è un salumre insaccato?
Il termine “insaccato” si riferisce a un alimento ottenuto attraverso il processo di insaccatura, una pratica utilizzata nella produzione di salumi e altri prodotti a base di carne che consiste nell’inserire la carne tritata o macinata, cruda o cotta, spesso mescolata con spezie e altri ingredienti, all’interno di involucri naturali o artificiali, noti come budelli, che possono essere di origine animale o sintetica.
Questo processo serve a formare una forma cilindrica o tondeggiante del prodotto finale, che viene poi stagionato o cotto a seconda del tipo di insaccato.
Gli insaccati sono tipicamente sottoposti a trattamenti di conservazione, come la salatura, l’affumicatura o la stagionatura, per migliorare la conservabilità e sviluppare i sapori caratteristici.
Differenza tra salumi insaccati e non insaccati
Gustare un tagliare di salumi e formaggi è una festa per le papille gustative, ma questa esperienza può essere più completa se si conosce a fondo ogni singolo prodotto.
Arriamo alla differenza tra i salumi insaccati e quelli non insaccati: quanto ne sai del processo di di preparazione e presentazione? Ecco un’analisi in pillole:
- Salumi Insaccati:
- Processo: Gli insaccati sono prodotti attraverso il processo di insaccatura, che coinvolge l’inserimento di carne tritata o macinata, spezie e altri ingredienti in involucri naturali o artificiali chiamati budelli. Questo processo dà loro una forma cilindrica o salame.
- Esempi: Salami, salsicce, coppa, mortadella. Gli esempi possono variare ampiamente a seconda delle regioni e delle tradizioni culinarie.
- Salumi Non Insaccati:
- Processo: I salumi non insaccati, d’altra parte, sono preparati partendo da tagli interi, come per esempio la coscia e la spalla.
- Esempi: Alcuni esempi di salumi non insaccati includono il prosciutto cotto e la fesa di tacchino per quelli cotti e il prosciutto crudo, lo speck e la bresaola per quelli crudi.
Salumi, le caratteristiche distintive
Quali sono le caratteristiche distintive dei salumi italiani che vanno ben oltre il semplice sapore? Ecco cosa rende i salumi così speciali:
- La selezione delle carni:
Uno degli elementi chiave che definisce la qualità dei salumi italiani è la selezione delle carni utilizzate. Le parti migliori vengono scelte con cura per garantire la giusta quantità di grasso e carne. Questa attenta selezione contribuisce a conferire ai salumi un sapore equilibrato e una consistenza morbida.
- L’arte della macinatura:
La macinatura della carne è un passaggio critico nella preparazione dei salumi in quanto la carne viene macinata in modo da ottenere una consistenza perfetta, che varia a seconda del tipo di salume. Alcuni salumi, come il prosciutto crudo, richiedono una macinatura più fine, mentre altri, come la salsiccia, possono presentare una grana più grossa.
- L’unicità delle spezie:
Le spezie sono il segreto di molti salumi italiani. Ogni regione ha le sue ricette tradizionali, che spesso includono una combinazione unica di spezie come pepe nero, finocchio e altre erbe aromatiche. Queste spezie non solo conferiscono un sapore distintivo, ma contribuiscono anche a preservare i salumi durante il processo di stagionatura.
- La stagionatura:
La stagionatura è un’arte antica che conferisce ai salumi la loro consistenza, sapore e aroma unici. Durante questo periodo, che può durare da pochi mesi a diversi anni, i salumi vengono appesi in locali appositamente progettati. La giusta combinazione di temperatura e umidità contribuisce a sviluppare i sapori complessi e la texture desiderata.
- L’importanza del territorio:
Ogni regione italiana è famosa per i suoi salumi distintivi, che riflettono il territorio e la cultura locali. Dal prosciutto di Parma alla soppressata della Calabria, i salumi sono spesso legati alle tradizioni locali e alle pratiche agricole specifiche di ciascuna zona.
- La versatilità in Cucina:
I salumi italiani non sono solo un piacere per il palato, ma anche un elemento versatile in cucina. Sono utilizzati in numerose ricette, dalla pasta alla pizza, aggiungendo profondità e ricchezza ai piatti.
Salumi italiani: elenco dei più conosciuti
SALAME
Si tratta di una vera e propria famiglia che comprende specialità tipiche per ogni regione.
Il ciclo di lavorazione inizia con la triturazione di carne e grasso di suini selezionati, a cui segue la miscelazione con sale, aromi, spezie varie. A questo punto l’impasto ottenuto viene essiccato ed infine stagionato, per un periodo che varia in base alle dimensione e alle caratteristiche del prodotto.
Il salame apporta mediamente 350-400 kcal per etto; la percentuale di proteine varia dal 26 al 30% e quella di grassi dal 27 al 34%.
PROSCIUTTO CRUDO
E’ indubbiamente uno dei salumi più prestigiosi prodotti in Italia che si ottiene dalle cosce di maiali trattate a lungo con il sale e poi lasciate stagionare per 8-16 mesi.
Per 100 g di prodotto le calorie sono circa 220, le proteine 27 g e i grassi 13.
PROSCIUTTO COTTO
Si ottiene dalla coscia del suino disossato e sottoposto ad iniezioni di salamoia per introdurre nelle carni una soluzione di sale e aromi vari. Si passa poi alla “zangolatura”, una specie di massaggio per rendere uniforme il prodotto, ed alla cottura in forno.
Per 100 g di prodotto le calorie sono circa 215, le proteine 20 g e i grassi 14.
MORTADELLA
Il colore rosa uniforme è dovuti ad un mix di carni selezionate ridotte ad un’emulsione cremosa attraverso una lavorazione specifica in vari macchinari. All’impasto così ottenuto vengono aggiungi i lardelli (cubetti di grasso di prima qualità), poi si procede all’essiccazione e alla cottura. Infine, il prodotto viene lasciato raffreddare e stabilizzare.
Per 100 g di mortadella le calorie sono circa 317, le proteine 15 g e la percentuale di grassi si aggira intorno al 28%.
BRESAOLA
Si ottiene solo da carne bovina: la coscia del manzo viene snervata, sgrassata e selezionata; si ottengono così dei pezzi che vengono immersi in una miscela di sale e spezie. Terminata questa fase, la bresaola viene insaccata in un budello e lasciata riposare in un ambiente asciutto per passare poi alla fase di stagionatura (da 1 a 3 mesi).
Questo salume apporta solo 151 kcal per etto; la percentuale di proteine è pari al 32%, mentre quella di grassi al 3%.
COPPA
Si ottiene dai muscoli del collo di suini di grande dimensione: la prima fase prevede la salagione con una miscela di sale, pepe e spezie varie che vengono fatte penetrare nella carne attraverso un massaggio. Il prodotto viene poi avvolto in un budello di maiale, per passare poi alla fase di asciugatura e stagionatura.
La coppa è un salume che apporta mediamente 398 kcal per etto; la percentuale di proteine è pari al 24%, mentre quella di grassi al 33%.