Le nuove frontiere del gusto ci fanno scoprire ingredienti nuovi come la nutria da preparare in modo sfizioso. Ma la nutria si mangia davvero?
Da quando il sindaco del comune di Scorzè in provincia di Padova ha parlato della bontà della carne di nutria, qualcuno si è chiesto: “Si può mangiare la nutria?”.
L’arrosto servito con verdure e polenta gustato dal primo cittadino ha portato l’attenzione verso l’uso di ingredienti insoliti come la nutria in cucina.
Tra chi continua la sua battaglia da vegano e chi ha accolto il messaggio a favore dell’agricoltura, però, fa ancora un po’ strano sentire parlare di come si mangiare la nutria.
Cos’è la nutria?
Per scoprire se la nutria si mangia davvero è necessario capire fino in fondo di che tipo di animale si tratta e quali sono le sue caratteristiche.
Per chi non lo sapesse, la nutria o Myocastor coypus è un roditore chiamato anche “topo d’acqua” per via della sua predilezione per l’acqua (laghi, fiumi e canali).
È una specie originaria dei territori centro meridionali del Sud America caratterizzata da dimensioni considerevoli, corpo robusto, testa da roditore e incisivi arancioni.
Da quanto la nutria è stata utilizzata come sostituto del castoro nella produzione delle pellicce, però, c’è stata una diffusione di suoi allevamenti in altre parti del mondo.
Il fatto che alcuni esemplari sfuggano dall’allevamento o vengano liberati in assenza di richiesta ha portato alla nascita di colonie selvatiche. Esistono anche i casi di nutria domestica.
Così la nutria si è diffusa rapidamente nelle zone del Centro e del Nord Italia, ma non ha tralasciato neanche i territori del Sud.
Il problema è che si tratta di una specie infestante che procura diversi danni alle coltivazioni di patate, mais, barbabietola e altri e mette in ginocchio l’agricoltura.
Inoltre, la sua abitudine a scavare tunnel in prossimità dei corsi d’acqua, genera un impatto negativo sulla stabilità degli argini e sull’ambiente.
In ultimo, ma non certamente per importanza, la nutria porta malattie visto che potrebbe veicolare la leptospirosi e altri tipi di patologie.
Per tutti questi motivi, quindi, la nutria è stata al centro di provvedimenti mirati da parte delle amministrazioni locali.
La “provocazione” del primo cittadino di Scorzè potrebbe essere letta come un tentativo di arginare il problema sotto forma di arrosti o stufati.
La nutria si mangia?
Negli ultimi anni la “caccia alla nutria” ha portato alla diffusione di tantissime ricette a base di carne di nutria (nonostante l’avversione dell’opinione pubblica).
La nutria si può mangiare? Come si cucina la nutria? Sì, teoricamente si può usare per preparare stufati, arrosti, ragù, risotti e tantissime altre ricette.
La carne di nutria è rosata e tenera senza bisogno di frollatura (procedimento di invecchiamento dopo la macellazione che rende la carne più morbida e gustosa), esattamente come la carne di lepre o coniglio. Inoltre è ricca di proteine e povera di colesterolo e grassi.
Al momento l’allevamento commerciale di nutria è vietato e tutti gli esemplari in circolazione vengono abbattuti per salvaguardare i territori. Pertanto la notizia della sagra della nutria è una bufala.
Chi fa leva su due circolari del 1959 (che vincolavano l’uso alimentare della nutria a un trattamento igienico e un controllo sanitario) deve contestualizzarle in un periodo in cui l’allevamento del roditore era diffuso.
Di contro, però, c’è chi continua a considerare la come “selvaggina selvatica piccola” simile a conigli e lepri da cacciare.
Detto ciò, se la commercializzazione della carne di nutria è vietata, non si può dire lo stesso delle nutrie cacciate come selvaggina e preparate per uso personale.
Questo vuol dire che in Italia non esiste ancora nessun ristorante dove si mangia la nutria, ma che ben presto potremmo subire l’influsso d’oltreoceano.
Dove si mangia la nutria? In Sudamerica con il nome di coypu o coipo, in Louisiana con il nome di swamp rabbit e in alcuni Paesi europei (es. Romania, Lituania, Germania e Francia).
Chi vuole sapere invece dove si mangia la nutria in Italia possiamo dire che rientra in alcuni piatti casalinghi (anche se il fatto che la nutria assomigli a un ratto la rende ancora poco attraente).
Nutria: sì o no?
La nutria può essere considerata “selvaggina piccola” e per questo farebbe suoi i contro legati alla sicurezza alimentare della selvaggina. D’altronde è innegabile che gli animali allevati sono controllati e sicuri.