Frutti esotici: quali sono? Benefici e usi della frutta esotica

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Dolce, sana e dall’aspetto stupendo, la frutta esotica è un vero piacere gastronomico, a volte però poco conosciuto e apprezzato: scopri le caratteristiche dei frutti esotici più conosciuti e gustosi. I frutti esotici hanno solleticato …

Dolce, sana e dall’aspetto stupendo, la frutta esotica è un vero piacere gastronomico, a volte però poco conosciuto e apprezzato: scopri le caratteristiche dei frutti esotici più conosciuti e gustosi.

I frutti esotici hanno solleticato la curiosità degli amanti del cibo con la loro varietà di sapori unici, colori accesi e profumi avvolgenti. Non solo esperienze gustative straordinarie: la frutta esotica offre anche una serie di benefici per la salute.

Frutta esotica: cos’è e da dove viene?

frutta esotica
Litchi

La definizione di “frutta esotica” può variare a seconda della regione e delle abitudini alimentari locali, ma generalmente si riferisce a frutti provenienti da regioni tropicali e subtropicali del mondo.

Questi frutti spesso non sono originari delle zone in cui vengono consumati comunemente, il che li rende “esotici” in quelle regioni.

Il mondo della frutta esotica è molto screziato, ma può essere distinto in due categorie: frutta “dolce o acidula” e frutta “grassa”. Vediamo come queste differenze si manifestano:

  1. Frutta dolce o aciduta (ad esempio, mango, ananas e frutto della passione):
    • Nutrienti: Questa categoria di frutta tende ad essere ricca di vitamine, soprattutto vitamina C, e minerali come potassio.
    • Calorie: Solitamente, questa frutta è relativamente bassa in calorie, ma può essere ricca di zuccheri naturali.
    • Fibre: La quantità di fibre può variare, ma in generale la frutta dolce o acidula può contribuire a una buona digestione.
  2. Frutta “Grassa” (ad esempio, avocado):
    • Grassi: Questa categoria di frutta è caratterizzata da un contenuto più elevato di grassi sani, come gli acidi grassi monoinsaturi presenti nell’avocado.
    • Calorie: Gli alimenti grassi in genere hanno una densità calorica più alta rispetto a quelli ricchi di acqua, come le frutte dolci.
    • Nutrienti: Oltre ai grassi, possono contenere vitamine liposolubili come la vitamina E.

Frutti esotici: proprietà e benefici

La varietà della frutta esotica o tropicale è vastissima ma, come già accennato, presenta un contenuto simile a quello degli agrumi (salvo qualche eccezione come l’avocado), ricca quindi di vitamina C, B e A, di fosforo, di potassio e di ferro; aiuta l’organismo a rinforzare le difese; inoltre, ha proprietà diuetiche e antiossidanti.

In linea generale, l’elevato contenuto di acqua, rende la frutta tropicale un alimento saziante e poco calorico.

Frutti esotici: quali sono i più conosciuti?

frutti esotici elenco
Pitaya

Questi tesori culinari, provenienti da terre lontane, sono i protagonisti di un’esperienza sensoriale che abbraccia sapori, colori e profumi unici. In questa parte, ci focalizzeremo sui frutti esotici dai nomi più conosciuti, veri e propri ambasciatori della biodiversità e della squisitezza tropicale.

  • ANANAS: possiamo collocarlo tra i frutti esotici gialli per eccellenza. Tra l’altro, assieme al kiwi, l’ananas è il frutto più conosciuto; ha un sapore fresco ed è molto utilizzato per la preparazione di cocktail e frullati.
  • FRUTTO DELLA PASSIONE: nata nell’America del Sud, la “passionaria” noi l’abbiamo chiamata maracuya; aromatica, rinfrescante viene impiegata come base per succhi e sciroppi. In cucina, può essere aggiunta a gelati e soufflè dolci.
  • LIME: presenta un sapore molto simile al limone; in cucina, il succo di lime viene utilizzato per marinare carni, pesce e pollame.
  • CARAMBOLA: è un frutto thailandese, molto decorativo; si può gustare crudo, accompagnato al pesce e ai frutti di mare (in sostituzione del limone).
  • LITCHI (o Ciliegia della Cina): può essere gustato crudo, con panna oppure cotto con il riso o il pollo; si caratterizza per il sapore agrodolce. Inoltre è quello che fa per te se ti chiedi quale è il frutto dell’amore.
  • MANGO: giunge dall’Asia e dal Sud-America; il suo sapore caratteristico (tra il dolce e l’acido), lo rende un frutto adatto per preparare la marmellata o per essere cucinato con il riso o l’arrosto di carne. Tra i frutti esotici, il mango è sicuramente uno dei più consumati.
  • AVOCADO: è uno dei pochissimi frutti esotici ad avere un elevato contenuto di grassi; i lipidi di cui è composto l’avocado aiutano ridurre i livelli di colesterolo e a prevenire le malattie cardiovascolari.
  • KIWI: sicuramente il più conosciuto e apprezzato tra i frutti esotici verdi; proveniente dall’Asia, è ricchissimo di vitamina C. Il kiwi ha un sapore speciale ed è perfetto gustoso crudo o accompagnato da un gelato.
  • ALQUEQUENJE: di origine peruviana, è un frutto succoso dal sapore acido. E’ ideale per accompagnare insalate, ortaggi e dolci.
  • BANANA: La banana è un frutto popolare e ampiamente consumato in tutto il mondo. La sua polpa cremosa e dolce, ricca di potassio, la rende uno snack sano e versatile. Può essere consumata cruda, utilizzata in frullati, o aggiunta a cereali e dessert.
  • PAPAYA: Originaria delle regioni tropicali, la papaya ha una polpa arancione dolce e succosa, ricca di vitamina C e enzimi digestivi. Spesso consumata cruda, è anche utilizzata per preparare succhi, salse e insalate di frutta.
  • TAMARINDO: Il tamarindo è noto per il suo sapore agrodolce e viene utilizzato nella cucina asiatica e latinoamericana. La sua polpa è spesso trasformata in concentrati o salse per conferire un tocco di acidità a piatti e bevande.
  • PLATANO: Il platano è simile alla banana, ma solitamente più grande e consumato cotto. Può essere fritto, bollito o cotto al forno. In molte cucine latinoamericane, è un accompagnamento comune per i pasti.
  • COCCO: Il cocco è un frutto tropicale con una polpa bianca e succosa e un liquido nutriente all’interno. Oltre a essere consumato fresco, viene utilizzato nella preparazione di dolci, bevande e piatti salati in molte cucine del mondo.
  • KUMQUAT: Il kumquat è un piccolo agrume dal sapore unico, con una buccia dolce e una polpa leggermente amara. Viene spesso consumato intero, aggiunto a insalate o utilizzato per preparare marmellate e conserve.
  • FEIJOA: Originaria dell’America del Sud, la feijoa ha una polpa verde aromaticamente profumata, che ricorda il gusto di una combinazione di fragole, ananas e menta. Il frutto esotico verde viene spesso consumato crudo o utilizzato nella preparazione di succhi e dessert.
  • GUAVA: Originaria dell’America tropicale, la guava ha una polpa dolce e profumata. Può essere consumata cruda o utilizzata per preparare succhi, gelatine e salse.
  • PITAYA: Con la sua scorza squamata e polpa succosa, la pitahaya, o frutto del drago, è originaria delle regioni tropicali dell’America Latina e del Sud-Est asiatico. Ha un sapore leggermente dolce e si presta bene per decorare dessert o preparare frullati colorati.
  • DURIAN: Il durian è un frutto tropicale originario del Sud-Est asiatico, collocabile tra i frutti esostici strani. La buccia è ricoperta di spine appuntite, mentre la polpa interna è cremosa e dal sapore intenso. Mentre alcuni adorano il suo gusto ricco e burroso, altri possono essere influenzati dal suo odore forte e pungente, spesso descritto come una combinazione di cipolla, formaggio e zolfo.  Viene consumato crudo o utilizzato in vari piatti, tra cui gelati, dolci e cibi tradizionali.
  • MANGOSTANO: Conosciuto come il “regina dei frutti”, il mangostano è originario del sud-est asiatico. La sua polpa dolce e succosa è ricoperta da una buccia spessa. È spesso consumato crudo e può essere difficile da trovare in molte regioni.
  • CHERIMOYA: La cherimoya è un frutto esotico originario delle regioni subtropicali dell’America centrale e meridionale. Conosciuta anche come “custard apple” o “apple of the Andes”, la cherimoya ha una buccia verde ruvida e una polpa interna bianca, cremosa e dolce. La sua consistenza è spesso paragonata a quella di una crema o di un sorbetto. Il sapore unico della cherimoya combina note di banana, fragola, ananas e vaniglia. Può essere consumata cruda, aggiunta a frullati o utilizzata per preparare dolci e dessert. La cherimoya è apprezzata non solo per il suo gusto delizioso, ma anche per la sua ricchezza di vitamine e minerali.

Frutti esotici: idee e consigli per usarli in cucina

Scoprire il vasto mondo dei frutti esotici è un’avventura culinaria affascinante, con la frutta tropicale come protagonista indiscussa delle creazioni in cucina.

Per esempio, l’ananas e il mango si trasformano in deliziose aggiunte alle insalate, conferendo quel tocco tropicale che trasporta direttamente sotto il sole.

Il frutto della passione, con la sua aromaticità unica, diventa la base ideale per succhi rinfrescanti o sciroppi che possono elevare il livello di qualsiasi cocktail.

Il kiwi e la carambola, con il loro aspetto decorativo, diventano preziosi alleati nella preparazione di dessert e gelati, regalando una nota di freschezza e originalità.

E ancora, la cherimoya, con la sua consistenza cremosa, si presta magnificamente per la creazione di frullati e dolci vellutati.

Non dimentichiamo il durian, il re dei frutti esotici, che può essere utilizzato in piatti salati o trasformato in sorbetti avventurosi.

In cucina, la frutta tropicale diventa un’ispirazione infinita, aggiungendo un tocco di esotismo e colore ad ogni piatto.

 

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