Non è semplice convivere con l’intolleranza alle uova perché in molti alimenti si trovano delle tracce, soprattutto in quelli confezionati. Scopriamo tutto quello che c’è da sapere e come capire se si è intolleranti alle uova!
L’intolleranza all’uovo è molto frequente nei bambini, meno negli adulti (anche se non si può escludere completamente l’intolleranza alle uova negli adulti).
I sintomi sono simili a quelli delle altre intolleranze alimentari e per la diagnosi il medico procede con l’esclusione dell’alimento dalla dieta per 15 giorni. D’altronde esistono molti casi di intolleranza a uova e latte.
Differenza tra allergia e intolleranza alle uova
Per capire meglio cos’è l’intolleranza alle uova, dobbiamo prima di tutto distinguerla innanzitutto dall’allergia all’uovo.
In caso di allergia il nostro sistema immunitario riconosce come dannose sostanze che sono innocue e basta una minima quantità per provocare sintomi più o meno gravi che possono comparire subito o a distanza di qualche come reazioni cutanee e orticaria, problemi respiratori, gastrointestinali, asma e in rarissimi casi anafilassi.
Ebbene sì, chi si chiede quale allergia provoca prurito deve sapere che l’allergia all’uovo porta prurito intenso. Il perché risiede nell’attivazione degli anticorpi alle proteine contenute nell’albume e che contaminano anche il tuorlo e al conseguente rilascio di istamina.
Purtroppo non esiste una cura farmacologica per all’allergia alle proteine dell’uovo, ma con la crescita l’ipersensibilità scompare, così come confermano i test da eseguire almeno una volta all’anno.
L’intolleranza alle uova invece non dipende dal sistema immunitario e i soggetti che accusano questo disturbo possono assumerne piccole quantità senza avere problemi stando attenti ai trucchetti su come digerire meglio le uova (mantenendo l’uovo semi-liquido e l’albume appena rappreso).
È bene ricordare che anche si parla di allergia a uovo e pollo, in realtà chi è allergico alle uova può mangiare il pollo se l’allergia alle uova è legata all’incompatibilità verso l’ovomucoide: si devono escludere gli alimenti contenenti uova e albume e si può consumare il pollo contenente ovoalbumina e ovotransferrina sensibili al calore.
In ogni caso vi consigliamo di rivolgervi sempre a uno specialista sia in caso di allergia che di intolleranza per capire quali sono i sintomi delle intolleranze alimentari e delle allergie e non fare l’autodiagnosi.
Intolleranza all’uovo: Sintomi
Negli ultimi anni è aumentato il numero delle persone che soffrono di intolleranze alimentari, quella all’uovo, come abbiamo detto, è riscontrata soprattutto nei bambini.
L’European Academy of Allergy and Clinical Immunology, che si occupa del monitoraggio delle allergie e intolleranze alimentari ha dichiarato che nel 50% dei bambini scompare dopo il primo anno.
I dati riscontrati sono confortanti, ma non dimentichiamo che l’intolleranza all’uovo può manifestarsi anche in età adulta con sintomi specifici. Ma l’intolleranza all’uovo come si manifesta negli adulti?
A grandi linee l’intolleranza all’uovo provoca sintomi negli adulti molto simili a quelli dell’allergia con reazioni cutanee: dermatiti, eczemi e sindromi orticarie. Talvolta si verificano anche riniti allergiche o si avvertono crampi, nausea e vomito. A volte l’intolleranza all’uovo porta anche diarrea.
In presenza di alcuni sintomi dell’intolleranza all’uovo, come per esempio tachicardia, shock e perdita di conoscenza, è necessario intervenire somministrando l’adrenalina.
Intolleranza alle uova: Alimenti da evitare
L’intolleranza all’uovo è una delle più difficili da trattare perché perché si trova in molti alimenti inclusi carne in scatola, salsicce, cereali per la prima colazione, zuppe pronte, e persino nelle gelatine e nelle caramelle.
È quasi impossibile fare una lista a chi è intollerante all’uovo su cosa non può mangiare, anche se in pole position ci sono la pasta all’uovo, la pasta frolla, i dolci, i biscotti e le merendine confezionate.
Quindi dovete leggere bene le etichette prima dell’acquisto e prestare attenzione non solo alle uova ma anche ai derivati come le lecitine, emulsionanti che derivano dal tuorlo, la lisozima conservante impiegato nell’industria alimentare. Attenzione anche al vino e ai liquori che spesso vengono chiarificati con l’albume, in caso di contaminazione è sempre presente questa dicitura: «Può contenere tracce di uova».
Intolleranza all’uovo: Come sostituirlo?
Come sostituire le uova? Sono tante le ricette che hanno le uova tra gli ingredienti, sia dolci che salate, e per questo è importante sapere come farne a meno.
A sostituire le uova può essere chi è intollerante alle uova, chi segue un’alimentazione cruelty free, chi è a dieta o chi non ha più uova in dispensa e non può andarle a comprare.
Le uova hanno una funzione importante nelle preparazioni salate che è quella di legare gli ingredienti come nelle polpette mentre nei dolci fungono da agente lievitante come per il Pan di Spagna.
In molti supermercati ci sono anche alcuni prodotti simili all’uovo, ovvero i no-egg che stono studiati proprio per gli intolleranti. Ovviamente ci sono anche delle ricette per riprodurli a casa con:
- 1 cucchiaino di lievito, ½ cucchiaino di bicarbonato, 2 cucchiai di farina e 2 cucchiai di acqua;
- 1 cucchiaio di farina mescolato con uno di acqua;
- 2 cucchiai di fecola e 2 d’acqua;
- 1 tazza di fecola, ¾ di tazza di farina di tapioca e 2 cucchiaini di lievito.
In maniera molto più semplice ecco come sostituire un uovo:
- 1 uovo = ½ banana matura schiacciata;
- 1 uovo = 3 cucchiaio di burro di arachidi;
- 1 uovo = 60 ml di polpa di mela;
- 1 uovo = 1 cucchiaio di agar agar + 1 cucchiaio di acqua;
- 1 uovo = 1 cucchiaio di farina di ceci + 3 cucchiai di acqua;
- 1 uovo = 1 cucchiaio di semi di lino + 3 cucchiai di acqua.
Ovviamente la sostituzione delle uova si può fare entro alcuni limiti perché nessuna miscela garantirà lo stesso risultato, soprattutto se occorrono 3 o più uova.
Come sostituire le uova nei dolci
Le torte, i muffin e plum-cake sono deliziosi se sostituite ogni uovo con un cucchiaio d’acqua oppure con ½ banana schiacciata. Se avete dei dubbi provate ad aggiungere all’impasto ½ cucchiaino di lievito istantaneo oppure ¾ di bicarbonato di sodio e 1 cucchiaio di aceto di mele. In alternativa anche la purea di avocado renderà soffici e i vostri dolci, ma ci potrebbero essere delle differenze nel gusto.
Se le uova vi servono per addensare le creme, i dolci al cucchiaio, i biscotti oppure la pasta frolla, aggiungete 1 cucchiaino di fecola di patate e aumentate la parte liquida per ristabilire il giusto equilibrio tra gli ingredienti. Per dorare la superficie dei dolci invece si può spennellare con il latte.
Come sostituire le uova nelle ricette salate
Polpette, polpettoni e hamburger sono fatti con le uova perché come abbiamo detto hanno potere legante. Se non potete usarle sostituitele con le patate schiacciate, oppure con le carote, la zucca o le zucchine grattugiate. Questi ingredienti rendono l’impasto morbido, come il riso bollito o i ceci lessati e schiacciati.
Per la pasta fatta in casa con le uova non ci sono indicazioni perché basta eliminarle e usare la farina di semola, non tutti i tipi di pasta fresca le prevedono, e se volete dargli un tocco di colore aggiungete lo zafferano o la curcuma.
I “problemi” arrivano quando dobbiamo sostituire le uova nelle frittate oppure nella carbonara perché nel primo caso non ci sono alternative, ma per la carbonara si può usare la panna da cucina (va bene anche quella vegetale).
Infine le pastelle e le panature, ce ne sono tantissime a base di acqua frizzante o birra e farina, che non vi faranno sentire la mancanza delle uova, anzi la frittura risulta ancora più croccante.