L’intolleranza al nichel è una condizione che comporta una reazione avversa all’esposizione al nichel, un metallo presente in molti alimenti. Quali cibi evitare?
Molte persone soffrono di intolleranza al nichel senza saperlo, affrontando continuamente una vasta gamma di sintomi, tra cui disturbi gastrointestinali, mal di testa e problemi di sonno.
Per questo è necessario andare oltre l’idea comune che il nichel provochi reazioni soltanto quando si indossano prodotti di bigiotteria. Di fatto esistono tantissimi alimenti ricchi di nichel.
Nichel: intolleranza o allergia?
Il nichel è un metallo presente in larga misura nel suolo, nell’acqua e nell’aria: l’esposizione è continua per le persone.
Si parla di intolleranza o allergia? L’intolleranza e l’allergia al nichel sono due concetti differenti: il primo è meno severo e temporaneo mentre il secondo corrisponde a una risposta immunitaria specifica.
Se l’intolleranza può essere corretta con una dieta apposita, l’allergia richiede una gestione rigorosa per evitare l’esposizione e i sintomi correlati.
Come si fa a sapere se si è intolleranti al nichel
Come si fa a capire se si è intolleranti al nichel? La diagnosi può essere complessa rispetto all’intolleranza al lattosio o al glutine e richiede l’assistenza di un allergologo o un immunologo esperto.
Oltre a un’analisi dettagliata della storia clinica, possono essere eseguiti test specifici come il test epicutaneo di patch per confermare la sensibilità al nichel. Per il resto, si va ad esclusione.
Quali sono i sintomi dell’intolleranza al nichel?
Quello che in molti ignorano è che il nichel è contenuto in moltissimi alimenti e genera una serie di sintomi in presenza di intolleranza a questo metallo. Quali sono i sintomi dell’intolleranza al nichel?
- Disturbi gastrointestinali – Intolleranza al nichel e sintomi gastrointestinali: la comparsa di sintomi gastrointestinali è comune nelle persone con intolleranza al nichel. Questi sintomi possono includere nausea, vomito, diarrea, crampi e gonfiore addominale.
- Mal di testa – L’intolleranza al nichel può anche essere associata a mal di testa ricorrenti che possono variare in intensità e possono essere accompagnati da altri sintomi come sensibilità alla luce e al suono.
- Insonnia – L’insonnia è un problema comune legato a vari fattori, tra cui spicca l’irritazione gastrointestinale che può influenzare il sonno. Quindi l’allergia al nichel è pericolosa per il ritmo circadiano, favorendo stanchezza, sonnolenza, problemi di concentrazione e nervosismo.
Intolleranza al nichel: quali sono gli alimenti da evitare?
I sintomi legati all’intolleranza al nichel potrebbero cambiare la qualità di vita di chi ne soffre, richiedendo un cambio di rotta a tavola. Cosa non mangiare per l’intolleranza al nichel?
- Crostacei – I crostacei, come i gamberi, i granchi, le cannocchie e l’aragosta, sono noti per contenere quantità significative di nichel. Chi soffre di intolleranza dovrebbe considerare l’evitare o limitare il consumo di questi alimenti.
- Uova – L’uovo è un alimento molto nutriente ma, oltre a essere fonte di colesterolo, risulta ricco di nichel.
- Cioccolato – Chi si chiede qual è l’alimento che contiene più nichel deve sapere che (purtroppo) deve evitare il cacao e quindi il cioccolato. In particolare, il cioccolato fondente può contenere quantità rilevanti di nichel.
- Legumi e vegetali vari – I legumi (tra cui spiccano le lenticchie) e molti vegetali (come gli spinaci, i pomodoro e gli asparagi) sono estremamente ricchi di nichel.
- Cereali – Alcuni cereali, come il grano saraceno, l’avena e il miglio, possono contenere livelli più alti di nichel rispetto ad altri cereali. Scegliere alternative a basso contenuto di nichel, come riso bianco o patate, potrebbe essere utile.
- Noci e semi – Molti tipi di noci e semi, come nocciole, mandorle e anacardi, sono naturalmente ricchi di nichel. Chi ha intolleranza al nichel potrebbe voler limitare o evitare questi alimenti.
- Alimenti in scatola e pronti – Alcuni alimenti in scatola e cibi pronti possono contenere nichel a causa della preparazione e del confezionamento. Leggere attentamente le etichette e preferire alimenti freschi e non processati quando possibile.
Le strategie di gestione dell’intolleranza al nichel
La gestione dell’intolleranza al nichel richiede un’attenzione costante nella scelta degli alimenti perché potrebbe condizionare la qualità di vita.
Tenere un diario alimentare dettagliato può aiutare a individuare gli alimenti che potrebbero scatenare i sintomi. Evitare i cibi noti per essere ricchi di nichel e privilegiare alimenti a basso contenuto di nichel come riso, patate, carote, cavolfiori e carni magre.
Alcuni metodi di cottura e preparazione possono influenzare la quantità di nichel presente negli alimenti. Ad esempio, bollire o cuocere a vapore gli alimenti potrebbe ridurne il contenuto di nichel rispetto a metodi di cottura come la frittura. È sempre meglio evitare o ridurre al minimo il consumo a crudo.
Inoltre, consultare un dietologo o un allergologo esperto può fornire consigli personalizzati e aiutare a sviluppare una dieta equilibrata e nutriente che soddisfi le esigenze individuali.
Infine, è importante ricordare che l’intolleranza al nichel è una condizione individuale e gli effetti di determinati alimenti possono variare da persona a persona. Pertanto, è fondamentale ascoltare il proprio corpo e adattare la dieta in base alle esigenze personali.
Intolleranza al nichel: cosa mangiare?
Fare attenzione al menu si trasforma in un toccasana per gli intolleranti al nichel perché evita l’insorgere de sintomi correlati. Come comportarci?
A colazione si può consumare qualche galletta di riso o biscotto a base di farro con marmellata o miele e una tisana o una tazza di latte e caffè.
A pranzo e cena si può consumare un couscous o un primo piatto a base di riso o farro, una fetta di carne o un pesce (evitando molluschi, crostacei e salmone).