Questa settimana abbiamo deciso di parlarvi di che cos’è e a cosa serve il cumino e delle differenze con il cumino nero. I semi hanno una forma allungata e l’aspetto è simile, ma il sapore è ben diverso, così come le proprietà.
Parlando del cumino, partiremo da cos’è esattamente, quali sono i suoi benefici e come si utilizza; poi passeremo al cumino nero.
Siamo nell’ambito delle spezie e ci apprestiamo a parlare più precisamente di una spezia utilizzata da sempre sia in cucina che in ambito di rimedi naturali.
Cumino: proprietà e benefici
I semi di cumino derivano dalla pianta Cuminum cyminum originaria del Mediterraneo orientale e dell’India. Dopo l’essiccazione dei frutti, si ricavano i semi che vengono utilizzati sia interi che macinati. Il cumino si presenta in forma di semi di colore marrone sottili e leggermente allungati, con striature dorate.
Per quanto riguarda le proprietà del cumino, segnaliamo la presenza di ferro, dunque chi soffre di anemia e le donne in generale possono utilizzarlo come integratore naturale.
Vi sono molti studi scientifici che si sono occupati di analizzare le proprietà specifiche del cumino, ed è stato scoperto che riducono il colesterolo e i trigliceridi, contrastano l’osteoporosi, inoltre grazie agli antiossidanti di cui è ricco previene l’invecchiamento cellulare ed è un buon disintossicante.
Dai semi di cumino si ottiene un olio che combatte le infezioni respiratorie, dona sollievo alla pelle irritata e protegge lo stomaco.
Il cumino è indispensabile per preparare le spezie come il curry e i masala. Spesso si aggiunge alle zuppe per renderle più gustose e interessanti al palato. A cosa assomiglia il sapore del cumino? Sia il profumo che il sapore ricordano i semi di finocchio. In Francia invece si prepara un pane a base di semi, mentre in Messico e in Brasile è un ingrediente delle salse piccanti. Provate ad aggiungere il cumino al brodo oppure alle patate stufate, li apprezzerete ancora di più. Per esaltare l’aroma tostateli per qualche minuto in pentola con un filo di olio extravergine di oliva o con salsa di soia.
Come già accennato, il cumino è un alleato in ambito dei rimedi naturali. Spesso si utilizza anche in campo cosmetico, per detergenti, dentifrici e collutori oppure per le tinture madri.
Cumino: ricette e dove si può usare
Dopo aver scoperto cos’è il cumino, il gusto e quali sono le sue proprietà, è arrivato il momento di approfondire come si usa il cumino in cucina.
Spesso si utilizza il cumino per preparare una tisana o si aggiunge nel latte caldo, ma il suo sapore intenso e aromatico lo rende ideale per sale e sughi. Una manciata di semi di cumino porta fortuna ai novelli sposi, non sappiamo se è vero, ma siamo sicuri che la salsa guacamole vi conquisterà. La ricetta tradizionale deriva dagli Aztechi ma con il tempo è stata modificata. Per realizzarla avete bisogno di 2 avocado non troppo maturi, 1 peperoncino verde piccante, 2 pomodori sodi, 2 spicchi di aglio, 1 cipolla piccola, 3 cucchiai di olio di oliva, 1 cucchiaino di cumino in polvere, pepe fresco macinato, sale e succo e scorza di 1 lime. Dopo aver privato gli avocado del nocciolo, tagliate la polpa a cubetti, poi riducetela in poltiglia, tritate pomodori, cipolla, aglio e uniteli al composto. Terminate con il succo e la scorza di lime, il cumino, il sale, il pepe e l’olio. Tenete da parte qualche pezzetto di avocado, fate riposare per 30 minuti e prima di servire spolverate con coriandolo fresco.
Un’altra ricetta molto interessante è la zuppa di lenticchie rosse al cumino, direttamente dalla cucina egiziana. Le lenticchie rosse non necessitano di ammollo, aggiungetele al soffritto di cipolla dorata e poi coprite di acqua. Fate cuocere sino a quando si ammorbidiscono, salate, speziate con il cumino e poi passate al mixer per ottenere una crema liscia e vellutata. Servite con crostini di pane e un filo di olio di oliva a crudo.
Cumino e cumino nero: le differenze
Il cumino nero a differenza del cumino appartiene alla famiglia delle Apiaceae (anche dette Ombrellifere) ed è conosciuto anche come il “seme Benedetto”. Da sempre si considera una pianta con importanti proprietà fitoterapiche, e nell’antico Egitto la regina Nefertiti e Cleopatra lo utilizzavano come rimedio di bellezza.
I semi di Nigella sativa però sono amari, dunque difficili da mangiare, spesso si trovano sotto forma di olio concentrato che funge da antibiotico naturale. Anche il cumino nero è ricco di ferro e grazie alle sue proprietà riscaldanti viene usato soprattutto in inverno. In un congresso medico che si è tenuto in India è stata approfondita la sua straordinaria azione anti-tumorale, ancora oggetto di studi.
Ad oggi possiamo dire che il cumino nero riequilibra il sistema immunitario e disintossica l’organismo, inoltre stimola le difese immunitarie e il corpo appare subito più sano dopo l’assunzione. Il segreto del cumino nero è che contiene più di 100 elementi che lavorano in maniera sinergia. È molto importante utilizzare prodotti di origine biologica e, nel caso dell’olio di cumino neroè necessario che sia spremuto a freddo per evitare che con il calore si perdano i nutrienti essenziali. Per il cumino, non vi sono controindicazioni, ma è importante non iniziare alcun trattamento durante la gravidanza perché causa delle contrazioni all’utero.
Ricette con il cumino nero
Il cumino nero si trova nei negozi etnici, non è molto semplice da trovare. Il profumo è così forte che ricorda quello della cipolla, alcuni lo chiamano “cipolla nera”. La ricetta che abbiamo deciso di proporvi si ispira all’India. L’abbiamo provata per voi prima di parlarvene e siamo rimasti davvero soddisfatti, si tratta dei naan indiani alla nigella e sesamo. Gli ingredienti sono semplici, 200 grammi di farina 00, 200 grammi di farina di grano duro, 7 grammi di lievito in polvere, 150 ml di acqua calda, 1 cucchiaino di zucchero e 1 di sale, 1 cucchiaino di nigella in polvere, 5 cucchiai di latte, 2 cucchiai di yogurt bianco naturale, 30 ml di olio di semi, burro, semi di cumino nero e sesamo. Per la preparazione iniziate a sciogliere lo zucchero e il lievito nell’acqua tiepida, poi lasciate riposare per almeno 10 minuti. Nel frattempo mescolate le farine, il sale, la nigella in polvere e impastate con latte, yogurt e olio. Unite questo composto al lievito e impastate, poi fate una palla e fate riposare per circa 30 minuti in un luogo caldo. Potete riporre l’impasto in una ciotola e coprirlo con una coperta. Dopo la lievitazione dividete la palla in 8 parti e schiacciatele per ottenere dei dischetti, spennellate con butto fuso, fate cadere i semi a pioggia e poi lasciate riposare per 15 minuti. Poi prendete la placca del forno ricoperta con carta forno e fate cuocere per 7-8 minuti a 200°C, sino a quando risulteranno dorati in superficie.