L’anice è una pianta aromatica dalle interessanti proprietà nutritive che è riuscita a conquistare tutto il mondo. A renderla unica è stato soprattutto il suo aroma caratteristico.
Conosciuto scientificamente come Pimpinella anisum, appartiene alla famiglia delle Apiaceae, la stessa di cui fanno parte il finocchio e il coriandolo. Ecco perché il finocchio sa di anice.
Questa pianta erbacea annuale è originaria del Mediterraneo orientale e del Sud-Ovest asiatico, ma è oggi coltivata in diverse parti del mondo, Italia compresa. Il clima asciutto e caldo è perfetto per la crescita selvatica, questo almeno per quanto riguarda nello specifico il nostro Paese.
Le caratteristiche dell’anice
Ha origini orientali ed è molto antica. Basta pensare che gli egizi e i greci la coltivavano in modo assiduo.
Il fusto di questa pianta può raggiungere mezzo metro d’altezza. Le dimensioni dei fiori sono ridotte e presentano un colore bianco. Il periodo della loro fioritura è quando comincia l’estate.
Il frutto generato dalla pianta è di piccole dimensioni e si presenta dalla forma ovale mentre il colore è sul verde giallognolo (giallo). In agosto si raccolgono i semi e sono anche le parti impiegate della pianta.
I semi, quelli che usiamo più frequentemente in cucina, hanno un sapore dolce e aromatico simile a quello del finocchio e della liquirizia.
Anice: proprietà nutrizionali
Vediamo la spezia a livello di composizione chimica. Contiene acqua, fibre, proteine, vitamine, carboidrati etc. Dispone di alcune vitamine del gruppo B e altre, quali: A e C.
È ricco di sali minerali e ne possiede una grande varietà, eccoli menzionati: Ferro, magnesio, selenio, calcio, potassio, manganese, rame, sodio, fosforo e zinco.
Al suo interno è presente anche l’olio essenziale, il quale è ricco di altre buone sostanze come timolo, eugenolo e anetolo.
Anice e calorie. Chi è a dieta può usare questa spezia? I semi di anice comportano circa 335 Kcal per cento grammi di semi assimilati.
Anice: effetti benefici
È veramente una pianta benefica e siamo fortunati a poterne fare uso, anche se in realtà sono poche le persone che la integrano in modo continuativo nella propria alimentazione. La composizione chimica che abbiamo appena visto parla da sola. Ma ad essere più precisi, quali sono i benefici dell’anice? Non resta che scoprirlo insieme! Troviamo subito qui sotto riportati alcuni benefici che gli esperti hanno scoperto in merito all’impiego di questa pianta.
- Gastrite. Se il problema di gastrite è indotto dallo stress, questa spezia è più che indicata per trattare il disturbo in questione. Sono le proprietà sedative e antispasmodiche a renderlo possibile.
- Mal di testa. Le proprietà calmanti della spezia sono ben conosciute per curare il mal di testa. Sembra anche adatto contro la tosse e disturbi ai bronchi.
- Digestivo. È in grado di rilassare la muscolatura dell’intestino e allo stesso tempo stimolare la digestione. Perfetto sopratutto per combattere la stipsi.
- Flatulenza. L’olio essenziale di anice è utilizzato per contrastare la flatulenza. È merito di alcune sostanze presenti all’interno di esso.
- Antinfiammatorio. Si prende cura del sistema respiratorio e viene utilizzato in caso di asma. Merito dell’effetto antinfiammatorio che offre sul corpo umano.
- Afrodisiaco. Tra tutti i benefici che offre questa pianta, troviamo anche quello di riattivare il desiderio sessuale. Basta un litro di acqua lasciata a infondere con 1 cucchiaio medio di semi di anice. È importante che i semi vengono schiacciati prima. Assumere 1 tazza la sera.
- Antisettico. L’effetto antisettico che offre l’olio essenziale di anice è portentoso. Si dimostra utile per eliminare i vermi intestinali. Inoltre tutela le possibili infezioni delle ferite.
Quindi per tutti coloro che pensano all’anice solo come pianta aromatica, stanno sbagliando. Visto che si dimostra un alleato per il nostro corpo al 100%. Lo abbiamo appena visto, adesso concludiamo con le controindicazioni.
Anice: la sua coltivazione
La coltivazione dell’anice deve essere effettuata sopra un ottimo terreno per lei. Esso deve disporre di moltissime sostanze nutritive che possono far crescere in ottima forma la pianta. Ha bisogno di molto sole, mentre il terreno deve presentarsi drenato e asciutto.
Questa pianta di riproduce grazie alla semina che comincia da aprile – maggio (fine/inizio).
I coltivatori usano generalmente semi molto recenti per poter cominciare la semina, questo perché l’azione germinante di questi semini dura poco. Vengono anche coperti dalla terra che è stata lavorata in modo che risulti molto fine. Questo perché i semi sono di dimensioni ridotte.
Per cosa si usa l’anice? Ricette e idee
L’uso di questa spezia è molto più versatile di quanto si possa immaginare, visto che potete usarla sia in ricette dolci che in preparazioni salate.
Prima di tutto, questa spezia viene utilizzata in molti dolci della tradizione, come i biscotti all’anice, i biscotti del Lagaccio o la torta soffice all’anice.
Anice e liquore, l’accoppiata vincente. La spezia è l’ingrediente principale di molti liquori famosi, come l’italiano Sambuca, il greco Ouzo, il francese Pastis e l’arabo Arak.
Potete usare i preparati erboristici per preparare una tisana all’anice o un infuso all’anice da usare in caso di spasmi a livello gastrointestinale e inappetenza.
Tra i modi più creativi per utilizzare la spezia ci sono sicuramente le ricette salate, come per esempio i piatti a base di maiale e pollo, il curry e i piatti di pesce.
In ultimo, ma non per importanza, lo ritroviamo come componente di molte miscele di spezie, come il pisto per dolci e “Garam Masala” indiano.
Anice: alcune curiosità
In rete si possono reperire molte informazioni che riguardano questa spezia. Qui sotto ne sono disponibili quattro, ma ovviamente ci sarebbe moltissimo da parlare su questa pianta. Vediamo subito le curiosità:
- Per combattere l’alito cattivo, basta masticare alcuni semi di questa pianta, sempre dopo pranzo o cena. Sembrano anche adatti per stimolare il sistema digestivo.
- È utilizzato regolarmente per produrre liquori e diversi tipi di dolci. Quindi un ottimo alleato in cucina possiamo aggiungere.
- Nell’antica Roma, la spezia (assieme alla farina) era usato per produrre un tipo di pane denominato ai tempi “mustaceum”. Erano convinti che potesse dopo i pasti migliorare la digestione.
- Nel settore della fitoterapia è comune utilizzare le foglie e i semi della pianta dell’anice, tutto merito dei principi attivi in essi contenuti.
- Che differenza c’è tra l’anice è l’anice stellato? I semi di anice provengono dalla pianta Pimpinella anisum e sono piccoli, ovali e di colore grigio-verde, noti per il loro sapore dolce e aromatico simile alla liquirizia. Invece, l’anice stellato è il frutto di una pianta sempreverde chiamata Illicium verum, caratterizzato da una forma a stella con punte marroni scure. Ha un sapore più intenso e speziato, simile alla liquirizia. Sia i semi che l’anice frutto vengono utilizzati per aromatizzare dolci, bevande e piatti salati.
Anice: controindicazioni
La spezia può portare a degli effetti collaterali, dato che presenta sostanze estrogene è necessario un controllo medico prima che una donna in dolce attesa ne faccia uso.
Per quanto riguarda l’impiego esterno, l’olio essenziale di anice in alcuni soggetti può dare comparsa a irritazioni e vesciche. Mentre in dosi eccessive è addirittura tossico per l’organismo facendo riferimento all’impiego interno di quest’olio essenziale. In quest’ultimo caso i sintomi correlati possono essere: disturbi della circolazione, narcosi e convulsioni.