La farina è un ingrediente fondamentale in molte preparazioni, dalla pasta fresca al pane fino ai dolci. Tuttavia ha una scadenza. Scopriamo se è possibile e come usare la farina scaduta.
Dai biscotti ai lievitati fino ad arrivare alla pasta: la farina è un pilastro nella preparazione di una vasta gamma di piatti.
Purtroppo, come tutti gli ingredienti, anche la farina ha una data di scadenza che indica quando la data entro la quale viene garantita la sua migliore qualità.
La farina scade?
La farina è generalmente contrassegnata con una data di scadenza che indica fino a quando è garantita la sua freschezza e la sua qualità ottimale.
Pur avendo una data di scadenza, la farina non si deteriora immediatamente entro la data indicata sulla confezione.
Va da sé che la farina scaduta si può usare anche qualche settimana dopo la data di scadenza, anche se la sua fragranza, la sua consistenza e il suo sapore potrebbero non essere uguali. Quanto tempo dopo la scadenza si possono usare le farine?
- Farina raffinata – La farina 00 raffinata ha una data di scadenza più lunga rispetto alla farina integrale o ai suoi derivati a causa del processo di raffinazione che rimuove il germe e il crusca. Può essere usata anche fino a 6 mesi oltre la data di scadenza.
- Farina integrale – La versione integrale della farina contiene il germe e il crusca del grano, che la rendono più ricca di nutrienti ma anche più soggetta a deterioramento. Per preservarne al meglio le proprietà è consigliabile utilizzare la farina integrale entro la data di scadenza, ma può essere utilizzata anche dopo (2-3 mesi al massimo).
Conservazione adeguata della farina
A incidere sulla freschezza della farina (e quindi sulla possibilità di usarla anche dopo la data di scadenza) è anche il modo con cui si conserva. Come conservarla adeguatamente?
- Contenitore ermetico – Trasferire la farina dalla confezione originale in un contenitore ermetico aiuta a proteggerla dall’umidità e dall’ossigeno, principali cause di deterioramento. Meglio mettere un’etichetta con la data di scadenza riportata sulla confezione.
- Conservare in un luogo fresco e asciutto – La farina va conservata in un luogo fresco, al riparo dalla luce diretta del sole e da fonti di calore. Evitare di conservarla quindi vicino a fornelli o forni.
- Evitare il contatto con alimenti aromatici – La farina può assorbire odori e sapori di altri alimenti. Per questo è meglio conservarla lontano da sostanze aromatiche come aglio o spezie forti.
Come capire se la farina non è buona?
Se la data di scadenza è stata superata allora risulta importante verificare se la farina è ancora sicura da utilizzare. Ecco alcuni suggerimenti utili:
- Aspetto e odore – Occorre esaminare la farina attentamente. Se presenta segni di muffa o insetti, cambiamento di colore oppure rimanda un odore strano, questa farina scaduta fa male ed è meglio scartarla.
- Test del sapore – Prima di utilizzare la farina scaduta, fare un piccolo test di sapore. Se la farina ha un sapore rancido o amaro, è meglio non utilizzarla.
Come usare la farina scaduta
La scadenza della farina è un’indicazione preziosa ma, se la farina è ancora buona, può essere utilizzata come si farebbe normalmente.
Chi non vuole rischiare di ritrovarsi con pizza, dolci e pietanze poco profumate e saporite con la farina scaduta da un mese o due può riciclare la farina scaduta in modo intelligente. Ecco alcuni suggerimenti su come usare la farina scaduta:
- Preparare impasti non lievitati – La farina scaduta può essere utilizzata per preparare impasti non lievitati come pasta frolla per crostate o biscotti.
- Impanare carne o pesce – Oltre la data di scadenza, la farina può essere usata per impanare carne o pesce prima di cuocerli.
- Usarla come agente addensante – La farina può essere utilizzata come agente addensante per salse e creme, apportando una consistenza cremosa.
Farina scaduta da 1 anno: cosa fare?
La farina scaduta da 1 anno (così come la farina scaduta da 3 anni o 4 anni) può essere utilizzata ugualmente, se si presenta integra e priva di tracce di muffa, insetti o cambiamenti di aspetto e odore, ma non in cucina. Cosa fare con farina scaduta da un anno?
Per esempio, la farina scaduta può trasformarsi in un elisir di lunga vita per tegami in rame e acciaio perché, se ben usata, può ripristinare la loro brillantezza. Basta usarla insieme ad acqua, sale e aceto per il rame e strofinarla con uno straccio di cotone per l’acciaio.
La farina già scaduta può essere un rimedio efficace contro le fastidiose irritazioni cutanee causate dai guanti in gomma o lattice. Basta inserirne un po’ all’interno dei guanti o applicarne un leggero strato direttamente sulla pelle.
Per usare la farina scaduta da un anno in modo creativo realizzando profumatori naturali per armadi e cassetti è sufficiente mescolare farina, acqua calda e olio essenziale preferito, creare un dischetto e lasciare asciugare.