Il riso è un ingrediente buonissimo e versatile a cui è difficile rinunciare, ma deve essere trattato nel modo giusto per dare il meglio. Scopriamo perché tostare il riso!
Dall’estremo Oriente abbiamo imparato ad apprezzare e a usare il riso in modi differenti, portando a tavola preparazioni esotiche e/o rivisitando i classici della tradizione italiana.
Dagli antipasti ai primi piatti fino ad arrivare ai secondi: i segreti per cuocere il riso possono portare le preparazioni a un livello superiore. È il caso della tostatura.
Qualcuno tosta il riso in modo quasi automatico senza fare attenzione mentre qualcun altro salta questo passaggio convinto di non rovinare il piatto, eppure imparare come tostare il riso fa la differenza.
Perché si fa tostare il riso? Significato e vantaggi
La tostatura del riso è fondamentale per preparare di un risotto a regola d’arte, ma la maggior parte delle persone ignora i veri motivi di tale passaggio. Perché tostare il riso in padella?
L’operazione è semplice e veloce, ma consente di mantenere la croccantezza dei chicchi durante la cottura e di ottenere un risotto cremoso.
Sostanzialmente la tostatura promuove il rilascio dell’aroma del riso, protegge i chicchi dallo stress del calore e favorisce il rilascio dell’amido.
In pratica sapere come tostare il riso fa la differenza tra un risotto e un piatto di riso bollito e impedisce di ritrovarsi con chicchi sfaldati e insapore.
Come si tosta il riso
Tostare il riso non è difficile, ma occorre tenere a mente qualche piccola dritta per non sbagliare durante l’operazione. Ecco come tostare il riso per il risotto!
Tostare il riso a secco
La maggior parte delle scuole di pensiero suggerisce la tostatura del riso a secco, cioè senza la presenza di un liquido (olio o burro).
Non bisogna far altro che posizionare il tegame sul fuoco, versare il riso e tostarlo a fiamma media per 4-5 minuti. In questo lasso di tempo il riso deve diventare quasi traslucido.
Il calore cambia i chicchi del riso, rendendoli decisamente più resistenti allo stress della cottura e inducendoli a rilasciare l’amido gradualmente.
Oltre a rendere il risotto saporito e cremoso, tostare il riso a secco consente di tagliare le calorie al piatto rendendolo decisamente più light.
Tostare il riso con olio o burro
Alcune ricette richiedono la tostatura del riso nel soffritto a base di cipolla o scalogno e olio EVO o burro, ma mettono a rischio il risultato finale a causa della sua umidità.
La cipolla va mondata e tritata e in seguito soffritta in un filo di olio extravergine di oliva o in una noce di burro per qualche minuto. Dopodiché si aggiunge il riso, facendo attenzione a non sovrapporre i chicchi e a mescolare accuratamente con un cucchiaio di legno per qualche minuto fino a tostatura.
Purtroppo la verità è che l’umidità creata dal soffritto potrebbe alterare il processo di impermeabilizzazione dei chicchi di riso e rendere il riso meno croccante e cremoso.
Come tostare il riso con la cipolla? Chi non vuole rinunciare al sapore del soffritto può preparare il soffritto in una padella, tostare il riso a secco in un altro tegame e trasferire il riso tostato nel soffritto in un secondo momento.
Come si fa a capire quando il riso è tostato?
Chi non è abituato a tostare il riso e si chiede come si fa a capire quando il riso è tostato non deve far altro che osservare i chicchi.
Il riso è tostato quando i chicchi cambiano colore diventando traslucidi e trasparenti e sembrano meno morbidi. Attenzione però a non esagerare.
Cosa succede se si tosta troppo il riso? Il rischio è “bruciare” i chicchi e conferire al piatto un retrogusto amaro di bruciato.
