La pasta è un intramontabile simbolo del nostro ben Paese, ma quanti marchi italiani possono sostenere di produrre pasta 100% italiana? L’icona dell’italian style ha legato persone lontane e belle storie d’amore con le classiche ricette con la pasta.
Chi non conosce il celebre cartone Disney di ‘Lilli e il Vagabondo’? La cena italiana a lume di candela si conclude con il famoso ‘bacio degli spaghetti’ che suggella il sentimento tra Biagio e Lilli. L’intramontabile scenetta Disney esalta il valore simbolico della pasta italiana, l’alimento principe della gastronomia nostrana.
Le origini della pasta sono ancora incerte, anche se la sua esistenza è sicuramente riconoscibile nell’Italia del XIV secolo, se si pensa che addirittura Boccaccio nel Decameron cita i “maccheroni”. Da prodotto casalingo a prodotto industriale il passo è breve: la pasta iniziò a essere fabbricata industrialmente intorno al 1800 a Napoli.
Il simbolo dell’identità culinaria italiana viene prodotta con acqua e semola/semolati di grano duro 100% made in Italy. E invece, in tempi non sospetti, non proprio tutti i produttori di pasta hanno rispettato questa disposizione, portando notevoli rivendicazioni da parte di agricoltori e consumatori.
Negli ultimi anni molti pastifici hanno scelto di produrre pasta ottenuta con grano 100% italiano. Ma è davvero così facile riconoscere la pasta 100% made in Italy sugli scaffali del supermercato? Teoricamente si. L’origine del grano viene rimarcata in modo evidente sulle confezioni per balzare all’attenzione come ‘la migliore pasta italiana‘.
Attualmente tra i marchi presenti a livello nazionale con semola made in Italy spicca il nome Voiello, il marchio Barilla nato in Campania nel 1879 ma assorbito dalla società nel 1973. Due anni fa la politica aziendale ha puntato sul principio di qualità e chiarezza a discapito del concetto di concorrenza: se 100 grammi di un qualunque tipo di pasta costano 0,12-0,15 euro, quelli realizzati con il 100% di semola italiana si aggirano intorno ai 0,22- 0,25 euro.
Voiello non è l’unica realtà che produce pasta con grano cento per cento italiano. Esiste tutto un sottobosco di brand e marche di pasta italiana ancora poco conosciuti che però non passano inosservati ai consumatori attenti:
- Alce nero (pasta di grano duro e integrale, pasta di Gragnano e Pasta di grano duro Senatore Cappelli);
- Afeltra;
- Marchio Auchan;
- Baronìa;
- Casa Prencipe;
- Pasta Cocco (“La Sfoglia Pietra Bio” e “La Sfoglia di Farro Bio”);
- Coop ViviVerde (pasta di semola e di semola integrale, biologica);
- Coop FiorFiore;
- Pastificio Di Martino;
- Ecor (pasta bianca, pasta integrale e pasta semintegrale di farro);
- Felicetti Grano duro biologico;
- Felicetti Monograno;
- Floriddia;
- Pasta Fratelli Minaglia;
- Pastificio Gentile;
- Gerardo di Nola;
- Ghigi;
- Girolomoni;
- Grano Armando;
- Granoro Dedicato;
- Granoro Linea Biologica (pasta di semola e di semola integrale, biologica);
- Azienda agraria Guerrieri;
- Iris;
- Italiamo Lidl;
- Pasta Laporta;
- La Terra e il Cielo;
- La Tosca;
- Libera terra (linee Pasta Biologica italiana, Pasta Integrale, Paccheri Artigianali);
- Liguori;
- Mancini;
- Martelli;
- Palandri;
- Pasta Jolly;
- Pasta Toscana;
- Pastificio dei Campi Gragnano;
- Pastificio F.lli Setaro;
- PrimoGrano dell’azienda Rustichella;
- Linea Riscossa Bio integrale;
- Rummo Linea Biologica Integrale;
- Santacandida (Pasta con grano khorasan);
- Sgambaro;
- Simply (Linea standard Simply market, Simply Bio e Simply Passioni);
- Spigabruna bio;
- Terra di luce;
- Valle del Grano;
- Verrigni;
- Voi.
Non resta che sperare che anche gli altri brand si adeguino a questa tendenza di mercato, nonché alla forte richiesta espressa dai consumatori!
