Il disturbo conosciuto come sindrome del colon irritabile, oppure colite, colpisce moltissime persone. Uomini e donne ogni giorno possono accusare questo problema che interessa l’intestino.
Secondo innumerevoli studi sull’argomento le donne sono più a rischio di soffrire di colite rispetto invece agli uomini (che comunque non ne sono immuni).
Questa condizione può essere estremamente fastidiosa e influenzare significativamente la qualità della vita di chi ne soffre.
Per questo motico è importante conoscere le sue cause, come si fa a capire di avere la colite e cosa mangiare per non accusare il disturbo e alleviare i sintomi.
Cos’è la colite esattamente?
La colite è un termine generico che si riferisce all’infiammazione del colon, parte finale dell’intestino.
Ne esistono diversi tipi, ma il sintomo principale comune è l’infiammazione del colon che può causare dolori addominali, crampi, diarrea, stitichezza e altri sintomi associati.
Per completezza, esaminiamo più da vicino alcuni dei principali tipi:
- Colite ulcerosa: Questo tipo è una malattia infiammatoria cronica dell’intestino che coinvolge principalmente il retto e il colon. Si sviluppa tipicamente gradualmente e può portare a sintomi come diarrea sanguinolenta, crampi addominali e perdita di peso. Le cause esatte non sono ancora completamente comprese, ma si ritiene che coinvolgano un’interazione complessa tra fattori genetici, immunologici e ambientali.
- Colite ischemica: Si verifica quando il flusso sanguigno al colon viene ridotto o interrotto, causando danni ai tessuti. Questa condizione può essere causata da problemi vascolari come coaguli di sangue o arterie occluse. I sintomi possono includere dolore addominale, diarrea con sangue, nausea e vomito. La diagnosi precoce è essenziale per prevenire complicazioni gravi come la perforazione intestinale.
- Colite microscopica: Questa form è caratterizzata da infiammazione del colon che può essere visibile solo attraverso un microscopio. Le due forme principali sono la colite linfocitaria e la colite collagena, ma le cause esatte non sono del tutto chiare, anche se si ritiene che coinvolgano una risposta immunitaria anomala. I sintomi possono includere diarrea cronica, perdita di peso e dolore addominale.
- Colite indotta da farmaci: Alcuni farmaci (solitamente antibiotici) possono causare un’infiammazione del colon come effetto collaterale. Questa condizione può manifestarsi come una forma acuta o cronica e può richiedere l’interruzione del farmaco causale per risolvere i sintomi. Gli antibiotici, gli anti-infiammatori non steroidei (FANS) e alcuni agenti chemioterapici sono solo alcuni esempi di farmaci responsabile di questa tipologia.
- Colite infettiva: Questo tipo è causato da infezioni batteriche, virali o parassitarie che colpiscono il colon. Le infezioni comuni associate includono Clostridium difficile, Escherichia coli e Salmonella. I sintomi possono variare a seconda dell’agente patogeno coinvolto, ma spesso includono diarrea, crampi addominali, febbre e nausea.
Cos’è che fa venire la colite?
La colite ha molte cause. Non si tratta di un problema passeggero, ma di qualcosa che purtroppo è spesso presente nella vita della persona, che dovrà cercare in ogni modo di alleviare i sintomi grazie ad alcune linee guida da rispettare. Le cause principali sono:
- Infiammazione cronica – L’infiammazione cronica del colon può essere causata da disturbi autoimmuni come la colite ulcerosa.
- Infezioni – Infezioni batteriche, virali o parassitarie possono scatenare episodi di colite acuta.
- Stress – Il livello di stress può influenzare il funzionamento intestinale e scatenare sintomi di colite spastica.
- Alimentazione – La cattiva alimentazione è tra le principali cause di colite.
- Fattori genetici – Ci sono evidenze che suggeriscono una predisposizione genetica allo sviluppo di tale condizione.
Colite, i sintomi
Come già accennato, i sintomi della colite variano da persona a persona e possono essere lievi o gravi a seconda del caso. Possono includere:
- Dolori addominali persistenti o crampi
- Diarrea o stitichezza
- Sangue nelle feci
- Urgenza improvvisa di defecare
- Sensazione di incompletezza dopo la defecazione
- Affaticamento
- Perdita di peso non spiegata
Come si fa a capire se si ha la colite?
La diagnosi della colite di solito coinvolge una combinazione di esami fisici, test di laboratorio e procedure diagnostiche. Tra questi ci sono:
- Valutazione dei sintomi gastrointestinali.
- Analisi del sangue per cercare segni di infiammazione o infezione.
- Esami delle feci per rilevare eventuali infezioni batteriche, virali o parassitarie.
- Colonscopia per esaminare direttamente il colon e prelevare campioni di tessuto per l’analisi.
Basandosi sui risultati di questi test, il medico può fare una diagnosi accurata e stabilire un piano di trattamento appropriato per il tipo di colite e cosa farvi prendere.
La sindrome del colon irritabile deve essere trattata in primo piano con una sano regime alimentare. Ovviamente in base al caso serviranno più o meno cure, ma questo sarà il vostro medico a riferirvelo. Proseguendo con l’articolo troveremo i cibi che non sono indicati.
Colite: cosa non mangiare
Quando è acuta, è ovvio che determinati alimenti non devono essere consumati, altrimenti i sintomi peggiorano in modo piuttosto veloce.
In linea di massima occorre evitare tutti quei cibi che fermentano all’interno dell’intestino. Tanto per farvi un esempio ecco alcuni prodotti alimentari che non sono consigliati:
- Aglio
- Legumi
- Cavoli
- Spezie
- Carciofi
- Cipolla
- Broccoli
- Latte (comprendendo anche i latticini, dolci, gelati, creme e in tutti i preparati a base di latte)
- Zucchero
- Caffè
- Alcol
- Bevande acide o gassate
Ricordatevi che i legumi se sono decorticati potete consumarli senza avere effetti collaterali. Inoltre, secondo uno studio dell’Università di Chicago, i grassi saturi del latte non vengono metabolizzate del tutto e si attivano quando arrivano nella mucosa intestinale alterando in questo modo il naturale equilibrio micro batterico della flora e causando il processo infiammatorio.
È ovvio comunque che non dovrete abusare di questi alimenti. Tutti i prodotti presenti nell’elenco possono infiammare l’intestino, quindi fate molta attenzione e consultate un medico nutrizionista per conoscere quali cibi sono giusti e quali no.
Sicuramente l’alcol, lo zucchero e il caffè sono tra i prodotti di uso comune più difficili da escludere dal proprio regime alimentare. Però in caso di sindrome del colon irritabile è meglio non assumerli.
Il frumento può essere un’altra causa che provoca malessere in caso di colite! Detto questo non ci rimane che vedere i cibi indicati o quelli che nella maggior parte dei casi sono suggeriti dagli esperti del settore.
Colite: cosa mangiare in caso di colite
Madre Natura ci offre una grande varietà di alimenti che possono sfiammare l’intestino e allo stesso tempo lenire i sintomi che compaiono in caso di colite.
Ricordatevi che i condimenti possono rendere la pietanza poco indicata, per cui restate cauti anche con l’uso delle spezie ed evitate assolutamente il piccante.
Ovviamente i cibi indicati per alcuni soggetti, possono essere causa dei sintomi della colite in altre persone. Dovete trovare da soli il vostro equilibrio. Occorre quindi un medico per questo, in modo che vi potrà seguire passo passo.
Potete annotarvi a grandi linee cosa mangiare quando si soffre di colite, così da capire quali cibi non sono giusti per il vostro intestino.
- Tisane – Incominciamo dicendovi che le tisane per la colite sono tra i rimedi più efficaci, assi nella manica che rispondono a chi si chiede cosa fare per far passare la colite (o almeno i suoi sintomi). I prodotti di uso più frequente per la realizzazione di buonissime tisane sono la malva e il finocchio. La malva in particolare è sfiammante per l’intestino.
- Alimenti ricchi di fibre – Optare per alimenti ricchi di fibre solubili come frutta fresca, verdura, legumi e cereali integrali può favorire la regolarità intestinale e ridurre l’infiammazione. Sì a carota e zucca (nutrienti e facili da digerire) e a orzo (che sfiamma l’intestino), finocchi (riducono il gonfiore addominale) e patate (antinfiammatorie e semplici da smaltire). Semaforo verde per le mele.
- Proteine magre – Scegliere fonti di proteine magre come pollo, pesce, tofu e legumi può fornire nutrienti essenziali senza aggiungere eccessivo grasso o irritare il tratto gastrointestinale.
- Acidi grassi Omega-3 – Gli alimenti ricchi di acidi grassi Omega-3, come salmone, sardine, semi di lino e olio di pesce, possono avere proprietà anti-infiammatorie utili nella gestione della colite.
- Acqua – Mantenere un adeguato stato di idratazione bevendo molta acqua può aiutare a prevenire la disidratazione associata alla diarrea e mantenere le feci morbide.
Concludiamo dicendovi che è sempre meglio consultare un medico nutrizionista per conoscere quali alimenti potrete assumere senza presentare disturbi correlati alla sindrome del colon irritabile.