Il prosciutto crudo, uno degli affettati più famosi al mondo! Secondo delle ricerche è un alimento che può essere utile alla salute, purché non si ecceda nella quantità.
Per esempio, questo salume non presenta carboidrati e per coloro che desiderano evitarli il più possibile sembra calzare a pennello. Inoltre predominano i sali minerali (specialmente il sodio), un altro aspetto che è da tenere di conto. Certamente consumare ogni giorno questo salume non è salutare, ma niente lo è in fin dei conti se vediamo le cose da quest’ottica.
Le caratteristiche del prosciutto crudo
Per chi non lo sapesse, è una carne trasformata e non come spesso viene definito, un insaccato. Rientra nella categoria dei salumi di origine italiana. È ottenuto dalla coscia di maiale. Viene lavorato con tecniche precise, come ad esempio la salatura a secco, e con una stagionatura in microambienti e microclimi particolare. Proprio per questo il prosciutto crudo possiede il marchio DOP (Denominazione Origine Protetta) conferito dall’Unione Europea. Quando invece il prodotto è stato fatto in un’area geografica precisa, l’Unione Europea può conferire il marchio IGP (Indicazione Geografica Protetta.
È presente sul mercato per soddisfare tutti i gusti. Naturalmente come sostiene il vecchio detto “paese che vai usanze che trovi” anche per questo salume è la solita cosa. Per cui la zona è molto importante per capire l’origine di questo affettato. Comunque è suddiviso in 3 tipologie principali, ovvero:
- Salato. Viene stagionato minimo 18 mesi, molto salato al gusto.
- Semi dolce. Il periodo della stagionatura non è sempre il solito (sono le zone a decide quanto). È l’intermedio tra il salato e il dolce.
- Dolce. Viene stagionato almeno per 12 mesi, si presenta salato in maniera molto ridotta. Lo ricavano dalle cosce del maiale.
Le tipologie più famose di prosciutto crudo
In Italia, le principali zone di produzione sono Emilia-Romagna, Piemonte, Friuli e Umbria, ma non solo. Ogni area ha sviluppato un proprio metodo di lavorazione, che conferisce al prodotto caratteristiche uniche. Ecco quali sono le tipologie più famose:
- Prosciutto di Parma. Il prosciutto crudo di Parma viene prodotto in provincia di Parma, è molto dolce al sapore.
- Prosciutto San Daniele. Lo producano in Friuli (provincia di Udine), si rivela salato.
- Prosciutto crudo di Norcia. Viene prodotto in Umbria, è un prosciutto stagionato e salato allo stesso tempo.
- Prosciutto crudo di Montagnana. Molto dolce, le sue origini sono padovane. (Padova).
- Prosciutto crudo di Sauris. Viene prodotto nella zona di Carnia, affumicato e salato quanto basta per renderlo squisito.
- Prosciutto crudo di Cuneo. È un prosciutto dolce, lo producano in Piemonte (provincia di Cuneo).
- Prosciutto crudo di Nebrodi. È poco salato, viene prodotto in Sicilia (zona Nebrodi).
Per completezza, diciamo che le tipologie menzionate sono i prodotti made in Italy più conosciuti, ma ne esistono altre tipologie, come per esempio il prosciutto crudo spagnolo.
Prosciutto crudo: valori nutrizionali
All’inizio di quest’articolo è stato accennato al fatto che questo salume può essere positivo per la salute. Il merito è dei valori nutrizionali del prosciutto crudo. Vediamo cosa c’è dentro il prosciutto crudo:
- Proteine
- Grassi (buoni e cattivi)
- Acqua
- Colesterolo
- Sali minerali (sodio, ferro, potassio, zinco, magnesio e fosforo)
- Vitamine del gruppo B
NB. Menzione a parte merita il rapporto tra prosciutto crudo e calorie, uno degli aspetti a cui prestare attenzione se si è a dieta. Quante calorie ha il prosciutto crudo? Pensate che 100 g possono comportare fino a 320 kcal.
4 benefici del prosciutto crudo
Questo salume non è solo una delizia per il palato, ma offre anche diversi benefici nutrizionali. Ecco perché il prosciutto crudo fa bene:
1. Per perdere peso. Togliendo il grasso in eccesso ovviamente è utile per le diete dimagranti. Ricordiamo che è ricco di proteine e che quindi soddisfa il fabbisogno proteico e saziano.
2. In sostituzione della carne. Ricco di buone sostanze, utile come sostituto della carne (specie se si deve tenere sotto controllo il colesterolo).
3. Per combattere la gastrite. La stagionatura rende grassi e proteine facilmente digeribili, oltre che facilmente assimilabili. Ovviamente sarebbe meglio rimuovere il grasso.
4. Per coloro che praticano sport. Essendo ricco di proteine (ma anche di vitamine e minerali) è indicato per lo sport.
Prosciutto crudo: quantità giornaliere
Quanto prosciutto crudo si può mangiare? Secondo molti nutrizionisti ecco come è necessario comportarsi. Prima di tutto non va mangiato più di 2 volte ogni 7 giorni. E per quanto riguarda il quantitativo giusto circa 50/60 grammi alla volta (escluso il grasso).
Come consumare il prosciutto crudo: ricette, idee e abbinamenti
È estremamente versatile, capace di arricchire una vasta gamma di piatti con il suo sapore delicato e la sua consistenza unica. Qualche esempio?
Partiamo dagli antipasti. È spesso servito come antipasto, in modo semplice ma elegante, come nel caso dell’abbinamento prosciutto crudo e melone o fichi o insieme ai formaggi freschi (es. prosciutto crudo e mozzarella).
È perfetto anche per preparare tartine, bruschette e panini gourmet, accompagnandosi a formaggi, insalata, pomodorini e verdure varie.
Può arricchire numerosi primi piatti, aggiungendo un tocco di sapore e raffinatezza. È il caso della pasta con prosciutto crudo e crema di piselli o asparagi o del risotto con prosciutto crudo e Taleggio. Sì anche ai secondi, dagli involtini ai saltimbocca alla romana fino alla pizza.
Prosciutto crudo, le controindicazioni
Per prima cosa non deve essere assimilato in maniera sconsiderata, questo vale per tutti i salumi. Inoltre anche il tipo di prosciutto può determinare la sua quantità consumabile. Per esempio il sodio presente nel prosciutto dolce non è dannoso come quello del prosciutto salato (chiaramente facendo riferimento alle solite quantità di salume). Comunque vediamo quando non mangiare il prosciutto crudo:
- Donne in dolce attesa (il prosciutto crudo non è indicato in gravidanza a causa del pericolo di toxoplasmosi).
- Soggetti con colesterolo plasmatico elevato (peggiora la situazione essendo una fonte di grassi). Sarebbe meglio eliminare o ridurre al minico il consumo di prosciutto crudo in caso di colesterolo alto.
- Coloro che hanno la pressione alta (questo è dovuto al contenuto di sodio che potrebbe aumentare la pressione).