Morbidi, dolci e gustosi: stiamo parlando dei cachi, veri e propri farmaci naturali che ci possono aiutare in varie situazioni.
Iniziamo col dire che il caco si tratta di un frutto autunnale, visto che il periodo di raccolta è compreso tra ottobre e novembre.
È particolarmente apprezzato per il suo sapore dolce, ma in realtà nasconde moltissime proprietà benefiche per il corpo.
Cachi: origine e varietà
Che differenza c’è tra cachi e loti? Il caco è chiamato anche loto o diospiro ed è il frutto di un albero della Cina e del Giappone. Quindi sono sinonimi.
La pianta è stata importata in Europa nel XIX secolo e si è adattata ben presto al clima continentale.
L’aspetto è simile a quello di un grosso pomodoro e la sua buccia è liscia e sottile. Il frutto maturo ha un colore arancio intenso e la consistenza è morbida con polpa dolce e gelatinosa.
È aranzione come il sole d’agosto, tondo e polposo con un gusto delicatissimo che avvolge il palato.
I cachi ha due varietà, quella morbida e quella croccante: il caco morbido si mangia con il cucchiaino mentre la cachi mela (o caco alla vaniglia) si può mangiare anche a spicchi, l’importante è che sia ben maturo.
Le specie di cachi più diffuse in commercio sono il caco Loto di Romagna di colore giallo-aranciato e con polpa consistente, il caco di Misilmeri che ha una polpa tenera e una polpa gialla mento aranciata, il caco vaniglia della Campania leggermente schiacciato alle estremità con polpa molto dolce e liquescente di colore arancione, il caco mela con polpa soda e croccante, meno dolce e molto pratico da mangiare.
La scelta del caco non è semplice, dovete stare attenti alla consistenza morbida e soda, alla buccia che deve essere sottile, quasi trasparente, lucida e integra. Evitate i cachi troppo molli con ammaccature e macchie sulla buccia. Se sono troppo gialli e sodi sono ancora acerbi e non possono essere consumati subito.
Quando il frutto è acerbo è particolarmente ricco di tannino che gli dà un sapore molto astringente. Se invece il frutto è molto maturo il tannino si riduce aumentano gli zuccheri, dando al cachi un sapore dolce.
I cachi sono molto delicati quindi dopo l’acquisto è necessario lasciarli nella confezione con cui sono venduti (plastica o polistirolo), si conservano in frigo per 2-3 giorni, oppure a temperatura ambiente per 1-2 giorni se non sono maturi.
Cachi: proprietà e benefici
Le proprietà dei cachi sono legate al contenuto di acido folico, vitamina A e vitamina C, oltre che alla ricchezza di i zuccheri, potassio, beta-carotene e criptoxantina, una sostanza che gli conferisce anche il classico colore arancio.
In termini di apporto calorico, invece, occorre considerare il caco come un frutto molto sostanzioso. Pensiamo che apporta circa 60 kcal per 100 grammi di prodotto.
Cachi e calorie a parte, ci troviamo di fronte a un vero e proprio toccasana per il corpo e la mente. Quali sono i benefici dei cachi?
- Stress psicofisico – Il caco appartiene alla famiglia delle Ebanacee, tutti i frutti di queste piante sono noti per il loro alto contenuto di vitamine, un mix che contrasta lo stress fisico e psichico.
- Salute cardiovascolare – Il contenuto di potassio contribuisce alla salute del cuore in quanto regola la pressione sanguigna e riduce il rischio di ipertensione e malattie cardiovascolari. Quindi, complice l’assenza di grassi saturi e colesterolo, chi ha il colesterolo alto può mangiare i cachi.
- Digestione – Il contenuto di fibre promuove una buona digestione e regolarità intestinale, prevenendo la stitichezza e migliorando la salute dell’apparato digerente nel suo complesso.
- Pelle – Le vitamine A ed E aiutano a mantenere la pelle sana, elastica e giovane, riducendo i segni dell’invecchiamento cutaneo e proteggendo dalle aggressioni ambientali.
- Sistema nervoso – Le vitamine del gruppo B, come la niacina e l’acido folico, sono importanti per la salute del sistema nervoso perché contribuiscono alla produzione di neurotrasmettitori e alla regolazione dell’umore.
- Vista – Essendo una fonte di betacarotene, un precursore della vitamina A, promuovono la visione notturna e la protezione dalla degenerazione maculare legata all’età.
Come usare i cachi: ricette e consigli
I cachi possono essere consumati freschi, aggiunti a insalate, frullati, macedonie di frutta o utilizzati come ingrediente in una varietà di piatti dolci e salati. Come usare il caco in cucina?
- Frutto fresco – Il caco può essere consumato fresco come spuntino salutare o dessert. Basta tagliarlo a metà e gustarlo con un cucchiaino o aggiungerlo a una macedonia di frutta.
- Confettura e gelatina – Il frutto può essere usato per preparare la confettura (erroneamente chiamata marmellata di cachi) o la gelatina che può essere spalmata su pane tostato e crostate o utilizzata come accompagnamento per formaggi.
- Salse e condimenti – È possibile frullare i cachi per creare salse dolci da utilizzare come condimento per dessert, gelati o per accompagnare carni arrostite o formaggi.
- Insalate – Basta aggiungere fette di cachi freschi a insalate miste per ottenere un tocco dolce e succoso che contrasta con i sapori salati degli altri ingredienti.
- Dolci – Come già accennato, possono essere utilizzati per preparare una varietà di dolci con cachi, dalla torta ai cachi al gelato ai cachi.
- Piatti salati – Sì, anche alle ricette salate
- come insalate di riso o quinoa, salse per condire carne o pesce, oppure cotti al forno e serviti come contorno per piatti principali.
Cachi: ci sono controindicazioni?
Sono considerati sicuri per la maggior parte delle persone quando vengono consumati con moderazione, tuttavia esistono alcune precauzioni da tenere a mente. Quando non mangiare i cachi?
- Potenziale allergie – In caso di allergia ai cachi o ad altri frutti della stessa famiglia si potrebbe sperimentare lievi irritazioni cutanee o gastrointestinali.
- Problemi gastrointestinali – L’elevato contenuto di fibre potrebbe causare problemi gastrointestinali come gonfiore, flatulenza o diarrea in alcune persone, specialmente se consumati in grandi quantità.
- Glicemia – Sconsigliato a chi soffre di diabete, considerando che gli zuccheri che si trovano nella polpa possono essere assorbiti facilmente dal nostro organismo.
- Interazioni farmacologiche – La presenza di vitamina K potrebbe rappresentare un problema per chi assume farmaci per regolare la coagulazione del sangue (questa vitamina può influenzare la coagulazione del sangue).
- Carie – Il contenuto zuccherino dei cachi maturi potrebbe favorire la formazione di carie, se non si procede con una pulizia attenta..
- Sovrappeso – Anche se possono essere una scelta più salutare, è importante consumarli con moderazione, specialmente per coloro che seguono una dieta a basso contenuto calorico o che cercano di perdere peso, poiché contengono una quantità significativa di zuccheri naturali. In tale senso sì, i cachi fanno ingrassare.