Mal di stomaco, bruciore, digestione difficile e nausea sono solo alcuni fra i numerosi sintomi della gastrite. Scopriamo i rimedi e cosa mangiare per combatterla.
La gastrite è una condizione infiammatoria dello stomaco che può influenzare la qualità della vita di chi ne soffre. Si tratta di un disturbo molto fastidioso che, secondo alcune ricerche, ogni anno colpisce circa 12 milioni di italiani.
Questa patologia se non è bene curata e accompagnata da una sana alimentazione può portare a pesanti complicanze, provocando l’insorgere di malattie anche molto dolorose, come l’ulcera.
Esistono ovviamente diverse tipologie di gastrite, da quella leggera alla gastrite cronica, fino a quella degenerata in ulcera, la causa solitamente è uno stile di vita errato e un’alimentazione sbagliata che non fa altro che alimentare il malessere generale del corpo.
La gastrite: cos’è esattamente?
Si tratta di una condizione che si verifica quando la mucosa dello stomaco, la membrana che riveste le pareti interne dello stomaco, diventa infiammata. Questo processo può essere acuto o cronico, influenzando la digestione e causando sintomi come dolore addominale, bruciore di stomaco, nausea e vomito.
Gastrite, le cause
Nel 90% dei casi deriva da un’infezione causata dall’Helicobacter pylori, ossia un batterio che porta nei soggetti che lo contraggono una gastrite di tipo B, ossia una gastrite cronica. Questo batterio è anche causa di dispepsie e disturbi digestivi vari.
Soltimente all’azione del batterio Helicobacter pylori si somma un’alimentazione totalmente errata che non fa altro che aggravare la situazione causando malesseri vari, come ad esempio il mal di stomaco solitamente provocato da un abuso di sostanze nocive come alcol, fumo, caffeina, ma anche dall’eccessiva assunzione di cibi grassi, che quando vengono consumati in eccesso intaccano la mucosa protettiva dello stomaco e la rendono più sensibile alla secrezione di succhi acidi.
Anche l’uso smodato di alcuni farmaci, come l’aspirina e gli antinfiammatori, ma soprattutto il nervoso e lo stress possono provocare questa condizione.
Situazioni stressanti e prolungate che provocano nervosismo e ansia possono contribuire allo sviluppo della condizione, anche se il meccanismo esatto non è completamente compreso. Si parla in questo caso di gastrite nervosa.
Come si manifesta la gastrite? I sintomi
La gastrite può provocare vari disturbi e impedire di vivere in modo sano e sereno proprio per questo è utile e necessario identificare il prima possibile questa patologia quando è stata contratta.
I sintomi della gastrite sono diversi e variano da soggetto a soggetto, ma se dopo i pasti vi sembra di avvertire qualcuno di questi disturbi, soprattutto più di uno, il consiglio è di rivolgersi ad un medico grazie al quale potrete effettuare determinati esami clinici per attestare il grado di gastrite e scegliere una cura farmacologica adatta. Nel frattempo se volete combattere e contrastare da subito questa situazione seguite i nostri consigli per un’alimentazione corretta evitando i cibi che possono aggravare o provocare, se in eccesso, questo malessere.
Fra i primi segnali troviamo il mal di stomaco, si tratta di un fastidio particolare che si accentua quando si è a digiuno e diminuisce solo quando si è finito di mangiare. Non è un mal di stomaco molto forte, ma continuo e diffuso lungo tutto l’arco della giornata. Tra i sintomi della gastrite troviamo anche la nausea che non compare in tutti i soggetti e di solito è molto lieve, ma, al pari del mal di stomaco, continua.
A questi due sintomi nella maggioranza dei casi si somma il bruciore di stomaco molto forte e fastidioso. A digiuno si sentono fitte dolorose e come se qualcuno “strizzasse” la bocca dello stomaco, basta mangiare qualcosa per sentirsi meglio.
La digestione inoltre è particolarmente difficile, dopo aver mangiato qualcosa vi sentite subito pieni e provate un forte dolore alla pancia come dopo aver mangiato troppo. A questo sintomo si somma la senzazione di avere la pancia gonfia e una quantità eccessiva di aria nell’intestino dovuta alla cattiva digestione. Nelle forme più gravi può comparire anche il vomito, che di solito è frequente sia a stomaco pieno che a digiuno.
Un altro sintomo è quello della sensazione di vuoto nello stomaco, ci si sente come se si avesse fame, anche dopo mangiato e la bocca si secca. Inoltre dopo circa un’ora dalla fine del pasto si avverte un sapore acido in bocca. Un’altro dei sintomi, che spesso non viene associato a questa patologia, sono le palpitazioni, che spesso colpiscono la persona subito dopo mangiato.
La gastrite quanto dura?
La durata della gastrite può variare notevolmente da persona a persona e dipende da diversi fattori, tra cui la causa sottostante, la gravità dell’infiammazione, il trattamento adottato e il rispetto delle raccomandazioni mediche.
- Gastrite acuta: La gastrite acuta può svilupparsi improvvisamente e può durare solo per un breve periodo di tempo, solitamente pochi giorni o settimane. Questo tipo di gastrite può essere causato da irritanti temporanei, come l’uso di farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) per un breve periodo o da un’infezione virale o batterica.
- Gastrite cronica: La gastrite cronica è caratterizzata da un’infiammazione persistente e può durare mesi o persino anni. La sua gestione richiede spesso un approccio a lungo termine, che potrebbe includere modifiche dello stile di vita, cambiamenti nella dieta e, in alcuni casi, l’uso di farmaci.
- Gastrite da Helicobacter pylori: Se è causata da un’infezione da Helicobacter pylori, la durata può variare. Il trattamento dell’infezione che ha causato la gastrite con farmaci antibiotici può portare a una rapida risoluzione dei sintomi in alcuni casi, ma la guarigione completa della mucosa gastrica può richiedere più tempo.
Gastrite: cosa mangiare e cosa non mangiare
Cosa mangiare con la gastrite per combatterla? Largo spazio al latte parzialmente scremato e lo yogurt. Si consiglia inoltre di consumare soprattutto carni bianche, ma anche pesce magro e formaggi magri freschi. I metodi di cottura devono essere molto leggeri. Cucinate i cibi soprattutto a vapore, in padella con cotture molto brevi, ma anche alla griglia con un’attenzione particolare alla cottura della carne che non deve essere bruciata.
Con la gastrite, cosa non mangiare? Al contrario nella dieta per gastrite sono assolutamente sconsigliati alimenti particolarmente grassi, carni e pesci conservati attraverso metodologie che li rendono molto pesanti come la preparazione sotto sale, sotto olio e gli affumicati. Tra i cibi da evitare con la gastrite ci sono anche i formaggi particolarmente grassi ed elaborati che hanno subito lunghi processi di preparazione. Dite no anche ai condimenti troppo pesanti e grassi, ai sughi elaborati e alle salse. Scordatevi infine le bevande alcoliche e i superalcolici, ma anche il caffè e le bibite gassate, dannosissimi per la gastrite.
Accorgimenti per chi soffre di gastrite
Ecco inoltre alcuni piccoli accorgimenti per combattere la gastrite e i suoi terribili sintomi. Preferite pasti piccoli e leggeri da consumare divisi durante la giornata. Un’altra regola è quella di non cambiare mai l’orario dei pasti rispettandoli sempre, ritardi nei pasti o anticipazioni sono dannosissimi per lo stomaco. Per favorire la digestione masticate molto attentamente e a lungo il cibo, preferite bocconi piccoli e non bevete troppo durante i pasti per non gonfiare lo stomaco. In questo modo la produzione di acidi sarà ridotta e le mucose saranno protette e a posto.
Tentate di combattere lo stress e le cattive abitudini, soprattutto a tavola. Lasciate da parte gli eccessi, no alle abbuffate a tavola e alle cene interminabili, ma al tempo stesso no anche ai digiuni prolungati, la mancanza di cibo infatti stimola la produzione di succhi gastrici. No a pasti fatti di corsa e consumati in piedi o peggio ancora mentre si corre da una parte all’altra della città. Non abbuffatevi di panini farciti o merendine per placare la fame durante la giornata, scegliete invece con cura il cibo da consumare durante i vostri pasti, sedeti a tavola, mangiate piano, rilassatevi. La cosa migliore sarebbe, dopo mangiato, quella di concedersi una lunga passeggiata a passo moderato in modo da favorire la digestione.