Dolce, sana e dall’aspetto stupendo, la frutta esotica è un vero piacere gastronomico, a volte però poco conosciuto e apprezzato: scopri le caratteristiche dei frutti esotici più conosciuti e gustosi.
I frutti esotici hanno solleticato la curiosità degli amanti del cibo con la loro varietà di sapori unici, colori accesi e profumi avvolgenti. Non solo esperienze gustative straordinarie: la frutta esotica offre anche una serie di benefici per la salute.
Frutta esotica: cos’è e da dove viene?
La definizione di “frutta esotica” può variare a seconda della regione e delle abitudini alimentari locali, ma generalmente si riferisce a frutti provenienti da regioni tropicali e subtropicali del mondo.
Questi frutti spesso non sono originari delle zone in cui vengono consumati comunemente, il che li rende “esotici” in quelle regioni.
Il mondo della frutta esotica è molto screziato, ma può essere distinto in due categorie: frutta “dolce o acidula” e frutta “grassa”. Vediamo come queste differenze si manifestano:
- Frutta dolce o aciduta (ad esempio, mango, ananas e frutto della passione):
- Nutrienti: Questa categoria di frutta tende ad essere ricca di vitamine, soprattutto vitamina C, e minerali come potassio.
- Calorie: Solitamente, questa frutta è relativamente bassa in calorie, ma può essere ricca di zuccheri naturali.
- Fibre: La quantità di fibre può variare, ma in generale la frutta dolce o acidula può contribuire a una buona digestione.
- Frutta “Grassa” (ad esempio, avocado):
- Grassi: Questa categoria di frutta è caratterizzata da un contenuto più elevato di grassi sani, come gli acidi grassi monoinsaturi presenti nell’avocado.
- Calorie: Gli alimenti grassi in genere hanno una densità calorica più alta rispetto a quelli ricchi di acqua, come le frutte dolci.
- Nutrienti: Oltre ai grassi, possono contenere vitamine liposolubili come la vitamina E.
Frutti esotici: proprietà e benefici
La varietà della frutta esotica o tropicale è vastissima ma, come già accennato, presenta un contenuto simile a quello degli agrumi (salvo qualche eccezione come l’avocado), ricca quindi di vitamina C, B e A, di fosforo, di potassio e di ferro; aiuta l’organismo a rinforzare le difese; inoltre, ha proprietà diuetiche e antiossidanti.
In linea generale, l’elevato contenuto di acqua, rende la frutta tropicale un alimento saziante e poco calorico.
Frutti esotici: quali sono i più conosciuti?
Questi tesori culinari, provenienti da terre lontane, sono i protagonisti di un’esperienza sensoriale che abbraccia sapori, colori e profumi unici. In questa parte, ci focalizzeremo sui frutti esotici dai nomi più conosciuti, veri e propri ambasciatori della biodiversità e della squisitezza tropicale.
- ANANAS: possiamo collocarlo tra i frutti esotici gialli per eccellenza. Tra l’altro, assieme al kiwi, l’ananas è il frutto più conosciuto; ha un sapore fresco ed è molto utilizzato per la preparazione di cocktail e frullati.
- FRUTTO DELLA PASSIONE: nata nell’America del Sud, la “passionaria” noi l’abbiamo chiamata maracuya; aromatica, rinfrescante viene impiegata come base per succhi e sciroppi. In cucina, può essere aggiunta a gelati e soufflè dolci.
- LIME: presenta un sapore molto simile al limone; in cucina, il succo di lime viene utilizzato per marinare carni, pesce e pollame.
- CARAMBOLA: è un frutto thailandese, molto decorativo; si può gustare crudo, accompagnato al pesce e ai frutti di mare (in sostituzione del limone).
- LITCHI (o Ciliegia della Cina): può essere gustato crudo, con panna oppure cotto con il riso o il pollo; si caratterizza per il sapore agrodolce. Inoltre è quello che fa per te se ti chiedi quale è il frutto dell’amore.
- MANGO: giunge dall’Asia e dal Sud-America; il suo sapore caratteristico (tra il dolce e l’acido), lo rende un frutto adatto per preparare la marmellata o per essere cucinato con il riso o l’arrosto di carne. Tra i frutti esotici, il mango è sicuramente uno dei più consumati.
- AVOCADO: è uno dei pochissimi frutti esotici ad avere un elevato contenuto di grassi; i lipidi di cui è composto l’avocado aiutano ridurre i livelli di colesterolo e a prevenire le malattie cardiovascolari.
- KIWI: sicuramente il più conosciuto e apprezzato tra i frutti esotici verdi; proveniente dall’Asia, è ricchissimo di vitamina C. Il kiwi ha un sapore speciale ed è perfetto gustoso crudo o accompagnato da un gelato.
- ALQUEQUENJE: di origine peruviana, è un frutto succoso dal sapore acido. E’ ideale per accompagnare insalate, ortaggi e dolci.
- BANANA: La banana è un frutto popolare e ampiamente consumato in tutto il mondo. La sua polpa cremosa e dolce, ricca di potassio, la rende uno snack sano e versatile. Può essere consumata cruda, utilizzata in frullati, o aggiunta a cereali e dessert.
- PAPAYA: Originaria delle regioni tropicali, la papaya ha una polpa arancione dolce e succosa, ricca di vitamina C e enzimi digestivi. Spesso consumata cruda, è anche utilizzata per preparare succhi, salse e insalate di frutta.
- TAMARINDO: Il tamarindo è noto per il suo sapore agrodolce e viene utilizzato nella cucina asiatica e latinoamericana. La sua polpa è spesso trasformata in concentrati o salse per conferire un tocco di acidità a piatti e bevande.
- PLATANO: Il platano è simile alla banana, ma solitamente più grande e consumato cotto. Può essere fritto, bollito o cotto al forno. In molte cucine latinoamericane, è un accompagnamento comune per i pasti.
- COCCO: Il cocco è un frutto tropicale con una polpa bianca e succosa e un liquido nutriente all’interno. Oltre a essere consumato fresco, viene utilizzato nella preparazione di dolci, bevande e piatti salati in molte cucine del mondo.
- KUMQUAT: Il kumquat è un piccolo agrume dal sapore unico, con una buccia dolce e una polpa leggermente amara. Viene spesso consumato intero, aggiunto a insalate o utilizzato per preparare marmellate e conserve.
- FEIJOA: Originaria dell’America del Sud, la feijoa ha una polpa verde aromaticamente profumata, che ricorda il gusto di una combinazione di fragole, ananas e menta. Il frutto esotico verde viene spesso consumato crudo o utilizzato nella preparazione di succhi e dessert.
- GUAVA: Originaria dell’America tropicale, la guava ha una polpa dolce e profumata. Può essere consumata cruda o utilizzata per preparare succhi, gelatine e salse.
- PITAYA: Con la sua scorza squamata e polpa succosa, la pitahaya, o frutto del drago, è originaria delle regioni tropicali dell’America Latina e del Sud-Est asiatico. Ha un sapore leggermente dolce e si presta bene per decorare dessert o preparare frullati colorati.
- DURIAN: Il durian è un frutto tropicale originario del Sud-Est asiatico, collocabile tra i frutti esostici strani. La buccia è ricoperta di spine appuntite, mentre la polpa interna è cremosa e dal sapore intenso. Mentre alcuni adorano il suo gusto ricco e burroso, altri possono essere influenzati dal suo odore forte e pungente, spesso descritto come una combinazione di cipolla, formaggio e zolfo. Viene consumato crudo o utilizzato in vari piatti, tra cui gelati, dolci e cibi tradizionali.
- MANGOSTANO: Conosciuto come il “regina dei frutti”, il mangostano è originario del sud-est asiatico. La sua polpa dolce e succosa è ricoperta da una buccia spessa. È spesso consumato crudo e può essere difficile da trovare in molte regioni.
- CHERIMOYA: La cherimoya è un frutto esotico originario delle regioni subtropicali dell’America centrale e meridionale. Conosciuta anche come “custard apple” o “apple of the Andes”, la cherimoya ha una buccia verde ruvida e una polpa interna bianca, cremosa e dolce. La sua consistenza è spesso paragonata a quella di una crema o di un sorbetto. Il sapore unico della cherimoya combina note di banana, fragola, ananas e vaniglia. Può essere consumata cruda, aggiunta a frullati o utilizzata per preparare dolci e dessert. La cherimoya è apprezzata non solo per il suo gusto delizioso, ma anche per la sua ricchezza di vitamine e minerali.
Frutti esotici: idee e consigli per usarli in cucina