Cocktail: lista dei più famosi, attrezzi e consigli pratici

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La cultura del cocktail è un’arte che unisce sapori, profumi e creatività in un bicchiere. Ma come preparare un cocktail perfetto? Scopriamo gli strumenti e i consigli pratici per diventare un esperto. Immergersi nel mondo …

La cultura del cocktail è un’arte che unisce sapori, profumi e creatività in un bicchiere. Ma come preparare un cocktail perfetto? Scopriamo gli strumenti e i consigli pratici per diventare un esperto.

Immergersi nel mondo dei cocktail è come varcare la soglia di una dimensione affascinante, dove gli aromi si fondono e i sapori stuzzicano le papille gustative.

Un neofita potrebbe ritenere che un semplice bicchiere sia sufficiente per mescolarvi i liquori, magari con l’aiuto di un semplice cucchiaino. Niente di più sbagliato: senza gli attrezzi giusti, il risultato potrebbe essere disastroso.

Se sei appassionato di mixology o desideri semplicemente sorprendere i tuoi amici con bevande raffinate, questa guida è ciò di cui hai bisogno.

Cocktail, gli ingredienti

cocktail ingredienti

Per fare le cose bene e preparare cocktail a regola d’arte bisogna avere a portata di mano gli ingredienti giusti. Quali sono gli ingredienti dei cocktail?

Spiriti Base:

  • Gin
  • Vodka
  • Rum chiaro e scuro
  • Tequila
  • Bourbon o whisky

Liquori Aromatici e Amari:

  • Vermut (bianco e rosso)
  • Campari
  • Liquore al caffè o Kahlúa
  • Grand Marnier o Cointreau
  • Limoncello

Sciroppi:

  • Sciroppo di zucchero semplice
  • Sciroppo di frutta (fragola, lampone, etc.)
  • Sciroppo d’agave
  • Sciroppo di melagrana

Succhi di Frutta:

  • Succo di lime
  • Succo di limone
  • Succo d’arancia
  • Succo di mirtillo rosso
  • Succo di ananas

Bitter e Aromi:

  • Angostura Bitter
  • Peychaud’s Bitter
  • Aromatic Bitter

Frutta Fresca:

  • Limoni
  • Lime
  • Arance
  • Lamponi
  • Fragole

Erbe Aromatiche:

  • Menta
  • Basilico
  • Rosmarino
  • Coriandolo
  • Salvia

Acqua Tonica e Soda:

  • Acqua tonica
  • Soda

Ghiaccio:

  • Ghiaccio tritato o cubetti
  • Ingredienti per la Guarnizione:

Ingredienti extra:

  • Zeste di agrumi (limone, arancia)
  • Olive
  • Ciliegie marasche
  • Bastoncini di cannella
  • Uova (per cocktail come il Flip)
  • Panna (per float o stratificazioni)
  • Pepe nero (per cocktail salati)
  • Sale (per i bordi dei bicchieri)

Cocktail bar, gli attrezzi utili

cocktail attrezzi

Esaminiamo ora gli attrezzi per preparare i cocktail a casa citandoli, per comodità di consultazione, in ordine alfabetico.

  • APRIBOTTIGLIE. Ricordiamo che in queste cose la funzionalità è il requisito più importante: lasciate perdere le belle forme e badate al sodo. Cercate un apribottiglie che abbia un solido aggancio e un braccio non troppo corto.
  • APRISCATOLE. Il discorso è il medesimo: le cose migliori sono sempre le più semplici. Orientatevi verso i tipi a lama larga e manico robusto. Quelli elettrici sono molto pratici, ma piuttosto delicati: se li acquistate, non dimenticate di tenere di scorta uno di quelli tradizionali. A ogni modo, se la scatola che dovete aprire ha in dotazione il suo piccolo apriscatole, usate quello, è sicuramente più funzionale.
  • BOWL. In italiano “bowl” si traduce più o meno con “zuppiera”, ma il termine inglese è universalmente accettato. Le più belle bowls sono d’argento o di cristallo, è consigliabile sceglierle piuttosto ampie, per i casi in cui occorra preparare, anche in anticipo, bevande in notevole quantità , come per esempio per un cocktail party con numerosi invitati. Non tutti i cocktails possono, comunque, essere preparati nella bowl; le più indicate sono le bevande chiamate cup, a base di vino (champagne compreso) e sidro. Al posto della bowl, a volte, si usa la caraffa.
  • CAVATAPPI. Deve essere solido, di facile e soprattutto rapido uso. La spirale in acciaio del cavatappi (la parte che deve penetrare nel sughero) deve essere sottile, mentre le spire, al contrario, devono essere larghe: ciò eviterà che il sughero si sbricioli, con tutti gli inconvenienti che è facile immaginare.
  • COLINO. E un oggetto di forma circolare, con un alto bordo tutt’intorno. Dello stesso diametro del mixer, va posto sull’apertura di quest’ultimo, al quale si deve quindi adattare perfettamente per impedire, versando il liquido, la caduta del ghiaccio nel bicchiere.
  • COLTELLO. Badate che sia bene affilato, possibilmente con la lama seghettata (cosi gli agrumi si tagliano meglio). E bene usarlo in coppia con l’apposita base di legno, che costituirà un ottimo piano d’appoggio per ogni operazione di taglio, ed eviterà di rovinare altre superfici.
  • CONTENITORE PER IL GHIACCIO. I più belli sono quelli d’argento o di cristallo. Molto pratici i termos in plastica che impediscono un troppo rapido scioglimento dei cubetti o dei cristalli. Tutti, comunque, devono essere abbastanza larghi e non vanno mai riempiti fino all’orlo.
  • CUCCHIAI. Ne occorrono diversi, di varie dimensioni e capacità . I più usati (anche la plastica va bene) hanno il manico di circa 18 centimetri e la coppa appiattita; servono solo per mescolare e non vanno mai lasciati nel bicchiere. Quelli più corti, invece, non si usano mai per mescolare ma, ad esempio, per aggiungere lo zucchero. Infine c’è quello da usare per la bowl, dal manico lunghissimo e dalla coppa larga e capiente: non va usato mai per mescolare, ma solo per riempire i bicchieri (in una sola volta, mai ripetere l’operazione per lo stesso bicchiere). Il cucchiaio per il ghiaccio, con la coppa a forellini, è ormai rarissimo, e a esso si preferisce la più comoda pinza.
  • FORCHETTA. Deve avere solo tre punte (oppure due, mai quattro), ragionevolmente affilate. La lunghezza del manico è bene si accordi con quella dei cucchiai.
  • FRULLINO. Può essere a mano o elettrico. Il secondo è senza dubbio da preferire, ma se si ha abbastanza pazienza anche l’altro può servire egregiamente. Tra la varietà dei tipi in commercio c’è solo l’imbarazzo della scelta.
  • GRATTUGIE. Ne servono almeno due, di buon acciaio inossidabile e di piccole dimensioni (quella del formaggio non va bene). Una verrà adoperata esclusivamente per le scorze degli agrumi.
  • MISURINO. E’ un contenitore di vetro dotato di una scala graduata per misurare i liquidi in dosi esatte, indispensabile onde evitare sgradite approssimazioni. Può essere di varie forme; preferite la più semplice, quella a cilindro. Anche le dimensioni sono variabili: i misurini più utili hanno la capacità di circa 300 grammi, ma potrete usarne anche di più grossi. Alcuni, di notevoli dimensioni, assomigliano a strani alambicchi chimici e possono costituire articoli da regalo molto decorativi.
  • MIXER. Il tipo più nuovo e funzionale è in cristallo, a forma di anfora, con la parte superiore fatta in modo da impedire assolutamente che il ghiaccio trabocchi. Quelli comuni sono di forma più larga e assomigliano a grossi bicchieri. Tutti hanno in dotazione un lungo cucchiaio per mescolare, e alcuni anche un colino. E chiamato anche mixing glass.
  • SHAKER. E’ in argento o silver plate, più raramente in cristallo. Oggi se ne trovano in commercio anche di plastica, ma non sono molto adatti. La capienza ottimale è di tre quarti di litro: minore potrebbe rivelarsi insufficiente, maggiore renderebbe l’attrezzo ingombrante. All’atto dell’acquisto assicuratevi della sua perfetta tenuta stagna: basta la minima imperfezione, la più piccola perdita per renderlo completamente inservibile. Gli shakers di metallo non vanno mai lasciati inattivi per lungo tempo: un inevitabile processo di ossidazione potrebbe bloccare l’uno all’altro i vari pezzi. Quindi, se non li usate, puliteli frequentemente: ciò eviterà ogni inconveniente.
  • SIFONE. Serve a ottenere il seltz riempiendolo d’acqua e aggiungendo una bombolina di anidride carbonica. Volendo si può aggiungere anche un pizzico di sale per rendere il liquido più frizzante. Scegliete un sifone molto robusto e non adoperate più di una bombolina di anidride carbonica per volta.
  • SPREMIAGRUMI. Il tipo classico, in vetro o cristallo, o quello formato da una piccola pressa metallica in cui si inserisce una metà dell’agrume, ottenendone immediatamente il succo mediante l’abbassamento di una leva.
  • TRITAGHIACCIO. Anche di questo attrezzo esistono il tipo elettrico e quello a mano. Stavolta le preferenze vanno assolutamente al secondo, possibilmente molto robusto.

Attrezzi cocktail: come usare l’attrezzatura

Ora parliamo del corretto utilizzo di questa attrezzatura.

Tenete presente che un normale cucchiaio da tavola corrisponde a 1, 5 cl. (Facendo una piccola tabella comparativa di pesi e misure, precisiamo che: 1, 5 cl = 15 g = 15 cc; 10 cl = 100 g = 100 cc = 1 dl ). Quando preparate un cocktail non fidatevi mai del vostro occhio, ma usate sempre un elemento “misuratore” (che può essere un cucchiaio o un bicchierino dosatore).

Lo shaker non va mai riempito per più di tre quarti tra ghiaccio e liquidi in genere. Sempre a proposito di shaker, ricordatevi che nei tipi con tappo doppio (ovvero tappo a pressione con placca bucherellata e tappo di chiusura) non dovete mai applicare i due tappi contemporaneamente – cioè già assemblati tra loro prima di essere posti sullo shaker – ma uno per volta: ciò per evitare che l’aria, contenuta nello shaker, venga compressa all’interno nel momento della chiusura e di conseguenza, durante lo scuotimento, provochi schizzi di liquido all’esterno. Applicando invece la griglia filtrante bucherellata, poi il tappo, l’aria esce in gran parte e non si corre alcun rischio. Lo shaker va agitato per pochi istanti e con movimento ” continuato “, senza interruzioni.

I bicchieri (in particolare le coppette) nei quali verrà servito il cocktail andrebbero tenuti in freezer per almeno 10 minuti, prima dell’uso. Tenete sempre a portata di mano una caraffa o una grande ciotola nella quale mettere il ghiaccio che avete utilizzato per la preparazione dei drinks. Champagne o spumante o altri prodotti gassati non vanno mai agitati nello shaker, ma aggiunti solo alla fine della preparazione direttamente nel bicchiere, ad evitare una eccessiva fermentazione. Generalmente, e salvo diversa indicazione, il primo elemento da mettere nel mixing-glass o nello shaker è sempre il ghiaccio.

Cocktail, la lista dei più famosi

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Dal classico Martini al vibrante Margarita, dall’intrigante Negroni al rinfrescante Mojito. Ogni cocktail è un racconto in sé, una combinazione unica di ingredienti e tecniche che si fondono per creare qualcosa di straordinario.

  1. Martini: Il re dei cocktail, un’opera d’arte in un bicchiere. Una combinazione classica di gin e vermut, servita con stile e guarnita con eleganza.
  2. Margarita: Una festa di sapori, dove la tequila si sposa con il triple sec e il succo di lime. Il tocco di sale sul bordo del bicchiere del Margarita cocktail è come un invito al paradiso dei cocktail.
  3. Mojito: Un’esplosione di freschezza cubana con rum, zucchero, lime, menta e un tocco di soda. Un cocktail che trasporta direttamente sulla spiaggia sotto il sole.
  4. Negroni: Un omaggio all’Italia, dove il gin, il vermut rosso e il Campari si incontrano in un connubio equilibrato e avvolgente.
  5. Negroni sbagliato: Il “Negroni Sbagliato” è una variante interessante del classico Negroni, caratterizzata da un’importante sostituzione di uno degli ingredienti principali. Si usa il prosecco al posto del gin.
  6. Old Fashioned: L’eleganza del passato in un bicchiere, con bourbon, zucchero e angostura. Una dichiarazione di classe senza tempo.
  7. Caipirinha: Proveniente dal Brasile, la Caipirinha è una miscela di freschezza e dolcezza grazie alla cachaça (uno spirito brasiliano), lime e zucchero.
  8. Aperol Spritz: Aperol, prosecco e soda creano uno degli aperitivi italiani più amati di sempre per la sua vivacità e la gradazione alcolica moderata.
  9. White Russian: Un cocktail cremoso e avvolgente, grazie alla vodka, al liquore al caffè e alla crema, il White Russian è apprezzato per la sua semplicità e il sapore di caffè.
  10. Long Island Iced Tea: Nonostante il nome, il Long Island cocktail non contiene tè, ma è una miscela potente di liquori con un sapore simile al tè: Vodka, gin, rum, tequila, triple sec, succo di lime, sciroppo di zuccherov
  11. Piña Colada: La Piña Colada è un cocktail tropicale che unisce il sapore dolce e fruttato del succo d’ananas alla cremosità della crema di cocco, il tutto arricchito dal carattere del rum bianco. Frullato con ghiaccio fino a ottenere una consistenza cremosa e guarnito con una fetta di ananas e una ciliegia, evoca l’atmosfera rilassata delle spiagge tropicali.
  12. Singapore Sling: Gin, liquore di ciliegia, triple sec, grenadine, lime, angostura creano un cocktail fruttato e complesso che fa viaggiare verso i sapori asiatici.
  13. Mai Tai: Originario della Polinesia, il Mai Tai è un’avventura tropicale di sapori esotici e bilanciati. Gli ingredienti sono rum chiaro, rum scuro, triple sec, lime, sciroppo d’orzo, liquore all’almendra.
  14. Espresso Martini: Un’iniezione di energia in forma di cocktail, grazie a vodka, liquore al caffè, espresso, l’Espresso Martini è perfetto per gli amanti del caffè che desiderano una nota alcolica.
  15. Americano: L’Americano è un cocktail leggero e rinfrescante con un equilibrio unico tra l’amaro del Campari e la dolcezza del vermut rosso. La presenza della soda lo rende una scelta perfetta per chi cerca un aperitivo leggero e vivace.
  16. Hugo: L’Hugo è un cocktail spritz con un tocco di freschezza. Prosecco, sciroppo di sambuco, foglie di menta e lime si fondono per creare una bevanda frizzante e aromatica, ideale per le giornate calde.
  17. Manhattan Cocktail: Il Manhattan è elegante e robusto, con la profondità del whiskey bourbon o rye, la dolcezza del vermut rosso e l’aroma degli angostura bitter. Servito in un bicchiere da cocktail, è un classico intramontabile che incarna l’eleganza del mixology.

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