Pesca: tipi, proprietà e benefici, ricette e controindicazioni

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La pesca è un frutto che si distingue per la sua succosità, la sua dolcezza e la sua versatilità. In molti non sanno che questa delizia è anche un toccasana per l’organismo. Il frutto arriva …

La pesca è un frutto che si distingue per la sua succosità, la sua dolcezza e la sua versatilità. In molti non sanno che questa delizia è anche un toccasana per l’organismo.

Il frutto arriva dalle valli montuore della Cina, dove viene coltivata da circa 5.000 anni ed è il simbolo dell’immortalità, in quanto è un albero molto resistente e in grado di poter sopportare temperature che vanno dai -18° ai 40°.

Da noi, è diventato uno dei frutti simbolo dell’estate che, nonostante le tante varietà, conquista per il sapore delizioso.

L’identikit della pesca

Il nome scientifico della pianta della pesca è Prunus Persica e le sue origini sono cinesi, qui il pesco è coltivato da circa 5.000 anni.

Sono tante le proprietà benefiche che apporta al nostro organismo, forse è per questo che per gli antichi era un frutto così importante. È stata venerata in molte culture come un simbolo di fertilità, abbondanza e longevità.

A seconda della zona di produzione, la pesca giunge a maturazione da metà maggio sino a settembre e tra le principali nazioni produttrici, oltre alla Cina, ci sono la Turchia, la Spagna e l’Italia. Tutte insieme queste nazioni producono il 70% di pesche a livello mondiale.

Guardando al nostro Paese, la pesca in Italia viene prodotta principalmente in Emilia Romagna, ma anche da Liguria, Veneto, Piemonte e Campania.

Ricca di beta-carotene e zuccheri facilmente assimilabili dal nostro organismo, la pesca è un frutto che non può mancare sulle nostre tavole anche se siamo a dieta, perché 100 grammi di prodotto apportano solo 39 kcal.

Pesche: proprietà e benefici

pesche proprieta

La pesca non è solo un frutto delizioso, ma anche un concentrato di nutrienti essenziali per la salute. Iniziamo a scoprire che cosa fa la pesca e quali sono le proprietà e i benefici partendo da quelle più importanti.

La polpa di questo frutto è rinfrescante e disintossicante grazie al calcio, al potassio e agli zuccheri che contiene.  La pesca è considerata un frutto remineralizzante, tonificante e ricostituente. In estate è un po’ come la mela, una al giorno toglie il medico di torno. Essendo le pesche frutti di stagione vi consigliamo di mangiarle solo quando è disponibile e di verificare la data e il luogo di produzione per evitare di consumare prodotti poco nutrienti.

Proseguendo con le proprietà della pesca, non solo della polpa, ma anche della buccia, dovete sapere che la grande quantità di antiossidanti presenti in questa parte che solitamente viene scartata, contrasta i temutissimi radicali liberi. Purtroppo i radicali liberi sono responsabili dell’insorgere di alcune patologie croniche abbastanza gravi come tumori o malattie cardiache.

Diversi studi suggeriscono che una dieta ricca di antiossidanti è la miglior prevenzione, un estratto di pesca allevia lo stress ossidativo poco tempo dopo averlo consumato. Non tutte le varietà di pesca hanno una buccia commestibile, approfondiremo in seguito quali sono, ricordate però che in questa parte c’è un’alta percentuale di acido caffeico che protegge il nostro organismo dall’azione dannosa dell’aflatossina, una muffa considerata cancerogena e che si forma nel mais e nelle arachidi.

L’acido caffeico la riduce sino al 95%. La pesca contiene anche composti fenolici e carotenoidi con altre proprietà antitumorali e che aiutano a prevenire il cancro al seno, ai polmoni e al colon. Uno studio scientifico del 2014 ha accertato che i polifenoli delle pesche e delle prugne, altri frutti estivi molto apprezzati, inibiscono lo sviluppo delle cellule tumorali del cancro al seno. Le pazienti che hanno questa grave patologia devono mangiare almeno 3 pesche al giorno. Un altro studio ha dimostrato che i polifenoli della buccia delle pesche uccidono le cellule tumorali e non danneggiano quelle sane.

Una ricerca giapponese invece si è concentrata sull’analisi dei semi, le sostanze che contengono impediscono la crescita del papilloma sulla pelle. Infine uno studio condotto sui topi ha evidenziato che la buccia della pesca protegge il fegato in caso di chemioterapia con il cisplatino. Il farmaco è molto pesante.

Come dicevamo, una pesca al giorno toglie il medico di torno e infatti mangiandola forniamo il 15% di vitamina C del fabbisogno giornaliero. La vitamina C aiuta a difenderci dalle infezioni, fortifica le ossa, facilita l’assorbimento del ferro nel sangue soprattutto in caso di anemia dovuta al ciclo mestruale abbondante, e rinforza il sistema immunitario. Non solo vitamina C, la pesca è un concentrato di vitamina A, anch’essa regola il sistema immunitario, e anche il beta-carotene che contengono quando viene assimilato si trasforma in questa preziosa vitamina apportando benefici alle ossa, alla pelle e anche ai denti.

La presenza del potassio nella pesca apporta altri benefici, questo minerale ha proprietà vasodilatatrici e rilassa le pareti dei vasi sanguigni consentendo un maggiore afflusso di sangue e riducendo lo stress del sistema cardiocircolatorio, abbassando la pressione. Nel periodo estivo il consumo di pesca aiuta a reintegrare la perdita di sali minerali dovuta alla sudorazione. Mangiare una pesca a fine pasto è una buona abitudine perché il frutto è una fonte di fibra alimentare e previene i disturbi più comuni come la stitichezza. La fibra delle pesche pulisce l’intestino e aumenta la motilità, con benefici per il processo digestivo. Uno studio del 2012 si è concentrato sui fiori di pesco, anche questo estratto aiuta l’intestino e previene episodi di costipazione e di diarrea.

Calorie pesca e altri valori nutrizionali

a cosa fanno bene le pesche

Abbiamo deciso di riassumere i valori nutrizionali di questo frutto per imprimere meglio a cosa fanno bene le pesche o che sali minerali o vitamine contiene la pesca e per rispondere alle domande più disparate (es. chi ha il colesterolo alto può mangiare le pesche, quanto zucchero contengono le pesche)

Quantità per
Calorie 39
Grassi 0,3 g
Acidi grassi saturi 0 g
Acidi grassi polinsaturi 0,1 g
Acidi grassi monoinsaturi 0,1 g
Colesterolo 0 mg
Sodio 0 mg
Potassio 190 mg
Carboidrati 10 g
Fibra alimentare 1,5 g
Zucchero 8 g
Proteine 0,9 g
Vitamina A 326 IU Vitamina C 6,6 mg
Calcio 6 mg Ferro 0,3 mg
Vitamina D 0 IU Vitamina B6 0 mg
Vitamina B12 0 µg Magnesio 9 mg

Varietà di pesche: tipi e caratteristiche

pesche tipi

Le pesche si possono dividere in 3 categorie principali, la pesca comune che ha una buccia sottile e vellutata al tatto con polpa bianca o gialla, la pesca dolce con buccia liscia e polpa gialla e compatta e infine la pesca “percoche” che non viene venduta al dettaglio ma utilizzata per l’industria conserviera per via della sua polpa consistente. Analizziamo meglio quali sono tutti i tipi di pesca:

  • Pesca gialla: la tipologia più apprezzata e conosciuta, la polpa di questa pesca è di colore giallo vivace e la superficie vellutata;
  • Pesca bianca: la polpa è filamentosa e ha una buccia vellutata, simile a quella della pesca gialla;
  • Pesca nettarina gialla: chiamata nettarina o pescanoce è caratterizzata dalla polpa gialla, e dalla buccia liscia e rossastra;
  • Pesca nettarina bianca: la buccia è rossastra, ma la polpa a differenza della varietà precedente, è biancastra;
  • Pesca percoca: chiamata anche percocca o pescocca ha la polpa compatta e attaccata al seme, è coltivata soprattutto in al sud, in Campania, Puglia e Calabria, e vengono utilizzate per fare la frutta sciroppata, per i succhi e anche per il vino aromatizzato (tipo la Sangria);
  • Pesca tabacchiera: conosciuta anche con il nome di saturnia o saturnina ha una forma schiacciata, la polpa è bianca e dolce e nel nostro paese di coltiva in Sicilia e nelle Marche;
  • Pesca merendella: la buccia è di colore bianco tendente al verde è ha delle striature rosse, diffusa soprattutto nella zona di Catanzaro può avere la polpa bianca oppure gialla. Sono pesche dolci molto pregiate;
  • Pesca di Bivona: si coltiva nell’omonimo comune della provincia di Agrigento e in altri comuni della zona dei Monti Sicani. La polpa è compatta, dolce e aromatica;
  • Pesca tardiva di Leonforte: come suggerisce il nome matura molto tardi, a partire da settembre, Il frutto è di colore giallo con striature rosse, la polpa dolce è perfetta per le confetture e per le pesche sciroppate;
  • Pesca di Verona: varietà IGP limitata al territorio veronese, può essere sia di pesche comuni che di nettarine, ma la colorazione è così intensa che le rende diverse da tutte le altre

Come consumare le pesche

marmellata di pesche

Il modo migliore per consumare le pesche e fare il pieno di tutti suoi benefici è sicuramente come frutta fresca. Basta lavarle e consumarle. Tuttavia, essendo buonissimo e versatile, può essere usato in molti altri modi.

Un modo sicuramente originale di mangiare questo frutto è tagliarlo a metà e grigliarlo alla brace, ottenendo così un dessert caldo e affumicato. Il top si raggiunge accompagnandolo con una pallina di gelato.

Tra le ricette con pesche particolarmente apprezzata c’è la confettura, cioè la cosiddetta marmellata di pesche. Si prepara cucinando le pesche con zucchero e limone.

Si possono usare le pesche in una ricetta salata? Sì, se si prepara un’insalata mista e si aggiunge la pesca tagliata a fettine e si arricchisce con del formaggio. I più audaci in cucina possono aggiungere la pesca alla pasta al pesto per ottenere una versione originalissima o agli involtini di pesce spada.

È possibile usare la pesca anche per preparare smoothie freschi e golosi; è sufficiente frullare le pesche con yogurt greco e ghiaccio.

La pesca ha controindicazioni?

pesca controindicazioni

La pesca è un frutto che offre molti benefici per la salute, ma alcune persone potrebbero essere allergiche alle proteine contenute nel frutto.

Anche se le pesche sono relativamente basse in zuccheri rispetto ad altri frutti, le persone con diabete dovrebbero tenerne conto nel monitorare i livelli di glucosio nel sangue. Per questo dovrebbero consultare un dietologo o un medico per determinare la quantità appropriata di pesche da consumare.

Inoltre, chi mangia la pesca in prossimità del pasto può incappare nel gonfiore addominale e nel bruciore di stomaco. Questo accade perché potrebbe favorire la fermentazione nello stomaco. In questo caso è bene sapere quando mangiare la pesca anziché eliminarla del tutto e privarsi dei potenziali benefici: colazione e spuntino (metà mattina o metà pomeriggio).

Per il resto, quante pesche si possono mangiare in un giorno? Come ogni prodotto, non bisogna esagerare. In questo caso si può mangiare una pesca al giorno (100-150 grammi) anche tutti i giorni.

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